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«Siamo per il ritorno alla mobilità dell’immaginazione e dei sogni, per il recupero dei suoni dimenticati e degli odori cui non siamo più abituati: con Radio Francigena alimentiamo la memoria di questi percorsi e diamo loro linfa nuova ed energia valorizzando modelli di vita più consapevoli, più riflessivi, più vicini alla natura, più vicini alle persone».
A dispetto del nome dunque, questa emittente non si occupa solo di Via Francigena, ma di tutti gli itinerari del mondo a piedi, in bicicletta o a cavallo. È iniziato tutto nel 2015 a Milano da un’idea di Alberto Pugnetti e Fiorella Pierobon. Alberto inizia giovanissimo a lavorare nel mondo della discografia indipendente, della radio e della pubblicità ed è il fondatore nonché l’attuale direttore di Radio Francigena, mentre Fiorella è stata un volto storico della televisione italiana.
«In questi sei anni abbiamo realizzato oltre 6500 podcast che sono stati seguiti finora da 980.000 ascoltatori in Italia (85%) e all’estero (Stati Uniti, Europa, Sudamerica, Asia e non solo). Oltre 400 persone hanno contribuito alla radio con i loro racconti di viaggi in Italia e nel mondo». È così che Alberto, raccontandomi le loro produzioni, ripercorre gli inizi di un desiderio divenuto realtà.
Dare voce e colore a chi si riempie di natura, profumi, storie e a chi sa ancora andare lentamente in un mondo sempre più veloce è un qualcosa che spesso manca al giorno d’oggi e che Radio Francigena tiene in vita quotidianamente. Una voce che ha il potere di unire e rendere collettivo il mondo turistico che popola i cammini e gli itinerari culturali europei. Nei periodi più caldi, la radio si riempie delle più svariate voci viandanti che, da varie parti del mondo, regalano la propria quotidianità con itinerari, foto e conoscenze, anche attraverso il canale Whatsapp utilizzato dall’emittente.
Il palinsesto, in onda 24 ore su 24, 7 giorni su 7, continua a esistere grazie all’impegno economico, la dedizione e la passione dei soci fondatori e di tutti i collaboratori che, con la loro professionalità, arricchiscono questo gruppo di viaggiatori dal cuore delicato e dal passo attento e rispettoso, con il microfono acceso sulla lentezza e su tutto ciò che merita di essere attraversato e non calpestato con fretta.
Oltre ai tanti itinerari che si possono esplorare, la varietà musicale fa da colonna sonora alle varie rubriche della radio, mentre diversi momenti sono dedicati alle associazioni di camminatori che possono “usare” questo canale per dare il loro contributo e, in questo modo, offrire un servizio agli ascoltatori. Da diversi anni Radio Francigena collabora anche con una scuola milanese per la formazione di nuovi speakers.
Dopo il lockdown e quest’ultimo periodo particolare, Alberto ha deciso di evolversi e proporre ai propri ascoltatori un nuovo modo per restare connessi, spegnendo il segnale della radio, ma non la passione per il cammino, che andando avanti costruisce nuove opportunità e scopre nuovi mondi.
«Dal 1° giugno di quest’anno abbiamo deciso di spegnere il segnale della radio e di mantenere la stessa programmazione, ma solamente attraverso i podcast, quindi la radio on demand, gratuitamente, ovviamente. Crediamo che il futuro possa passare dai podcast, almeno il nostro», conclude Alberto.
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