30 Ago 2021

Festival delle Cose Belle: il Covid non ferma arte, bellezza e socialità

Scritto da: Redazione

Anche durante una pandemia è possibile – anzi, necessario – ritrovarsi per condividere arte, socialità, solidarietà e bellezza, ovviamente nel rispetto dei regolamenti sanitari. È questo il messaggio che vuole diffondere il Festival delle Cose Belle, che si è tenuto a Ferragosto nella splendida cornice dei boschi della montagna abruzzese.

Salva nei preferiti

Chieti, Abruzzo - Il Festival delle Cose Belle – Ferragosto Resistente 2021 del collettivo Aware – Bellezza Resistente si è tenuto dal 12 al 15 agosto a Passolanciano (CH), nel Bosco Ta-Pù, all’interno del Parco Nazionale della Majella d’Abruzzo. È stato un evento multiforme costellato di momenti artistici e culturali differenti e complementari, uniti dalla ricerca di nuovi significati di incontro e di nuove narrazioni condivise dopo mesi di stasi pandemica.

Organizzato nel pieno rispetto della normativa Covid, il festival abruzzese ha offerto uno splendido esempio di cosa voglia dire fare cultura nel contesto sanitario e sociale attuale. Nel rispetto delle limitazioni legate alle esigenze di distanziamento e alla contingentazione degli ingressi, più di cinquecento persone di ogni fascia di età hanno preso parte alle attività in cartellone, trovando uno spazio immerso nella natura in cui scoprire nuove forme di socialità e convivenza artistica.

Festival delle Cose Belle andrea trono 2
Foto di Andrea Trono

A colorare e movimentare il weekend di Ferragosto nel Bosco Ta-Pù ci sono stati più di 70 artisti tra musicisti, performer, formatrici e insegnanti, provenienti da tre continenti differenti. Ai ritmi africani di Sandro Joyeux si sono alternate le rime sferzanti di Pierpaolo Capovilla; ai workshop sulla percezione corporea di Valentina Nicoli si è affiancato il teatro nel bosco di Marcello Sacerdote dell’associazione CuntaTerra; alle passeggiate di medicina foresta di AIMeF hanno fatto spazio le attività socializzanti di Officine Sinergiche e dei loro giochi in legno intagliato. È stato un mescolarsi di momenti diversi e lontani che ha riempito e fatto riflettere, offerto spunti ed emozionato.

L’obiettivo culturale del Festival delle Cose Belle è stato accompagnato da un fine solidale altrettanto importante: sia in fase di acquisto del biglietto che in loco durante l’evento, i partecipanti del festival hanno avuto la possibilità di sostenere i progetti di sviluppo integrato della no-profit AMKA OdV nella Repubblica Democratica del Congo. Grazie alle donazioni e all’acquisto dei prodotti solidali dell’associazione sono stati raccolti più di 900 euro, interamente destinati ai lavori di costruzione di un nuovo plesso scolastico nel villaggio di Kanyaka, a 20 chilometri dalla città di Lubumbashi nel sud del paese.

Festival delle Cose Belle francesco de francesco 1
Foto di Francesco De Francesco

«Non riusciamo ancora a credere a cosa sia successo a Passolanciano nel weekend di Ferragosto», dice felice Guglielmo Rapino, tra gli organizzatori dell’evento e cofondatore del collettivo Aware. «In un contesto storico estremamente difficile abbiamo riempito gli occhi di più di cinquecento persone di una bellezza che accende e illumina. Non ci aspettavamo una reazione e una partecipazione così intensa».

«Questa è la prova che quando si fa arte e cultura di qualità la risposta c’è ed è incredibilmente forte», prosegue Guglielmo. «Torniamo a percepire la promozione culturale come un’urgenza primaria del nostro vivere comune: solo così potremo migliorare la nostra rete sociale rendendola più inclusiva e paritaria. Il Festival delle Cose Belle è un prototipo di quello che dovrebbe essere la nostra comunità, ogni giorno. Prendiamo spunto e ispirazione».

Un ringraziamento speciale per la riuscita dell’evento va a tutti i partner che ne hanno supportato l’organizzazione del Festival delle Cose Belle, e in particolare a Liquori Toro, Cic Carni, Mondicaffè e Rustichella D’Abruzzo per il comparto bar & food; Italia Che Cambia e Mezzopieno per il sostegno nella divulgazione stampa; Amka OdV in qualità di charity partner; Cocovan per aver fornito la disponibilità dei camper per il trasporto dei partecipanti e per il pernottamento degli artisti; Pentagon Booking, Old Tower Records, One Shot Production e Stock-a per il supporto sul fronte tecnico e musicale.

Festival delle Cose Belle ada senelli
Foto di Ada Senelli

Il collettivo culturale Aware – Bellezza Resistente annuncia che sin dalle prossime settimane cominceranno i preparativi per la prossima edizione, che si prevede essere ancora più internazionale e inclusiva. Nel mentre, il collettivo organizzerà eventi di promozione culturale più piccoli durante l’intera durata dell’anno, nell’ottica di fornire spunti artistici in un periodo in cui se ne avverte una estrema urgenza.

Nelle prossime settimane l’attività del collettivo si concentrerà anche sulla promozione sociale attraverso i canali online del proprio magazine di Bellezza Resistente. Chiunque voglia abbracciare e supportare in prima persona il lavoro sociale e culturale del collettivo è invitato a scrivere a info@beingaware.it presentando l’apporto che può offrire come persona e/o professionista. Il collettivo Aware – Bellezza Resistente è sempre felice di lasciarsi contaminare da nuovi spunti di bellezza e resistenza creativa.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Ad Acireale al via la 23° edizione di Magma, il festival internazionale di cinema breve
Ad Acireale al via la 23° edizione di Magma, il festival internazionale di cinema breve

In Sardegna non è Halloween, ma Is Animas, quando bambini e bambine chiedono doni per le anime
In Sardegna non è Halloween, ma Is Animas, quando bambini e bambine chiedono doni per le anime

Ossidiana: la storia, il mito e la funzione della pietra corvina sarda
Ossidiana: la storia, il mito e la funzione della pietra corvina sarda

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Com’è andata la COP16 biodiveristà di Cali fra flop, successi e disinteresse – #1013

|

La lettera del movimento per la Pratobello ’24: “Della legge di iniziativa popolare adesso parliamo noi”

|

La biodiversità arriva a scuola con il progetto “Azioni e voci per il clima”

|

Olio del Casale, l’azienda agricola che punta sul lavoro in rete

|

Abitare collaborativo: cosa significa e perché è importante

|

Arghillà rinasce: la rigenerazione urbana dal basso di “uno dei luoghi più problematici d’Italia”

|

Oltre alle barriere, Capri diventa inclusiva e accessibile

|

Fabio Gerosa: “Con Fratello Sole aiutiamo il sociale a costruire un percorso di transizione ecologica”

string(9) "nazionale"