GEN-C: il cambiamento è nella mani delle giovani generazioni
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Roma, Lazio - Il benvenuto ai giornalisti presenti all’iniziativa GEN-C generazione changemakers, promossa dall’Agenzia Nazionale per i Giovani e da Ashoka Italia, viene dato sotto il perturbante murales “Il peso della Storia” di Jaz(Arg). Quanto pesa oggi la storia, in questa moderna epoca tanto contraddittoria? E, soprattutto, su chi grava il peso del passato? Sui giovani, ovviamente. E sono in grado le moderne generazioni di sopportarlo, il peso della storia? Una risposta assolutamente positiva la danno quelli di GEN-C, giovani protagonisti del cambiamento.
L’accoglienza a questa iniziativa, tutta all’insegna della multidisciplinarietà e biodiversità, prosegue tra i murales del lotto di Tormarancia, il primo museo condominiale al mondo, che porta “rinnovamento e speranza” come è scritto sulla targa all’ingresso. Ed è proprio questo che comunicano le 21 opere d’arte impresse sulle pareti delle palazzine: testimonianze del coraggio di rinnovarsi e della forza di continuare a sperare.
“Elisabetta” (Philippe Baudelacque) ritrae una gigantesca mano decorata da geometrie esotiche e significanti; di rimpetto “Santa Maria di Shanghai (Mr Klevra) rappresenta, sull’intera facciata dell’edificio, il viso malinconico di una Madonna e il suo bambino. Poco oltre spiccano le geometrie colorate di Alberonero in “Carlo Alberto 93 colori” e poi gli schizzi impressionisti di Danilo Bucchi in “Assolo”. Sono solo alcuni dei 21 murales che impreziosiscono questo condominio romano, unico al mondo: “Qui è la vita che si fa arte e l’arte che si fa vita”, commenta la guida che ci accompagna alla scoperta delle opere di street-art presenti.
E non poteva esserci luogo migliore per accogliere un evento unico come GEN-C generazione changemakers, «un’iniziativa volta a promuovere il protagonismo giovanile costituendo una comunità di giovani dai 13 ai 25 anni che siano attori del cambiamento, ispiratori di altri giovani e che saranno accompagnati in questa esperienza da Mentor di età compresa tra i 25 ed i 35 anni», spiegano gli organizzatori.
A inaugurare la giornata e a presentare i dettagli dell’iniziativa sono presenti tutti i suoi rappresentanti e promotori: la Ministra per le Politiche Giovanili, Fabiana Dadone, l’avvocato Andrea Catizone, presidente del Museo Condominiale di Tor Marancia, la Direttrice di ANG Lucia Abbinante e il Direttore di Ashoka Federico Mento. Tutte queste rappresentanze sono riunite insieme per celebrare il valore morale della bellezza che attiva un circuito virtuoso immaginato dai tanti abitanti di questo luogo che oggi, a pochi anni dalla sua inaugurazione alla Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia del 2015, è divenuto realtà: continue sinergie tra i condòmini, i visitatori, gli abitanti del quartiere e i nuovi artisti, riescono a muovere energie potenti e spunti creativi sorprendenti.
A testimonianza di ciò, un murales si compie sotto i nostri occhi, a opera di uno street-artist contemporaneo che vuole celebrare la nascita della grande impresa di GEN-C, simbolo della forza e della resilienza dei giovani d’oggi, protagonisti del cambiamento. «Il contesto storico attuale pone le società di fronte a numerose e sempre più complesse sfide che richiedono ai giovani di diventare cittadini attivi nelle democrazie e nella società», dice la Ministra.
«Nonostante una narrazione dei giovani d’oggi, come la Generazione Z e i Millennials, che spesso li rappresenta in termini negativi, in realtà sono tantissimi quelli che ogni giorno si impegnano per cambiare l’Italia con le loro idee e soluzioni innovative», le fa eco Federico Mento. Sono una moltitudine infatti i giovani protagonisti di cambiamento: un’intera Generazione di “Changemaker”.
Ascoltiamo le parole dei rappresentanti dell’iniziativa seduti su sedie fatte di cartone riciclato. Niente è casuale in questa giornata. Una giornata all’insegna del cambiamento, tema chiave della manifestazione. «Se vogliamo che i giovani diano il meglio di sé, dobbiamo cambiare la narrazione che si fa su di loro. I giovani non sono un problema, bensì una risorsa da sostenere e spronare perché si possano esprimere al meglio e cambiare la nostra epoca», conferma Lucia Abbinante.
«Voi giovani avete una grande responsabilità, quella di cambiare l’Italia. E sono certa che avete tutte le potenzialità necessarie per farlo», prosegue la Ministra. È fondamentale però che i progetti e le azioni del cambiamento siano formulate dai giovani stessi, piuttosto che imposte loro. Questi sono proprio gli obiettivi di GEN-C che, per identificare i Giovani Changemaker, realizza quattro tipi di attività: le “Call”; l’offerta formativa; gli appuntamenti di comunità; e la comunicazione.
«L’Iniziativa è articolata in due fasi», spiega uno dei promotori. «Una prima fase è finalizzata a raccogliere, attraverso il coinvolgimento diretto di giovani studenti e universitari, dati e informazioni sull’innovazione e sul protagonismo delle nuove generazioni in Italia, con l’obiettivo di disseminare e comunicare le loro idee di cambiamento; la seconda fase prevede la nascita e il consolidamento della comunità degli “Young Changemakers”, cioè giovani protagonisti del cambiamento sociale che saranno incoraggiati a promuovere i programmi europei, le loro idee e le esperienze vissute, al fine di generare un effetto moltiplicatore tra pari e sul territorio».
A prendere parola sono proprio alcuni dei giovani protagonisti di GEN-C: c’è la storia di Letizia di Noi al Centro, che aveva il sogno di contribuire nella costruzione di una società civile e grazie ad Ashoka sta realizzando i suoi progetti; ci sono i rappresentanti di Radio Lasagne Verdi, promotori di un cambiamento ecologico; c’è Biljana Dajic, degli Europeers Italy; ma ci sono anche tanti altri protagonisti delle tre transizioni principali che l’Europa e l’Italia stanno affrontando: la transizione ecologica, quella digitale e la transizione verso l’autonomia.
La giornata prosegue con un Open Mic in cui prendono la parola i tanti partner, che in pochi minuti raccontano la propria visione del cambiamento. Perché GEN-C è un’iniziativa costruita su un partenariato aperto che prevede un gruppo di partner strategici, un gruppo di partner ecosistemici selezionati da ANG, un gruppo di media-partner e un gruppo di sostenitori dell’iniziativa che potranno comunicare e disseminare l’iniziativa all’interno dei propri network.
Dopo una simile esperienza, come non credere che il cambiamento sia possibile? E come non dar voce ai giovani, suoi principali promotori? Se il peso della storia è fondamentale, allora attiviamoci tutti per riporlo sulle spalle giuste: quelle dei giovani changemakers. Facciamo rete intorno a loro, comunichiamo con loro, condividiamo i loro progetti, sosteniamo i loro sogni, costruiamo programmi ad hoc per loro e progetti a misura: è così che le nuove generazioni potranno finalmente sentirsi parte attiva del cambiamento.
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