30 Set 2021

Silvia: “Insegno la Comunicazione NonViolenta perché ha guarito le mie ferite”

Scritto da: Davide Artusi

Com’è possibile creare un clima familiare rilassato e sano, basato sull’empatia e sulla non violenza? Come si possono disinnescare situazioni di conflitto, bullismo, malessere e bassa autostima senza ricorrere alle maniere forti, ma attraverso il dialogo e l’ascolto? Queste sono solo alcune delle domande a cui la comunicazione nonviolenta (CNV) ci permette di dare risposta e che verranno trattate nel nuovo corso presieduto dalla psicologa Silvia Vannozzi e realizzato in collaborazione con il Campus del Cambiamento.

Salva nei preferiti

Creare legami autentici e un clima familiare rilassato e sano, promuovere la comunicazione e il dialogo, provare empatia nei confronti dell’altro e gestire situazioni comunicative difficili: ammettiamolo, si tratta di obiettivi che raramente si riescono a portare a termine. Ed è proprio per questo motivo che ci viene in aiuto uno strumento essenziale, la comunicazione nonviolenta (CNV), un modello che ha aiutato molte vite, come quella della dottoressa Silvia Vannozzi la quale ci racconta dei problemi della sua infanzia e di come è nato il suo amore per la CNV.

«Io sono stata bullizzata dai 6 agli 11 anni da un bullo più grande di me – ci racconta Silvia – che mi ha segnato molto e molto ho dovuto lavorare su me stessa per superare questo trauma. Con la CNV ho guarito numerose delle ferite che da tempo mi portavo dietro. Per me è dunque fondamentale offrire uno strumento del genere a tutte le persone che hanno bisogno di potersi esprimere in maniera non violenta, stimolando nell’altro empatia e non aggressività e aiutando chi ha subito violenza a superarla e interiorizzarla».

È attraverso il video Il Viaggio dell’Anima che Silvia Vannozzi si racconta e spiega nel dettaglio le motivazioni per cui ha voluto dedicarsi alla CNV. Silvia è docente di Psicologia della Comunicazione presso l’Università di Tor Vergata, consulente presso il Ministero della Pubblica Istruzione per la CNV e dedita alla formazione di docenti, direttori scolastici e genitori, in tutta Italia. «Nelle scuole i corsi di Comunicazione NonViolenta che vado a organizzare fanno parte di un progetto che ha come scopo quello di sensibilizzare al tema del bullismo e alle situazioni di conflitto, sono rivolti soprattutto ai ragazzi e coinvolgono anche insegnanti e presidi».

CNV 2 1

Silvia Vannozzi ha vissuto diversi anni negli Stati Uniti e lì si è formata direttamente con Marshall Rosenberg, famoso psicologo americano e fondatore della CNV nel 1960. La comunicazione nonviolenta, chiamata anche comunicazione empatica o linguaggio giraffa, è un modello comunicativo che si basa sull’empatia.

Rosenberg utilizza la metafora della giraffa perché possiede il cuore più grande tra i mammiferi terrestri ed è dotata di un lungo collo che le permette di avere una visione più ampia, dall’alto. Allo stesso modo, chi utilizza la CNV possiede gli strumenti per scrutare la realtà in maniera più esauriente, promuovendo la comunicazione e l’apertura. «La comunicazione nonviolenta – riportando le parole di Rosenberg – si basa dunque su abilità di linguaggio e di comunicazione che rafforzano la nostra capacità di rimanere umani, anche in condizioni difficili».

La CNV è quindi uno strumento che ha la funzione di stabilire un collegamento empatico non solo con gli altri ma anche con sé stessi. Quattro sono i punti chiave su cui questo modello si sviluppa: l’osservazione dei fatti in maniera oggettiva, i sentimenti che proviamo nei confronti di quanto osservato, i bisogni causati dai nostri sentimenti con cui ci dobbiamo relazionare e, infine, la richiesta concreta e positiva che siamo stimolati a formulare per soddisfare i bisogni presenti in noi in quel contesto o con quella data persona.

Partendo da questo grande amore per la CNV e dal bisogno fisiologico di trasmettere i suoi insegnamenti agli altri, Silvia ha deciso di realizzare, in collaborazione con Campus del Cambiamento, un corso incentrato sul tema della comunicazione non violenta, dal nome “Comunicazione NonViolenta a scuola, in famiglia e nella vita di coppia“. Si tratta di un corso non in presenza, interamente online, che prenderà il via in questi giorni.

CNV 1

Il corso è strutturato attraverso videolezioni e formato da 4 moduli, attraverso i quali si andrà a conoscere e indagare la CNV di Rosenberg. I webinar gratuiti si terranno ogni lunedì, alle 21.15, per quattro lunedì, e per una durata ciascuno di circa un’ora e mezza. Durante questi incontri virtuali, Silvia risponderà alle varie domande dei partecipanti del corso e interagirà con loro. Il primo webinar è fissato il 4 ottobre, l’ultimo il 25 ottobre.

“Comunicazione NonViolenta a scuola, in famiglia e nella vita di coppia” ha inizio con il Modulo 0, nel quale verranno presentati gli obiettivi e la struttura di questo nuovo viaggio nella CNV, e le caratteristiche del linguaggio della pace di cui questo corso si fa portavoce. Seguono poi altri tre moduli: il Modulo 1, incentrato sulla vita di coppia, il Modulo 2, che si concentra sulla famiglia e sulle dinamiche familiari e, per ultimo, il Modulo 3, costruito sulla promozione della comunicazione empatica in contesti formativi con bambini e adolescenti.

Il corso di CNV presentato da Silvia Vannozzi è dunque un percorso intenso ed emozionale, che può aiutare a meglio comprendere cosa sta alla base dei meccanismi della comunicazione nel momento in cui questa fallisce. Obiettivo cardine è quello di imparare a guardare dentro di sé, per essere in grado di connettersi empaticamente con chi ci sta accanto. Si tratta, per concludere, di un approccio innovativo che ha lo scopo di gestire situazioni comunicative disfunzionali, all’interno della coppia, della famiglia e a scuola, con l’uso di strumenti pratici per la comprensione, il benessere e la costruzione di relazioni sane e genuine.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Biblioteca dell’Assunzione, il luogo dove si creare comunità facendo cultura
Biblioteca dell’Assunzione, il luogo dove si creare comunità facendo cultura

Perché si parla di indipendentismo in Sardegna?
Perché si parla di indipendentismo in Sardegna?

Villa Clara: le voci dal manicomio e la storia che non deve essere dimenticata
Villa Clara: le voci dal manicomio e la storia che non deve essere dimenticata

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Il boom dei fast food e la fine dell’identità – INMR Sardegna #58

|

Smartphone, pc, elettrodomestici: ripararli è possibile con “The Restart Project” – Soluscions #4

|

Terapie psichedeliche: una soluzione ancestrale ai disturbi mentali?

|

Il futuro del vino tra crisi climatica e innovazione

|

Dalla crisi ecologica alla disumanizzazione delle guerre, l’amore è la risposta

|

Lo storyteller dell’acqua Zach Weiss e il nuovo paradigma per mitigare clima, siccità e alluvioni

|

Tyrrhenian Link: “La nostra lotta continua oltre lo sgombero del presidio degli ulivi”

|

Luana Cotena e il suo concetto rivoluzionario di capo d’abbigliamento

string(9) "nazionale"