Graniburger, i burger vegani, etici e solidali fatti con grani antichi
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Como, Lombardia - Un interessante esperimento che attraversa diversi settori – dall’imprenditoria etica all’agricoltura naturale, dall’inclusione sociale all’educazione alimentare – è partito da poco in Lombardia, nel comasco. Nel 2019 infatti è iniziata l’avventura di Graniburger, una start-up innovativa che produce hamburger vegetali realizzati da BioMadre – che gestisce anche il panificio artigianale Le Golose Imperfezioni – secondo procedimenti tradizionali, utilizzando materie prime esclusivamente sostenibili e biologiche, tra cui 15 differenti tipi di farine di grani antichi, e impiegando lungo la propria filiera soggetti svantaggiati, in particolare ex-detenuti.
Oggi BioMadre ha ufficializzato l’ingresso nella compagine sociale di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore – braccio strategico e operativo di Fondazione Cariplo nell’ambito dell’impact investing – e a|impact – fondo di venture capital a impatto promosso da Avanzi ed Etica Sgr, che hanno investito rispettivamente 200.000€ e 150.000 € in equity, per un valore complessivo di 350.000 €, con l’opzione per un nuovo investimento entro il 2022. I fondatori di Biomadre Marco Macchi e Alessandra Abordi raccontano i dettagli di questo nuovo progetto.
Come nasce l’idea di Graniburger e come funziona?
Graniburger è un progetto che nasce dalla necessità di continuare la “mission di BioMadre” che è il favorire la Cultura della Biodiversità Alimentare garantendo di fatto la qualità dei prodotti e specularmente la salute dei consumatori. Questa è la dimostrazione di come sia possibile offrire un prodotto di largo consumo, ma con la consapevolezza che si stia partecipando a cambiare il mondo. Tra i principali obiettivi di Biomadre, a fondamento del progetto Graniburger, vi è la sua trasformazione in società benefit concomitante con lo sviluppo del progetto “Grains for Change”. Quest’ultimo consisterà nel creare un legame di rete con alcuni piccoli imprenditori agricoli italiani per recuperare la coltivazione di grani antichi ormai dimenticati. I terreni coltivati sono c.d. di “confine”, la produzione completamente naturale cioè senza l’utilizzo di nessun prodotto chimico o di sintesi ma secondo principi agronomici biodinamici (Rudolf steiner) che si basa sulla giusta rotazione temporale dei terreni coadiuvata da lavorazioni agricole non invasive in modo da preservarne le caratteristiche primordiali. Attraverso questa iniziativa Graniburger sarà in grado di offrire dei prodotti le cui materie prime proverranno, prevalentemente, dalla filiera Biomadre.
Come saranno organizzate produzione e commercializzazione?
Nell’anno in corso intendiamo sviluppare il primo progetto pilota di Graniburger, aprendo un locale di circa 70-80 mq a Milano. Il ruolo della tecnologia è una delle componenti chiave del progetto per valorizzare la proposta alimentare, favorendo una maggiore interazione con i clienti attraverso logiche di personalizzazione e garantendo il raggiungimento anche degli utenti più giovani: la creazione dell’algoritmo di Product Curation e Recommendation (personalizzazione dell’offerta in funzione del cliente) consente di guidare il consumatore in base a stile di vita, abitudini alimentari e gusto personale. L’utente avrà quindi la possibilità di creare il proprio hamburger nella modalità self-service, selezionando i prodotti in completa autonomia rispetto alla disponibilità stagionale. Se il cliente vorrà fornire indicazioni rispetto allo stile di vita o di prodotto (sportivo, leggero, energetico, senza glutine, senza lattosio etc..) per il personale sarà possibile proporre indicazioni e offerte dedicate.
Qual è l’impatto atteso di BioMadre?
BioMadre collabora stabilmente con il Consorzio Concerto, una realtà radicata nel tessuto sociale comasco il cui obiettivo è rispondere ai bisogni di cura, lavoro, casa e inclusione di soggetti fragili. In particolare, nell’arco di 5 anni, attraverso il progetto The 2nd Chance, sono state inserite nel mondo del lavoro 13 persone attraverso percorsi di 3-6 mesi volti ad accrescere le competenze nella panificazione e programmi mirati alle assunzioni a tempo indeterminato. BioMadre, inoltre, aderisce al progetto Pane Sospeso, donando pane integrale prodotto con il lievito madre alle famiglie più bisognose della comunità di Como e invitando i clienti ad aderire all’iniziativa. Inoltre, ci siamo posti precisi obiettivi d’impatto nel medio periodo: entro il 2025 puntiamo all’inserimento lavorativo di 12 soggetti in condizioni fragilità all’interno del nostro team e a promuovere 15 tirocini abilitanti alla professione per ex-detenuti.
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