Rifugio Re_Esistente: l’appennino che resiste e rinasce
L’entusiasmo e la freschezza di una giovane associazione impegnata nel creare riferimenti culturali e solidali nel bolognese stanno donando nuova linfa a una vecchia struttura abbandonata situata sull’appennino. Vi parliamo della loro attività, di cosa è stato fatto sinora e delle novità in cantiere per questa stagione di ripartenza.

Monte Sole è un’area protetta che si trova sull’appennino bolognese e che evoca sentimenti profondi e significativi in diversi ambiti. Qui sorge il memoriale dedicato alle vittime dell’eccidio di Marzabotto, sede di una scuola di pace per costruire un presente e un futuro in cui la violenza che ha reso famosi questi luoghi sia solo un triste ricordo.

Ma questo monte ospita anche una Natura accogliente e incontaminata, percorsi per gli appassionati di trekking e scorci di straordinaria bellezza che migliaia di persone ogni anno scoprono in maniera lenta e rispettosa, rivivendo un appennino che troppo spesso è erroneamente visto come un'”area marginale”, da cui scappare per rifugiarsi nella confortevole modernità metropolitana.
Ed è proprio qui che entra in gioco Rifugio Re_Esistente, un progetto di ricettività, accoglienza e organizzazione di attività outdoor che va nella precisa direzione di valorizzare queste montagne. «È un’idea di rete sistemica e complessa, meta accogliente per sognatori agguerriti, artisti generosi, camminatori infaticabili e per tutti coloro che vedono in Monte Sole un simbolo di pace per costruire un mondo nuovo, colorato, coraggioso e inclusivo. Il Poggiolo è un luogo dove, da tantissimi anni, cultura e creatività si incontrano. Un punto di ristoro sulle terre di Monte Sole», racconta Nadia Kherrati, responsabile del progetto.

Rifugio Re_Esistente è l’ultimo progetto dell’associazione bolognese di promozione sociale Ozono Factory che gestisce anche il Binario 69, un live club nel quartiere Bolognina, che negli ultimi anni si è riqualificato anche attraverso il Parco della Montagnola, dove ogni anno una rassegna musicale di eventi gratuiti e inclusivi riempie la stagione estiva. Attraverso la gestione del Poggiolo, l’associazione vuole diventare un punto di riferimento culturale diffuso, come spiega Nadia: «Con la vincita di un bando sul tema abbiamo deciso di dare una nuova vita a un luogo da troppo abbandonato».
Il Rifugio è situato a 500 metri d’altitudine, in un Parco Storico e Naturale. «Noi gestiamo la parte d’ostello e di ristorante da cui prendiamo i ricavi per coltivare i nostri progetti culturali, come ad esempio eventi musicali gratuiti, teatro, residenze artistiche, il pollaio sociale e il giardino didattico, l’accoglienza di wwoofer, una falegnameria e una sala registrazione in collaborazione con una comunità di minori. Il nostro progetto è quello di essere aperti alla comunità per far rivivere l’Appennino, da troppo abbandonato, e dare cosi nuove possibilità a chi questi luoghi vuole ripopolarli in sintonia con la natura».

Monte Sole è attraversato anche da vari percorsi di trekking, come ad esempio, la via della lana e della seta che collega Bologna a Prato, il percorso del memoriale e da varie piste ciclabili. Chiedo a Nadia quali saranno le novità a partire da questa stagione estiva: «Il turismo slow con tende e camper è quello che vorremmo spingere di più. Tutta l’estate sarà dedicata a eventi musicali, di grafica, pittura – come quello già passato con Pennelli Ribelli –, percorsi sotto la luna piena con una guida del parco e ritrovo in notturna per spettacoli jazz».
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