14 Giu 2021

Una legge per consentire ai cittadini di fermare la strage di alberi

Scritto da: Francesco Bevilacqua

Un caso piuttosto eclatante, nonché frequente, di mala amministrazione è quello che riguarda la cattiva gestione del verde urbano e l'ormai sistematico abbattimento di alberi, anche pregiati, che si registra sempre più spesso in diverse città italiane. Ecco una petizione per chiedere una legge che consegni nelle mani dei cittadini gli strumenti per difendere i polmoni della terra.

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Il team del gruppo Difensori della Natura ha lanciato una seconda iniziativa – dopo quella della campagna per chiedere l’istituzione della figura del “Garante del Verde” – per fermare la strage di alberi e tutelare le piante delle città italiane. Si tratta di una petizione intitolata Tutela degli Alberi e del verde urbano nata dopo un monitoraggio durato mesi in numerosi Comuni – Peschiera Borromeo, Vieste, Pietrasanta, Avezzano, Cagliari, Pescara e altri in cui si sono verificate emergenze legate al verde urbano – che ha evidenziato come la cittadinanza sia sostanzialmente impotente di fronte alle incomprensibili e, purtroppo, non rare scelte delle varie amministrazioni di tagliare alberi sani. 

La petizione sugli alberi e sul verde urbano è indirizzata al Presidente del Consiglio Dott. Prof. Mario Draghi, al Ministro per la Transizione Ecologica Dott. Roberto Cingolani, al Ministro per i Beni Culturali ed Ambientali Avv. Dario Franceschini ed al Ministro per le Infrastrutture e mobilità sostenibili Dott. Prof. Enrico Giovannini.

strage di alberi 1

Come detto, l’iniziativa nasce su impulso delle numerose segnalazioni pubbliche e private di tagli di alberi urbani, specialmente quelli più grandi e vetusti. Questi, invece di essere accuditi e monitorati in quanto scrigno incredibile di benefici ambientali – produzione di ossigeno, sequestro CO2, assorbimento polveri sottili, ombreggiamento, funzione di regolazione della temperatura e mitigazione degli eventi pluviali – e paesaggistici, con effetti positivi riconosciuti sulla salute fisica e psichica, vengono spesso, repentinamente, “condannati a morte” dalle amministrazioni locali che li fanno abbattere.

Sovente la motivazione è legata alla rapida risoluzione di incombenze come la manutenzione o a qualche improbabile “riqualificazione”, talvolta in assenza totale di analisi agronomiche o con perizie di pericolosità in molti casi discutibili, finalizzate a capire non tanto “cosa si può mantenere” bensì “cosa si può abbattere o sostituire”. «Ritenendo la tutela degli alberi urbani assolutamente fondamentale – sostengono i promotori – chiediamo quindi al Presidente del Consiglio e ai Ministri sopra citati di sostenere e promuovere l’introduzione nell’ordinamento, nei modi previsti dal sistema normativo ordinario e costituzionale, dei seguenti provvedimenti».

strage di alberi cagliari

Ecco di seguito i punti della petizione, redatta da Rodolfo Luffarelli, avvocato cassazionista da decenni impegnato nella tutela dell’Ambiente.

  • Introduzione dell’ispezione ministeriale preventiva in capo ai Ministeri della Transizione Ecologica e al MIBACT, da disporsi obbligatoriamente su segnalazione scritta (a mezzo PEC o raccomandata AR) di cittadini, comitati e associazioni, relativa a deliberate operazioni di abbattimento.
  • Introduzione (con previsione di accoglimento automatico e presentazione a mezzo PEC o raccomandata AR) della facoltà dei cittadini, comitati e associazioni di richiedere, a proprie spese, la consulenza tecnica di parte in caso di contestazione del progetto che preveda l’abbattimento di alberi urbani.
  • Eliminazione della responsabilità penale dei sindaci e amministratori pubblici, nei casi di danni provocati da cadute di rami e\o alberi.
  • Introduzione dei divieti sanzionati di eseguire potature nel periodo che va dal 1° marzo al 30 settembre e di effettuare potature con capitozzature drastiche.
  • Introduzione dell’obbligo sanzionato di lasciare intorno al tronco lo spazio vitale minimo libero da ogni materiale soffocante (asfalto, cemento, pavimentazioni).
  • Introduzione dell’obbligo sanzionato di sostituzione degli alberi abbattuti con altri di pari tipologia.
  • Introduzione di nuove norme di protezione per tutti gli alberi urbani aventi diametro maggiore di 30 cm.
  • Introduzione dell’effettiva adozione di un “Piano del Verde” triennale condiviso con i cittadini, comitati ed associazioni presenti sul territorio.
  • Introduzione dell’adozione del registro comunale degli alberi monumentali con iscrizione automatica di tutti gli alberi con età accertata superiore ai 70 anni.
strage di alberi pescara

«È ora di attivarsi e prendere posizione di fronte a questa emergenza!», conclude il comitato promotore. «Non possiamo più aspettare, è una vera e propria strage di alberi. Queste piante sono indispensabili e rappresentano un bene inestimabile. Per questo chiediamo l’appoggio di tutti affinché la nostra voce arrivi forte al Legislatore, nell’auspicio che intervenga per porre fine allo scempio degli alberi urbani, elementi di vitale importanza per tutta la società, soprattutto in relazione agli obiettivi tanto declamati di riduzione dell’inquinamento atmosferico da CO2 e polveri sottili. Obiettivi, questi ultimi, per i quali essi possono fornire un contributo decisivo, salvaguardando contemporaneamente anche il prezioso paesaggio italiano che, insieme alle ricchezze artistiche e gastronomiche, è la nostra maggiore risorsa».

Firmate con entusiasmo e condividete la petizione cliccando qui

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