21 Mag 2021

Una vecchia serra rinasce per ospitare un orto coltivato da persone con disabilità

Scritto da: Emanuela Sabidussi

Disabilità, rete territoriale, coltivazione naturale, educazione: questi i temi intorno su cui si fonda il progetto Un Seme Dopo di Noi di Diano Marina (IM). L'idea è quella di recuperare grazie a un crowdfunding una vecchia serra per trasformarla in un'area di coltivazione di ortaggi, eliminando le barriere architettoniche e coltivando tramite sistemi innovativi.

Salva nei preferiti

Imperia - Il progetto Un Seme Dopo di Noi di ANFFAS Onlus Imperia è risultato tra gli undici vincitori del bando “Green Donors – Crowdfunding per progetti ambientali”. Questo bando, lanciato dalla Compagnia di San Paolo nell’ambito della Missione Proteggere l’ambiente dell’Obiettivo Pianeta, era rivolto agli enti e associazioni del Terzo settore di Piemonte e Liguria interessati a promuovere progetti ambientali per la comunità, stimolando la realizzazione dal basso di queste iniziative attraverso il crowdfunding.

Un Seme Dopo di Noi ANFFAS Onlus Imperia3

IL PROGETTO

Un Seme Dopo di Noi ha come obiettivi l’educazione e la sensibilizzazione ambientale, lo sviluppo di stili di vita e di sistemi alimentari sostenibili e l’inclusione sociale. «Per realizzare il nostro sogno e quello dei nostri ragazzi – hanno dichiarato i promotori – vogliamo riqualificare una vecchia serra di circa 80 metri quadrati presente all’esterno della “Casa di Primo e di Lilli”, a Diano Marina (IM). Questa casa è un “Dopo di Noi”, nel quale possono vivere fino a quattro persone con disabilità, in un clima familiare. Il Dopo di Noi è un luogo dove raggiungere l’autonomia, il benessere e l’inclusione sociale. È proprio questa la direzione del nostro sogno».

LA SERRA DEI SOGNI

La serra progettata, a fianco dell’abitazione, permette l’accesso a tutti, anche a persone in carrozzina. Questo sarà possibile grazie all’attenzione alle barriere architettoniche, ma non solo. La realizzazione di un sistema di coltivazione idroponica fuori suolo con sacchetti in fibra di cocco permetterà di andare incontro alle esigenze delle persone disabili. Questo tipo di coltivazione è sicura, non sporca, igienica e riciclabile! Può svilupparsi in verticale, dando la possibilità di lavorare a diverse altezze, a seconda delle possibilità fisiche e di movimento. 

Un Seme Dopo di Noi ANFFAS Onlus Imperia2

Intorno a loro c’è un’ampia rete territoriale che sostiene l’operazione: dodici partner1, infatti, supporteranno ANFFAS Onlus Imperia nella realizzazione del progetto, che partirà proprio dal riqualificare in maniera green e sostenibile uno spazio verde di circa 300 mq e una serra di 80 mq posti all’esterno dell’abitazione, in cui possono vivere fino a quattro persone con disabilità intellettiva e relazionale. Persone con disabilità e studenti collaboreranno per la coltivazione di ortaggi e prodotti nel rispetto dell’ambiente, incentivando l’acquisto a chilometri zero da parte della comunità locale e lo sviluppo di buone pratiche ambientali. La coltivazione sarà sviluppata con l’impegno alla diminuzione degli sprechi e dell’emissione di CO2, attraverso un cambiamento di mentalità che, partendo da persone vulnerabili e studenti, vuole coinvolgere tutta la cittadinanza.

IL BANDO E IL TERRITORIO

«L’intento di Green Donors – spiega Sara Leporati, Responsabile della missione Proteggere l’Ambiente – è anche quello di avviare uno scambio con gli enti del Terzo Settore attivi in campo ambientale per promuovere la responsabilizzazione delle comunità su questo ambito e conoscere le priorità/criticità che il tema suscita nelle persone. A questo si unisce il trasferimento ai vincitori del bando di competenze a elevato valore aggiunto (fundraising, progettazione strategica, gestione dei dati, comunicazione) attraverso un’azione di capacity building sviluppata con la collaborazione degli esperti di crowdfunding di Ginger».

selfiecd1 607e9490192b2

A sottolineare l’importanza della rete territoriale imperiese è stato anche l’architetto Fiorenzo Marino, presidente di ANFFAS Imperia: «Questo progetto mette insieme tante realtà diverse ed è un raro esempio di come si possono ideare e realizzare iniziative e attività che diventano modello di cambiamento verso una comunità veramente inclusiva. Proviamo grande soddisfazione nel vedere unite scuole e studenti, istituzioni pubbliche e private, associazioni, volontari e attività agricole. Si tratta di realtà collocate su un vasto territorio che arriva oltre la nostra città e la nostra provincia che si sono messe insieme per realizzare un progetto di ANFFAS , con le sue persone con disabilità e con i suoi operatori. Essere gli unici Liguri a essere stati selezionati dalla Fondazione San Paolo – che ringrazio di cuore per aver apprezzato la nostra proposta – ci rende particolarmente orgogliosi e ci incoraggia nel proseguire nelle nostre attività sempre rivolte all’inclusione sociale e al rispetto dei diritti delle persone con disabilità. In questo caso con un’impronta decisamente ecologista».

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la dott.ssa Martina Angelini al numero 393-9627514 o all’indirizzo mail progetti.anffasimperia@gmail.com

1 – La rete territoriale, della quale ANFFAS Onlus – Imperia è Capofila, è composta da (in ordine alfabetico): Asl 1 Imperiese, Associazione Genitori @Ttivi, A.S.D. Monesi Young, Azienda Agricola “Il Colle Degli Ulivi”, Coldiretti Imperia, Comune Dl Diano Marina, Comune Dl San Bartolomeo Al Mare (Im), Csv Polis, Distretto Sociosanitario 3 Imperiese, Fai – Fondo Ambientale Italiano Delegazione Di Imperia, I.I.S. “G. Baruffi” Di Ceva E Ormea, I.I.S. “G.Ruffini” di Imperia, S.E.I. – C.P.T. Scuola Edile Imperiese – Comitato Paritetico Territoriale.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La Mela Insana cura la rinascita degli orti urbani a Napoli
La Mela Insana cura la rinascita degli orti urbani a Napoli

Zappa Social, la storia di una comunità che ha trasformato una discarica abusiva in un’oasi verde
Zappa Social, la storia di una comunità che ha trasformato una discarica abusiva in un’oasi verde

L’esperienza culturale dell’Orto Sociale Urbano promette benessere per il corpo e la mente
L’esperienza culturale dell’Orto Sociale Urbano promette benessere per il corpo e la mente

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

I negoziati per un trattato globale sulla plastica hanno fallito, ma non se ne parla – #1031

|

GivingTuesday, la risposta al Black Friday arriva in tutta Italia

|

Patrizia Nadal: ” Ecco perché ho scritto un libro per raccontare la mia vita di persona con disabilità”

|

Rewild, il collettivo di giovani siciliani che contrasta gli incendi e sostiene la biodiversità

|

Pellicce vere, ecco come riconoscerle (ed evitarle)

|

Gruppi d’acquisto solidali, da 30 anni l’alternativa etica e sostenibile alla grande distribuzione

|

Vicinato solidale: l’abitare collaborativo come antidoto alla solitudine

|

I trasporti in Calabria sono molto meglio di quello che pensiamo – Calabria sarai Tu #5

string(7) "liguria"