Alla scoperta del lago di Como, a piccoli passi e su quattro zampe
Seguici su:
Como, Lombardia - È una giornata di inizio giugno, è sabato e la voglia di fare una gita è tanta. Noi di Italia a piccoli passi abbiamo molti collaboratori che sono entrati a far parte della nostra famiglia durante il lockdown, un periodo in cui ci siamo fatti forza a vicenda immaginando sinergie e disegnando progetti da realizzare insieme quando sarebbero arrivati tempi migliori. Intrappolati tra i nostri confini, sognavamo la libertà di poterci muovere e di conoscerci di persona.
Il momento è finalmente arrivato e non è semplice decidere da chi cominciare il nostro “viaggio di conoscenza”, in ogni sua sottile sfumatura. Ma oggi è il giorno, oggi si comincia! E allora… prendi la tua amica, i suoi figli e la sua nuova macchina 7 posti. Poi prendi l’amica della tua amica e il suo bambino di 5 anni e una giornata con un tempo indeciso. Prendi il fatto che eravamo tutte e tre da sole con i bambini e i rispettivi mariti al lavoro. La ricetta della giornata si scrive da sé!
Destinazione: una struttura dedicata all’ippoturismo affacciata sul lago di Como, a Colico, alla congiunzione di due fiumi e due valli. Telefono alla mano contatto Rossana, la proprietaria, che felice ci aspetta lì, in un luogo stretto tra montagne e lago. La strada da Milano è davvero semplice, scorre via tra gallerie, musica e chiacchiere. Abbiamo impostato il navigatore con direzione Piona, una frazione di Colico, luogo in cui avevo soggiornato durante il mio girovagare estivo.
Eccoci arrivati in via Palazzi, che potrebbe essere ribattezzata “via dei campeggi” visto che sono tutti lì, uno accanto all’altro. Arrivati in fondo alla strada si trova la stazione, una strada sterrata e la possibilità di fare parcheggi un po’ wild! Lì accanto volendo avremmo subito potuto fermarci per assaporare un pranzo all’aperto nello spazio estivo di un ristorante, ma ovviamente i bambini volevano andare al lago!
E allora, proseguendo lungo la stradina sulla destra, arriviamo alla spiaggia di Piona, con un praticello bello verde appena tagliato e… un malefico vento lacustre! Dopo un pranzo veloce in un chiosco, proseguiamo per la nostra meta, distante ancora pochi chilometri. Le mie amiche e io abbiamo questo brutto vizio di fidarci ciecamente del navigatore… che in effetti ci ha portato nel luogo giusto, ma noi non riusciamo a capire da che parte entrare! Ad accoglierci troviamo un luogo bucolico fatto di staccionate, cavalli e nuvole di terra che si alzano in cielo.
Vicino all’ingresso incontriamo Valentina che con dolcezza accoglie noi e ci presenta a Tea, la pony che stava iniziando a preparare per l’avventura in sella dei nostri bambini. Marco – cinque anni – si è dedicato con cura alla parte della preparazione della cavallina: spazzola per la criniera, striglia e brusca per tirarla a lucido. Qua e là spiegazioni a misura di bambino su come ci si approccia al cavallo: “Ecco bravi bambini, però quando dovete passarle dietro, state un po’ lontani” e i piccoli, che in un secondo hanno preso confidenza con Tea, chiedono con insistenza di poterla cavalcare.
E così, la prima è Marcela, otto anni di donna. Insieme a Valentina mettono la sella, il caschetto e si parte! La comitiva si mette in marcia: ogni giro dura mezz’ora e iniziamo esplorando la parte interna. Percorriamo lo stesso sentiero che avevamo fatto in macchina – e che, diciamolo, a piedi è decisamente un’altra cosa! – e osserviamo la meraviglia che ci circonda… il silenzio, il verde dei prati e delle montagne, il blu del cielo e animali che dall’altro lato del canale scorrazzano felici: papere e anatroccoli, oche, una mucca e un vitello.
E poi è la volta di Leonida e Mattia – rispettivamente sette e cinque anni – e con loro si sperimenta il sentiero che porta fino a un luogo magico: il punto in cui il fiume Adda entra nel lago di Como. E cosa dire di più? Uno spunto bellissimo per parlare ai bambini dei laghi e dei fiumi e di come si incontrano lungo il cammino.
Il ranch è un luogo che ci ha fatto trascorrere una giornata spensierata, lontane dal caos, affidate alle preziose attenzioni di Valentina e all’accoglienza di Rossana, la capostipite, la proprietaria che non solo ha accolto noi nella sua struttura, ma anche il progetto di Italia a piccoli passi e la nostra filosofia del turismo lento e a portata di bambino.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento