15 Lug 2021

Matrec: “Aiutiamo le aziende a praticare l’economia circolare”

L'economia circolare può salvare il mondo? Sicuramente è determinante nel ridurre l'impronta ecologica e il consumo eccessivo di risorse da parte di settori economici e produttivi che stanno mettendo a dura prova la resilienza del Pianeta. Per farlo però servono esperienza e competenze. Dove trovarle?

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Marche - Si fa presto a dire economia circolare! Si tratta di un settore in grande crescita, la cui espansione è fondamentale per dare al nostro modello economico, ma anche di vita, un taglio più sostenibile, capace di ridurre l’impronta ecologica. Anche la mentalità delle imprese sta cambiando e sono sempre di più quelle che decidono di orientarsi verso una politica aziendale a basso impatto. Ma spesso, come tutti i grandi cambiamenti, serve una guida.

Matrec Sustainable Materials & Trends si propone proprio per questo ruolo: è una realtà anconetana che opera come società di consulenza e aiuta le aziende ad applicare nei processi interni i principi di economia circolare, in particolare rispetto all’utilizzo dei materiali. La circular economy manager Marta Novembri ci spiega in questa intervista come funzionano le loro collaborazioni con il mondo imprenditoriale, quali sono i vantaggi reciproci che ne scaturiscono e soprattutto qual è l’importanza dell’impiego di materiali ecosostenibili, destinati a diventare una realtà ben consolidata e necessaria.

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Che cos’ è e di cosa si occupa Matrec?

«Matrec (material recycling) è una società di consulenza e ricerca nata nel 2002, specializzata da sempre in materiali sostenibili e circolari. Ha lo scopo di avvicinare le imprese al mondo dei materiali alternativi che hanno un impatto positivo sull’ambiente. Riporto un esempio per cercare di spiegare al meglio il nostro ruolo: un’azienda che produce poltrone può rivolgersi a noi per chiedere consiglio su quale materiale utilizzare per l’imbottitura. Matrec, attraverso specifiche ricerche e la consultazione del proprio database di materiali circolari, propone le soluzioni migliori in ambito di sostenibilità. La selezione è anche dettata dalla necessità di permettere al prodotto di essere competitivo sul mercato, oltre che di garantire che il materiale suggerito sia adatto a una produzione industriale».

Con quali realtà collabora la società?

«I clienti principali sono le aziende di vari ambiti, tra cui design e mondo accademico, in cui sono presenti molte giovani leve incuriosite dal settore. Inoltre abbiamo avviato una serie di collaborazioni con varie Università: ad esempio, a Firenze è stata allestita una materioteca dove gli studenti possono concretamente toccare e vedere i materiali e le loro caratteristiche. Alcuni anni fa inoltre, l’architetto Capellini, CEO di Matrec, ha collaborato con il Ministero dell’Ambiente nella stesura dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) che gli enti pubblici devono rispettare per realizzare i bandi. Lo scopo principale dei CAM è di stimolare il mercato all’acquisto di prodotti e di materiali sostenibili».

Come avviene la scelta dei materiali?

«L’azienda cliente fornisce un elenco di caratteristiche che devono essere rispettate e Matrec, attraverso ricerche condotte da specialisti, propone diverse possibilità. Ogni materiale, per quanto possa essere ecosostenibile, va contestualizzato rispetto al ciclo di vita del prodotto, valutandone tutte le possibili implicazioni sia in fase d’uso sia in fase di recupero e smaltimento. Il maggior riciclo possibile è prerogativa e criterio fondamentale della scelta finale».

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Perché le aziende scelgono di collaborare con Matrec?

«Il punto di forza della società risiede nell’esperienza, che fonda le basi sulla conoscenza di una vasta gamma di settori merceologici. Matrec è inoltre in grado di fornire informazioni sulle applicazioni dei materiali grazie a una visione più vasta del mercato rispetto a singole aziende specializzate in determinati ambiti».

Quali sono i progetti più importanti attualmente?

«Uno dei progetti in cantiere è la creazione di un tool in grado di permettere alle aziende di consultare direttamente la lista dei materiali che interessano il proprio settore, senza dover sfogliare un catalogo di oltre 2100 materiali dal nostro sito. In questo modo ci si pone l’obiettivo di andare oltre la sola consulenza, realizzando un vero e proprio strumento di scelta nelle mani del cliente. Un tema molto caldo è la misurazione della circolarità, di cui anche l’UE si sta occupando con un Action Plan lanciato nel 2020. È necessario misurare lo stato attuale dei prodotti realizzati dalle imprese per apportare dei miglioramenti e verificare il risultato finale raggiunto. I progetti intrapresi dipendono anche dalle richieste delle aziende con cui collaboriamo perché di molti settori differenti. In generale cerchiamo sempre di attenerci alle linee guida dell’Unione Europea e anticipare i trend».

Alcuni studi prevedono il collasso dell’umanità entro il 2050 a causa del cambiamento climatico. Quali sono le sue opinioni a riguardo e quanto è importante lo sviluppo di realtà sostenibili come Matrec per far fronte al processo?

«L’impiego di materiali circolari è senza dubbio un processo fondamentale che è destinato ad affermarsi nei prossimi anni. Molte aziende si sono già avviate in questa direzione mosse da un senso di responsabilità, ma anche per ottenere maggiore visibilità positiva a livello commerciale. La Commissione Europea inoltre sta imponendo delle deadline precise e a ritmo serrato in merito all’ecosostenibilità soprattutto in questi ultimi anni, favorendo questo processo».

Oltre alla testimonianza di interventi concreti nell’ambito della sostenibilità, sono proprio queste ultime parole di Marta Novembri a infondere speranza: la scelta di materiali sostenibili è destinata a diventare la normalità e l’UE sta dando indicazioni precise in questo senso. Con la scadenza degli obiettivi dell’agenda 2030 ormai dietro l’angolo, lo scopo di Matrec è amalgamare il concetto di materiali sostenibili con un’economia che diventi sempre più circolare, nella convinzione che si può al tempo stesso salvaguardare l’ambiente ed essere competitivi sul mercato, anzi, forse esserlo ancora di più proprio seguendo questa strada.

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Questo contributo è stato realizzato dagli studenti e dalla studentesse delle scuole secondarie di secondo a conclusione dell’attività “Un giornalista in classe”, percorso di giornalismo ambientale condotto dalle giornaliste e giornalisti di Italia che Cambia all’interno del progetto SOStenibilmente. #SOStenibilmente è un progetto nazionale di educazione ambientale promosso da CIFA ONLUS e co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, volto a costruire una cultura basata sul rispetto dell’ambiente e sui principi dello sviluppo sostenibile, promuovendo il protagonismo giovanile e l’integrazione da parte di cittadini e rappresentanti delle istituzioni di una prospettiva rispettosa dell’ambiente nelle proprie scelte quotidiane.

Articolo scritto da Andre Cicetti, Rocco Costantini e Riccardo Mosca della classe V C del liceo scientifico Cambi di Falconara (AN).

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