18 Giu 2021

Nasce il “Muratore di valle” che recupera le borgate alpine

Scritto da: Lorena Di Maria

Un muratore di valle per recuperare, ristrutturare e ripristinare borgate contribuendo al rilancio delle terre alte. Tra le nuove professionalità che vedono protagonista la montagna c'è anche questa figura, che approfondirà la conoscenza dei materiali locali, della ristrutturazione rispettosa dell’ambiente e della storia secolare di questi territori dove la tradizione si mescola con il futuro.

Salva nei preferiti

Cuneo - Anni e anni di progressivo abbandono e di nuove costruzioni impattanti e non rispettose della tradizione dei luoghi ci hanno fatto dimenticare le meravigliose borgate e i paesi alpini che rendono uniche le nostre montagne. La sfida, sempre più attuale, è costruire – o meglio ricostruire – il futuro della montagna ripartendo dai luoghi dell’abbandono. Proprio per questo stanno nascendo nuove figure professionali che contribuiscono a valorizzare e recuperare il patrimonio edilizio e architettonico montano.

Un esempio è quello del “Muratore di valle”, che nasce in Piemonte con l’obiettivo di recuperare le borgate ed è specializzato nella conoscenza dei materiali locali e delle modalità di ristrutturazione nel rispetto della sostenibilità ambientale, della cultura e della storia del territorio.

Come ci racconta Laura Blua, referente dell’Ente Scuola Edile Cuneo, «il progetto nasce per formare nuove professionalità, perché sul recupero delle borgate è mancata e manca tuttora la conoscenza dei materiali e delle modalità di ristrutturazione capaci di coniugare le tecniche, tradizionali e innovative, con i valori di questi luoghi».

Muratore di Valle

Il corso si terrà a Ostana, piccolo comune del cuneese che conta poco meno di 100 abitanti e che, nella cornice della suggestiva Valle Po, è uno dei borghi più belli d’Italia. Proprio qui, attraverso lezioni teoriche in aule attrezzate ed esercitazioni pratiche in cantieri scuola, nasceranno i futuri rappresentanti della figura del Muratore di Valle. Chi saranno? Imprese, operatori e persone disoccupate che abbiano compiuto almeno 18 anni di età e che siano residenti o domiciliati nel territorio del Piter Terres Monviso.

Il corso di muratore di valle, le cui iscrizioni sono prorogate sino al 20 giugno, sarà sperimentale e durerà per tutto il mese di luglio, con un impegno totale di 80 ore: durante le prime 40 ore teoriche i partecipanti impareranno le tecniche e l’uso dei materiali di ristrutturazione utilizzati in valle, si parlerà delle buone pratiche per la valorizzazione delle borgate, si analizzerà l’impatto socio-ambientale ed economico legato al recupero dell’architettura montana e del lavoro nel rispetto della sicurezza.

Le rimanenti 40 ore saranno dedicate ai cantieri-scuola, ovvero laboratori pratici dove i partecipanti andranno a identificare un particolare cantiere in una borgata, nella quale verranno organizzate delle simulazioni per sperimentare concretamente le pratiche di ristrutturazione e le modalità costruttive come il recupero dei muri in pietra o le diverse coperture in base ai manufatti che compongono le strutture.

Muratore di Valle1

Una peculiarità dell’Ente Scuola Edile sono proprio i laboratori che, come ci spiega Laura, sono «luoghi dove si fa palestra formativa e sperimentazione pratica. Noi ci occupiamo di formare persone che ci vengono richieste dalle imprese e che non si trovano sul territorio con competenze specifiche». Alla fine del percorso i partecipanti otterranno l’attestato di frequenza ma anche la formazione obbligatoria sulla sicurezza. Tutto il corso sarà gratuito in quanto finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) – Programma Interreg VA Italia-Francia ALCOTRA 2014-2020.

Una volta terminato il corso, i partecipanti che avranno acquisito le nuove conoscenze potranno essere contattati sia sul territorio cuneese ma anche in altre territori che presentano modalità di costruzione analoghe a quelle sperimentate durante il corso e allo stesso tempo le imprese avranno la possibilità di identificare tali professionalità sulla banca dati dell’Ente Scuola Edile. 

«Il nostro obiettivo è sensibilizzare le persone a formarsi sul recupero di attività che man mano sono andate perse ma non solo, recuperiamo attività che hanno delle forti peculiarità locali: è fondamentale lavorare su fabbricati già esistenti che utilizzano materiali diversi da quelli che ci sono oggi in commercio e che vengono rivalutati in un’ottica di sostenibilità, ma anche recuperare un luogo rispettando il contesto che lo caratterizza. L’obiettivo è formare delle persone che comprendano gli impatti del loro lavoro sullo sviluppo locale, sulla storia e di conseguenza sul turismo di questi luoghi».

Così il corso di formazione per il muratore di valle vuole contribuire a un nuovo protagonismo di quella montagna autentica, i cui territori da marginali diventano centrali, per una nuova economia che implementa l’offerta lavorativa innescando nuove dinamiche di crescita sostenibile.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
“Vieni a vivere in montagna”, il progetto per riabitare i territori alpini
“Vieni a vivere in montagna”, il progetto per riabitare i territori alpini

Salvare i borghi italiani dall’overtourism: ecco le proposte del turismo responsabile
Salvare i borghi italiani dall’overtourism: ecco le proposte del turismo responsabile

Con Ricarica Foto Festival si dà voce alle aree rurali dell’Oltrepò Mantovano  
Con Ricarica Foto Festival si dà voce alle aree rurali dell’Oltrepò Mantovano  

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Cosa dice il nuovo codice della strada e che ricadute avrà sulla mobilità sostenibile – #1024

|

La biblioteca su due ruote KORABike regala storie in giro per le strade

|

Educare al biologico: serve più consapevolezza verso salute e ambiente

|

Promemoria Auschwitz, perché davvero non accada mai più

|

Cammini e sentieri: ecco come custodire e valorizzare un tesoro lungo 150mila chilometri

|

La Robbia, il laboratorio sardo di tintura naturale che cuce tradizione e sostenibilità, dalla terra al tessuto

|

Nuove case: come devono essere per stare al passo con un mondo che cambia?

|

CereAMO: per mangiar bene dobbiamo “tornare indietro” di 80 anni

string(8) "piemonte"