Torna alla luce la Via dei Monti, l’antico percorso di pellegrini e mercanti medievali
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La Spezia - A partire da agosto sarà finalmente possibile camminare lungo la Via dei Monti, il tragitto percorso durante il Medioevo dai pellegrini e dai mercanti che attraversavano questa antichissima strada per raggiungere la Lunigiana. Il progetto di far tornare alla luce questo percorso è emerso in pieno lockdown, lanciato dal consorzio Il cigno, fondato nel 2008 con l’idea di recuperare i valori storici, culturali e gastronomici di quella parte di Liguria al confine con la Toscana.
«Volevamo ricostruire una via che avesse anche una matrice storica – spiega Silvano Zaccone, il presidente del consorzio – e per farlo ci siamo affidati alle ricerche del professor Tiziano Mannoni, storico e archeologo, che iniziò a studiare il territorio di Levanto negli anni ‘70». Fu proprio lui a individuare l’antico porto fluviale di Levanto, nato nel torrente Cantarana, oggi lastricato.
«Dai suoi studi è emerso che storicamente Levanto ha avuto un passato mercantile che oggi non è conosciuto ed è per questo che noi lo vogliamo divulgare, ridando vita a tutta l’antica viabilità». E a percorrerla c’erano anche pellegrini, non solo mercanti, in un fitto intreccio di fede e di commerci. Un elemento portante del progetto infatti è proprio la pieve di S. Siro di Montale, sulle alture di Levanto, tappa fissa durante il passaggio dei pellegrini e la cui storia è descritta in due grandi pannelli che saranno posizionati nell’oratorio.
LO SVILUPPO DEL PROGETTO
In collaborazione con il consorzio, la sezione CAI della Spezia si sta occupando di tutti gli interventi sulla segnaletica, mentre al comune di Levanto è stata affidata la pulizia del sentiero.
«Lungo il percorso che stiamo aprendo, verranno anche collocati dieci pannelli che racconteranno con parole e immagini il contesto in cui si trova, con descrizioni sia in italiano che in inglese. Il QR Code, invece, attiverà una serie di filmati con tutte le fotografie e filmati aerei realizzati con il drone».
LE RICADUTE SUL TERRITORIO
Coinvolgere attivamente le comunità locali è uno degli intenti primari di questo progetto. «Le iniziative culturali che prevediamo di realizzare in questi mesi verranno attivate due realtà locali, Cooperativa turismo sostenibile e Cooperativa Zoe, che proporranno un intenso programma di attività didattiche per adulti e bambini».
Nelle prossime settimane, non appena il primo tratto sarà ufficialmente aperto, il consorzio pianificherà una serie di incontri con tutti gli operatori turistici del territorio che condividono l’intento di valorizzare un progetto dalla forte valenza culturale e turistica, ma anche di slancio economico e di promozione di questi luoghi.
«La riapertura di antichi percorsi può stimolare la ripresa, soprattutto delle aree montane, insieme alla promozione culturale e turistica della pieve di Montale, nel cui oratorio sarà allestita una mostra permanente sugli antichi percorsi medioevali. Si scoprirà anche la piccola comunità dei monti Pistone e Bardellone: delle cento anime che popolavano le case sparse alla fine del secondo conflitto mondiale ne rimangono oggi una decina, eredi di una tradizione millenaria».
Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione della Compagnia San Paolo di Torino, nell’ambito del bando Cultura 2020.
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