Isola Pepe Verde, un’oasi di natura e socialità creata dal basso dai milanesi
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Milano, Lombardia - “La natura ci dà l’esempio: si rinasce tutti i giorni, quando il sole spunta al mattino”. Sono queste le parole della fondatrice dell’associazione Pepe Verde, Africa Sunico, che ha portato alla nascita dell’omonimo progetto battezzato Isola Pepe Verde. Si tratta di un giardino condiviso situato nello storico quartiere popolare del capoluogo lombardo – Isola, appunto – che rappresenta un esempio di organizzazione milanese nata dal basso, dai cittadini.
Isola Pepe Verde è un’area demaniale di circa 1.500 metro quadrati del Comune di Milano che, in precedenza, era un deposito di materiale edile abbandonato da anni e divenuto un luogo di degrado e mal frequentato. I primi 18 soci fondatori, armati di guanti, mascherine, scope, sacchi dell’immondizia e soprattutto di tanta buona volontà, sono riusciti a trasformare l’area bonificandola e rendendola un luogo meraviglioso, dove poter giocare, coltivare ortaggi o piante aromatiche, leggere un libro seduti su una panchina o, semplicemente, immergersi nel verde a guardare il cielo.
Isola Pepe Verde è un luogo basato principalmente sull’autogestione: chi lo frequenta infatti se ne occupa liberamente, rispettando lo spazio e le persone che vi si trovano. Esso permette inoltre di stare a contatto con la natura in un quartiere cresciuto molto velocemente, grazie all’aiuto di cittadini disposti a rimboccarsi le maniche per creare uno spazio comune.
Questo rapido cambiamento ha fatto crescere negli abitanti della nostra città il desiderio e la necessità di trovare un posto dove far giocare i propri figli, dove poter trascorrere del tempo nella natura, vedere sbocciare un fiore o far crescere una pianta e/o semplicemente stare insieme. All’interno di ecobox situate nello spazio verde, le famiglie possono coltivare le loro verdure e la loro frutta, i bambini giocano a stretto contatto con la natura e, grazie ai laboratori tenuti da volenterosi cittadini, hanno la possibilità di imparare a costruire maschere, conoscere gli insetti e perfino imparare a fare le treccine.
È presente anche un’area cucina dove si possono realizzare piatti e degustarli oppure pranzare in compagnia e fare nuove conoscenze, mentre l’area coperta può essere utilizzata per le feste e le attività di gruppo. Tutto questo è possibile grazie alle persone che vivono nel quartiere e che mettono a disposizione le loro conoscenze e le condividono in questo spazio comune. I laboratori e le attività sono organizzati grazie ai contributi dei cittadini e ai volontari che frequentano il giardino.
Dalla sua nascita, nell’anno 2013, l’area di Isola Pepe Verde è sempre rimasta aperta e non ha mai rappresentato un costo per le istituzioni locali in quanto la gestione e la manutenzione del giardino sono curate interamente dall’associazione, che ora conta più di 300 soci.
Isola Pepe Verde è un magnifico esempio di giardino condiviso e aperto a tutti, la cui forma è data dalle persone che vivono in questo spazio e dalla loro volontà. Non è una semplice area verde, ma un centro di socialità per il quartiere dove poter mettere a frutto la propria creatività. Dal 2013, le persone che hanno aderito chiedono la possibilità di rendere il giardino uno spazio permanente e non edificabile. Purtroppo però questa richiesta non è stata accettata, nonostante il comune di Milano avesse espresso la volontà di farlo.
Il progetto Isola Pepe Verde ha rappresentato una vera rivoluzione in questo ambito: i cittadini sono riusciti a rendere il loro quartiere un posto piacevole dove poter trascorrere delle belle giornate in compagnia e soprattutto hanno ricavato, all’interno di una città tecnologica e urbanisticamente sviluppata come Milano, un piccolo paradiso.
Questo contributo è stato realizzato dagli studenti e dalla studentesse delle scuole secondarie di secondo a conclusione dell’attività “Un giornalista in classe”, percorso di giornalismo ambientale condotto dalle giornaliste e giornalisti di Italia che Cambia all’interno del progetto SOStenibilmente. #SOStenibilmente è un progetto nazionale di educazione ambientale promosso da CIFA ONLUS e co-finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, volto a costruire una cultura basata sul rispetto dell’ambiente e sui principi dello sviluppo sostenibile, promuovendo il protagonismo giovanile e l’integrazione da parte di cittadini e rappresentanti delle istituzioni di una prospettiva rispettosa dell’ambiente nelle proprie scelte quotidiane.
Articolo scritto da Alice Nani, Edoardo Candela e Letizia Silva Confalonieri della classe 1SPO dell’istituto Leone XIII di Milano.
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