Feel Sassello, il progetto che racconta il territorio e lo valorizza
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Savona - Sassello si adagia lungo una delle innumerevoli vie di comunicazione che collegano Liguria e Piemonte, forse ormai retaggio di un’antica viabilità disertata in favore di arterie principali, scrigno sorprendente di biodiversità, cultura e tradizioni gastronomiche. Una di quelle strade che non lasciano nemmeno il tempo di disabituarsi alla vista del mare e al suo profumo che, in una manciata di curve, fanno già presagire sensazioni montane. È forse proprio per via di questa indecisione tra mare e montagna che Sassello sceglie l’aroma delle sue pasticcerie per accogliere chi vi si avvicina.
IL TERRITORIO
Amaretti, canestrelli e baci di dama sono le specialità più conosciute, ma negli anni Sassello è diventato un “distretto dolciario”, con aziende artigiane dell’800 che producono dolci che svalicano i confini regionali e nazionali, garantendo comunque qualità e tradizione.
Primo comune in Italia a essere insignito della bandiera arancione dei borghi più belli, quello di Sassello è un territorio “narrante” che ha moltissimo da offrire: proprio per esplorarlo al meglio sono stati creati un sito ad hoc e una mappa con una serie di percorsi tematici, alternativi ai classici canoni turistici. Dolci, funghi, la vivacissima biblioteca per bambini, all’interno del Museo Perrando – che ospita anche opere di Mirò – intitolata al noto albo illustrato Tararì tararera, ma anche design e artigianato.
FEEL SASSELLO
Feel Sassello è un progetto di promozione turistica commissionato dal Comune di Sassello-Unione dei Comuni del Beigua e lanciato nel 2018 a firma dei progettisti Massimo Ferrando, Alessandra Giacardi e Giambattista Ghersi. Dal loro progetto sono nati un portale, una mappa con diversi itinerari e svariate fotografie, tutte scattate da Massimo, che invitano il viaggiatore a “sentire” il borgo attraverso tutti i sensi: smell, taste, hear, watch, touch e breathe Sassello.
«Il nostro intento è dare spazio a un territorio che comincia a raccontarsi – spiega Massimo – e lo fa attraverso le immagini, ma anche mantenendo dall’interno il lungo filo delle storie del paese, così ancorate alla tradizione orale».
Per sviluppare percorsi legati all’arte e all’artigianato locale, sono stati creati diversi pannelli, affissi lungo le vie del borgo e distribuiti alle botteghe del paese, le quali hanno ricevuto immagini ad hoc, da appendere alle proprie vetrine. E ha preso vita una mappa: «Attualmente sono presenti tre percorsi: il giro del piano, per esplorare il centro storico del paese, il percorso di San Giovanni, l’itinerario blu, che è, poi, la strada per il monte Beigua, e il percorso panoramico che raggiunge il nucleo originario di Saxellum, la Sassello medievale».
Stimolare l’identità territoriale non valorizza l’area solo dal punto di vista culturale, ma è anche una forma di protezione del territorio stesso dai forti interessi economici che vi stanno gravitando, oggi legati alla questione della costruzione di una miniera di titanio sul Monte Tarinè, nel Parco del Beigua. Un’azione che stravolgerebbe l’esistente e tutto ciò che è stato finora costruito su tutti i livelli: «Un impatto devastante dal punto di vista paesaggistico, ma anche sanitario», come sottolineano i portavoce di Legambiente e delle numerose altre associazioni che si sono schierate a difesa del Parco Naturale del Beigua.
PROGETTI FUTURI
«Al momento stiamo lavorando alla mappatura degli alberi centenari del territorio, coinvolgendo tutti gli abitanti del paese che vorranno partecipare attraverso racconti e ricordi. Costruiremo, quindi, un nuovo percorso tematico dedicato proprio ai “maestri del bosco”, immaginando che siano gli alberi a parlarci, proprio come l’anziano che si racconta e condivide con chi lo ascolta la sua saggezza e il suo sapere».
Attraverso la voce del territorio stesso, si sviluppa, quindi, anche un’ala di progetto dedicata alla tutela ambientale: «I cittadini si raccontano e sono proprio loro a decidere il proprio “indirizzo di sviluppo” di questo progetto. Anche la mappatura degli alberi, in quest’ottica, è un efficace strumento di salvaguardia dell’ambiente». In progettazione ci sono anche azioni concrete come la realizzazione del “percorso dell’arte” e “il bosco sacro” lungo i sentieri che portano al monte Tarinè.
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