Welfare Circolare: l’idea di due donne per sostenere l’economia di prossimità
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Biella - Coinvolgere sia le imprese locali come fornitori di servizi e beni spendibili in welfare, sia le aziende che vorranno offrire ai propri collaboratori un portafoglio di spesa in welfare su attività commerciali geolocalizzate sul territorio: è questo, in sintesi, l’obiettivo di Welfare Circolare, il nuovo progetto di Federica Ugliengo, giornalista ed esperta di marketing e comunicazione, e Silvia Basiglio, psicologa del lavoro, consulente risorse umane e fondatrice della rete Officine Lavoro, entrambe attive in numerose attività territoriali.
Così la rete composta da un network di aziende locali, private e pubbliche e appartenenti ai diversi settori sta creando un ecosistema locale sulla base di una volontà di aggregazione: riunisce persone che, per professione o interesse personale, si adoperano per migliorare il nostro territorio agendo sul settore fondamentale del lavoro. “Madri e lavoratrici, Federica e Silvia hanno sperimentato personalmente che sul territorio biellese manca una rete di servizi a supporto delle famiglie e in particolare delle donne (madri e non, ma sempre al centro di un focolare domestico)”.
Entrambe hanno quindi ritenuto che la loro idea potesse sposarsi con la capacità di spesa annuale che le imprese hanno in termini di welfare. Non solo: ritengono che in un momento così critico per le economie locali, costruire un circuito a sostegno delle attività di zona attraverso l’impegno delle imprese che prosperano sul territorio possa rivestire un importante impegno in termini di responsabilità sociale d’impresa.
«Hai mai pensato – dichiarano – al welfare aziendale come a uno strumento a sostegno di un ecosistema territoriale? Pensa se tutte le aziende biellesi decidessero di destinare la quota minima di welfare aziendale a beni e servizi locali. Sarebbe un rinforzo economico a favore delle attività di zona perché la capacità di spesa in welfare rimarrebbe sul territorio senza dispersioni, tanto da rappresentare uno strumento a traino dell’ecosistema territoriale». L’idea delle due ideatrici è che, oltre a offrire servizi di prossimità ai propri dipendenti, le imprese agiscano secondo la loro responsabilità sociale, contribuendo al benessere della comunità locale di riferimento.
In quest’ottica la proposta del progetto è avere a disposizione un marketplace locale ricco di diversi servizi alla persona e alle famiglie in tutte le aree tipiche del welfare. L’obiettivo è quindi offrire tanti servizi locali su tutte le categorie di welfare in modo che i dipendenti delle aziende aderenti possano decidere con un click come spendere in zona il portafoglio messo a disposizione dall’impresa di appartenenza. Non solo: «La piattaforma – hanno spiegato le ideatrici – sarebbe fruibile da chiunque, anche slegato dal welfare aziendale, e tutti i biellesi troverebbero una vasta scelta di servizi. Dall’altra parte le attività commerciali e i professionisti avrebbero una vetrina all’interno del marketplace».
Per dar forma agli obiettivi del progetto esiste un’apposita piattaforma cloud che si divide in due parti: se si vogliono offrire beni o servizi di welfare, la piattaforma è Peekaboox, utile alle piccole imprese per digitalizzarsi velocemente; per le aziende che desiderano invece fruire del welfare, il marketplace è Help4u, una piattaforma che connette la domanda con l’offerta di servizi e lavori sul territorio (come nel caso di badanti, baby sitter, ripetizioni, giardinaggio), supportando i clienti nella ricerca.
«Vuoi fare parte – concludono le ideatrici – del nostro progetto pilota? Partiamo proprio dal Biellese». Questa è la scommessa di Silvia e Federica che, con il loro progetto, che vuole essere un vero e proprio “rinforzo economico” oltre che un’alternativa per l’economia dei nostri territori, mostrano tutta la volontà di creare uno strumento potenzialmente innovativo e allo stesso tempo replicabile e scalabile in altri luoghi, attuando un circolo virtuoso a sostegno dello sviluppo locale.
Articolo tratto da: Journal Cittadellarte
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