Un inno alla creatività e alla nascita delle idee. Torna il Festival della Mente di Sarzana
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La Spezia - Principio, provenienza e inizio di ogni cosa. Cosa significa la parola “origine” e come la viviamo nel quotidiano? Il profondo bisogno di cultura e di riflessione sul futuro che tutti stiamo sperimentando prenderà forma a Sarzana durante il Festival della Mente, il cui file rouge sarà proprio il concetto di origine.
Dal 3 al 5 settembre scrittori, linguisti, fotografi, storici, artisti, scienziati, filosofi e sportivi incontreranno, finalmente dal vivo, appassionati di cultura di tutte le età. Sì, perché l’evento prevede un “festival nel festival”, con undici appuntamenti pensati per i giovanissimi, divisi per fasce d’età. Per gli adulti il programma si articolerà in ventidue eventi che avranno come protagonisti relatori che propongono approfondimenti culturali e riflessioni su tematiche di attualità.
Gli incontri del festival saranno visibili anche in live-streaming, gratuitamente, per raggiungere un pubblico il più ampio possibile.
«Il filo conduttore di quest’anno mi è stato suggerito dalla lettura del bel libro “L’origine della creatività” dello scienziato, premio Pulitzer, Edward O. Wilson» , sottolinea Benedetta Marietti, direttrice artistica. «Secondo Wilson, la creatività è il carattere distintivo della nostra specie e ha come fine ultimo la comprensione di noi stessi; e i due grandi rami della conoscenza, l’ambito scientifico e quello umanistico, sono complementari nel nostro esercizio della creatività. Quello dell’origine non è un concetto legato soltanto a fenomeni del passato, ma è anche sinonimo di nascita o di rinascita e può essere declinato al presente e al futuro».
L’EVENTO: INCONTRI PER ADULTI E BAMBINI
Il festival ha come obiettivo la condivisione della conoscenza: «Se attraverso le parole dei relatori riusciremo ad arrivare a una comprensione più approfondita del mondo in cui viviamo e della condizione umana, vorrà dire che anche quest’anno avremo dato il nostro contributo », prosegue Marietti.
E tra la ricerca delle origini del passato, le ragioni dell’attualità del presente e la nascita di nuove visioni per il futuro, gli appuntamenti alternano personalità di spicco: da Alessandro Barbero a Matteo Nucci, passando per Miguel Benasayag.
A incontrare scrittori, artisti, designer e scienziati quest’anno ci saranno anche i bambini, con laboratori, incontri e percorsi volti a coltivare il seme della curiosità, così radicato in loro. «I bambini e le bambine con il gioco e l’immaginazione creano e ricreano il mondo ogni giorno, fanno domande e cercano risposte perché in loro è vivo il seme della curiosità, dello stupore, della possibilità e se ogni germoglio verrà coltivato, se sarà amato, curato, ascoltato e accompagnato, darà origine a un adulto consapevole, sereno, capace di dare e ricevere», afferma Francesca Gianfranchi, la direttrice dell’evento dedicato ai più piccoli.
I VOLONTARI
Dopo un anno di sospensione a causa dell’emergenza sanitaria, il festival ha riattivato la collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado del territorio per coinvolgere gli studenti in percorsi dedicati alle competenze trasversali e all’orientamento.
Così tornano in piazza anche i volontari, cuore pulsante della manifestazione: una squadra di un centinaio di studenti che torneranno ad animare l’evento con entusiasmo ed energia, creando un clima di accoglienza e condivisione.
Cambiamenti, energie e speranze del mondo di oggi: tre giorni per approfondire, pensare e riflettere.
Il festival è promosso dalla Fondazione Carispezia e dal Comune di Sarzana. Con il patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione Liguria.
Il programma è scaricabile qui.
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