12 Lug 2021

Lucia di StudiAmo: «Aiuto i ragazzi a guardarsi dentro per vivere bene fuori»

Scritto da: Valentina D'Amora

Lucia Goldoni è l’ideatrice di StudiAmo, un innovativo metodo di lavoro su di sé che aiuta bambini e ragazzi nell’ambito dell’apprendimento, ma soprattutto nella conoscenza di loro stessi, rafforzando l'autostima e approfondendo dinamiche interiori a noi completamente sconosciute e invisibili. L’abbiamo intervistata per farci raccontare qual è stato il suo percorso.

Salva nei preferiti

Genova - Per più di vent’anni Lucia ha lavorato negli uffici – prima del Comune di Genova e poi di un’azienda municipalizzata – e, pur provando a cambiare tanti settori, il risultato era sempre lo stesso: una scrivania anonima, un computer, qualche penna e tanta carta. E un mare di insoddisfazione. «Per tanto tempo ho cercato di dare un senso alla mia vita lavorativa, ma ogni giorno timbravo un cartellino che mi toglieva carica vitale e sorriso». Una dimensione, quella dell’ufficio, in cui non riusciva a stare bene. «Finché sette anni fa non ce l’ho più fatta e mi sono licenziata: senza programmi o progetti particolari, mi sono decisa e ho lasciato quel posto fisso e sicuro».

Lucia fa un salto nel vuoto, conscia di non avere idea di cosa la vita le avrebbe riservato. Le difficoltà sono state tante, ma il grande lavoro svolto su di sé l’ha aiutata a fare luce. «Sono convinta ci sia un disegno, qualcosa capace di muovere tutte le cose e una serie di spinte, quasi fisiche, che ci esortano ad agire. A causa della razionalità di cui siamo imbevuti non le ascoltiamo, non ci fidiamo, anche se in realtà esprimono la profonda connessione con il nostro mondo interno».

Lucia goldoni rdiim
Lucia Goldoni, autrice del metodo StudiAmo

In quel momento Lucia analizza quali sono le sue doti e riflette su cosa ha da dare al mondo. Riemerge così un ricordo: il fotogramma di un Natale di tanti anni prima in cui le era stato regalato un gioco per imparare a “fare la maestra”. Decide allora di ascoltare quella voce e inizia a insegnare privatamente. A partire dal primo ragazzino che riceve a casa, tutto cambia. «Ho capito subito che quella era la strada giusta. Per me i bambini e i ragazzi sono un miracolo vivente; esprimono tutto ciò che noi adulti abbiamo perso. Li esaminavo, guardavo il loro mondo interiore e mi hanno aiutato moltissimo». Questo slancio, diventata una passione, per la ricerca personale risale a molti anni fa: nel tempo legge, approfondisce, segue quattro diversi percorsi di psicoterapia per conoscersi meglio e imparare a guardarsi da nuove angolazioni.

I ragazzi che le chiedono supporto per lo studio pian piano aumentano e l’approccio di Lucia, attivo e dinamico, si evolve: inizia a inventare e a costruire giochi di ogni tipo per affrontare italiano, analisi grammaticale e logica, scienze, storia, geografia. «Insegnavo giocando e mi divertivo tantissimo». Stava creando un metodo con cui trasmettere ai bambini e agli adolescenti tutto il bello dell’apprendere. «Mi alzavo la mattina già con mille idee in mente, giravo per la città alla ricerca di oggetti in legno con cui realizzavo giochi, tabelloni, rompicapi e molto altro per rendere lo studio facile e immediato. Con gioia, amore e divertimento ho studiato, ho seguito corsi, approfondito come funziona la mente e letto libri sui meccanismi dell’apprendimento per ritrovarmi poi tra le mani il Metodo StudiAmo».

Il nome stesso evoca questo potentissimo legame tra mente e cuore, studiare e amare. «Il rendimento scolastico dipende molto anche dall’essere amati o no. Tanti ragazzi vanno male a scuola perché sono sofferenti, vivono disagi emotivi, psicologici. E proprio avvicinandomi a loro e alle loro storie ho cominciato a vedere tutto in modo chiaro e ho compreso che che quello di cui hanno bisogno è innanzitutto umanità».

metodo studiamo scrivania
La scrivania di StudiAmo

Questo approccio migliora il rendimento scolastico, ma permette anche di scoprire cosa facciamo all’interno di quel mondo che teniamo nascosto, invisibile per la nostra parte razionale, ma che spesso ci dà la spinta per agire nel mondo reale, con comportamenti, reazioni, emozioni che a volte non sappiamo come collocare.

«Bisogna essere consapevoli del fatto che siamo come un iceberg di cui vediamo solo un 10%, che è la nostra quotidianità, mentre sotto al livello dell’acqua c’è un 90% di “mondo sottile” che la mente non conosce. Eppure si tratta di due realtà che si relazionano costantemente tra loro. Solo osservando entrambe le cose potremo conoscerci e diventare testimoni di noi stessi».

Ogni sera Lucia sente di aver fatto qualcosa di buono, di aver dato qualcosa ai ragazzi, ma anche a insegnanti o tutor che desiderano perfezionarsi: «Con il covid, il metodo StudiAmo per gli studenti si è “fermato”, perché per me è importante instaurare con ognuno di loro un rapporto di persona, creare uno scambio. Quando arrivavano qui, curvi sotto quegli zaini pieni e pesanti di rimproveri e pregiudizi, trovavano un ambiente protetto e accogliente, per questo non è possibile ricreare quell’atmosfera virtualmente. Al momento, quindi, porto avanti solo incontri motivazionali rivolti ad adulti sulla consapevolezza di sé».

Conoscere sé stessi è difficile, ma è un percorso che può aprire molte porte, a tutte le età: «Il passato entra dentro di noi e continuiamo a viverne le dinamiche, gli stessi copioni auto-sabotanti, per questo va preso, osservato e “sciolto”. Questo percorso ha benefici su tutti i piani della vita, è la vittoria dell’amore, l’affermazione dei principi della vera etica».

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Viaggi scolastici e turismo educativo e responsabile: le nuove frontiere dell’istruzione
Viaggi scolastici e turismo educativo e responsabile: le nuove frontiere dell’istruzione

Famiglie in crisi: a Genova arriva il servizio pedagogico gratuito a sostegno della genitorialità
Famiglie in crisi: a Genova arriva il servizio pedagogico gratuito a sostegno della genitorialità

La ricetta del pedagogista Daniele Novara per cambiare la scuola: “Basta voti e lezioni frontali”
La ricetta del pedagogista Daniele Novara per cambiare la scuola: “Basta voti e lezioni frontali”

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Election day Usa: è il giorno di Trump vs Harris – #1014

|

Bioedilizia e comfort: il futuro degli edifici sostenibili in mattoni di canapa

|

Nihon Hidankyo e il Nobel per la Pace 2024: “La lotta parte dai nostri drammi”

|

Con Sardware la lingua sarda entra nel digitale e diventa lingua di innovazione tecnologica

|

In cammino fra borghi e foreste per ritrovare il legame con la natura e un nuovo umanesimo

|

La lettera del movimento per la Pratobello ’24: “Della legge di iniziativa popolare adesso parliamo noi”

|

La biodiversità arriva a scuola con il progetto “Azioni e voci per il clima”

|

Olio del Casale, l’azienda agricola che punta sul lavoro in rete

string(7) "liguria"