6 Lug 2021

Orto 133: “Coltiviamo con la comunità per un nuovo modello di agricoltura sostenibile”

Nel biellese quattro organizzazioni si sono unite con lo scopo di recuperare delle terre abbandonate e rivitalizzarle: continua il racconto di “Orti nel Biellese”, dove si coltivano frutta e verdura con tecniche naturali e sostenibili, aiutando le persone in difficoltà economica e sociale coinvolte in questo progetto.

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Biella - È passato qualche mese da quando vi abbiamo parlato dell’Orto 133, un progetto biellese che si sta impegnando a promuovere un’agricoltura sostenibile coinvolgendo i cittadini. Si tratta di una delle tante fondamentali esperienze che, nelle nostre regioni e città, nel loro piccolo, stanno contribuendo a generare un cambiamento sempre più diffuso nelle comunità locali, incoraggiando gli abitanti a prendersi cura della terra e dei prodotti che il loro stesso territorio gli sa donare.

Orti del Biellese è nato grazie a un finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, sulla scia dei progetti Let Eat Grow e Terre AbbanDonate, di cui vi abbiamo già parlato. Nell’ambito di Terre AbbanDonate infatti, è stato trovato l’appezzamento che attualmente ospita gli orti, dove vengono coltivate frutta e verdura con cui si compongono speciali cassette che vengono consegnate gratuitamente nell’abitazione, domicilio o posto di lavoro in tutta la provincia di Biella di chi aderisce al progetto.

Orti del biellese1

Nel dietro le quinte figura un’Associazione Temporanea di Scopo formata da quattro realtà locali, ossia Let Eat Bi, Harambee, White Rabbit Event e la Cooperativa Sociale BiCiclo. Ognuna di queste ha un ruolo specifico: Let Eat Bi coordina e gestisce il progetto degli Orti del Biellese, Harambee Aps gli orti sociali, White Rabbit Event Odv la comunicazione e Biciclo si occupa della distribuzione delle cassette. A questo riguardo è stato fondamentale il bando Im.patto di Nova Coop, che Orti del Biellese si è aggiudicato nell’ambito del progetto Sapori Biellesi (tutti i dettagli in un nostro precedente articolo) permettendo la consegna a domicilio delle cassette.

Da maggio il progetto nascente è cresciuto in ogni suo aspetto: l’impressione è che le piante di frutta e verdura siano nate e si siano sviluppate parallelamente al progetto stesso. Merito dell’abilità e della professionalità di coloro che coltivano gli orti, sicuramente. Ma è suggestivo pensare chi ci sia qualcosa di più, che quel paradiso verde sia fiorito anche grazie all’energia e alla passione di chi lo cura e dei biellesi che per primi hanno creduto e sostenuto il progetto.

Mauro Lombardi, presidente dell’Harambee Aps, una delle figure chiave del progetto, ha fatto un primo bilancio: «Il progetto sta funzionando molto bene, anche grazie a tutti coloro che hanno acquistato le cassette e ai volontari che ci stanno aiutando nei campi. Ma siamo solo all’inizio: ora arrivano i mesi più intensi». A luglio e agosto infatti sono previsti nuovi assortimenti di frutta e verdura, sempre stagionali e naturali: «Con ogni probabilità – ha anticipato – potremo proporre le nostre angurie baby, stanno crescendo bene. Presto verrà anche il momento dei pomodori (ciliegini, cuore di bue, datterini, costoluti, roma) e del basilico: li abbiamo piantati insieme per una questione di sinergia, perché mettendoli nello stesso appezzamento si rende unico il gusto dei pomodori».

Orti del biellese

Alla luce della grande produzione prevista per luglio e agosto e del periodo che spesso coincide con ferie o viaggi, i responsabili del progetto offrono una nuova possibilità per tutti gli aderenti al progetto: nel caso un iscritto non sia a Biella per viaggi o altri motivi personali, potrà sospendere l’abbonamento senza perdere la cassetta settimanale che verrà “recuperata” nelle settimane seguenti. C’è anche la possibilità, inoltre, di offrire la cassetta già pagata a un familiare o un amico, facendo così un dono a chi si desidera semplicemente indicando l’indirizzo ai responsabili del progetto.

Nell’ottica di una nuova crescita, tutti coloro che sono impegnati nel progetto Orti del Biellese cercano nuove forze operative da affiancare a Mauro Lombardi: «Chi vuole dare una mano – ha spiegato il presidente di Harambee – è il benvenuto». Qua negli orti non mancano momenti di convivialità e socialità, tutto stando immersi nel verde e nella quiete.

Orti del biellese4

A questo proposito, tra le new entry del progetto figura Jenny Aguilar: «Durante la degustazione di Nova Coop di sabato 19 giugno a Cascina Preziosa nell’ambito di “Sapori Biellesi” – ha rivelato – ho saputo del progetto degli orti e ne sono rimasta piacevolmente colpita. Così mi sono abbonata al servizio e ho deciso di dare una mano nei campi: non avendo un mio orto, sentivo il bisogno di lavorare con la terra, vedere crescere le piante e mangiare qualcosa che potessi “produrre” e curare io stessa». Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Mauro Lombardi: «Chi ci aiuta o chi compra le cassettine – ha concluso – non sta acquistando solo frutta e verdura sana e naturale, ma sta sostenendo un progetto territoriale di orti sociali».

Articolo tratto da: Journal Cittadellarte

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