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Torino - Nel mese di aprile a Torino, sono stati messi a dimora nuovi alberi per dare vita a un progetto di bosco urbano: si chiama “Bosco delle artiste” e, proprio come ci suggerisce il nome, nasce come omaggio a quelle donne che, nel corso della storia e delle varie epoche, si sono distinte in campo artistico.
Il parco, che inaugurerà ufficialmente il 30 giugno, sorgerà di fronte alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, il cui dipartimento educativo si prenderà cura del Bosco. Oltre a incrementare il verde in un’ottica di sostenibilità, il “Bosco delle artiste” costituirà uno spazio importante per le attività educative e sociali della Fondazione: un luogo all’aperto, di scambio con la comunità, dedicato all’educazione ambientale, artistica, creativa e alla parità di genere. Tra gli alberi delle artiste, qui si proporranno attività e laboratori per i bambini e le bambine, per le famiglie, gli adulti e le persone vulnerabili.
Da anni la Fondazione promuove un ricco programma di mostre ed eventi pensati per favorire il confronto fra le nuove generazioni di artiste e artisti, curatrici e curatori, teorici provenienti da ogni parte del mondo. Fin dal 1995, si presenta come un osservatorio sulla ricerca e la produzione delle tendenze artistiche più attuali, proposte al pubblico attraverso la programmazione espositiva e l’offerta educativa e laboratoriale, oltre che conferenze, convegni, lezioni e incontri con artisti ed esperti.
La progettazione del “Bosco delle artiste” è sostenuta dalla Città di Torino, che ha fornito e messo a dimora gli alberi, ed è opera delle agronome paesaggiste Stefania Naretto e Chiara Otella, fondatrici dello Studio Lineeverdi. Il nuovo progetto è inoltre realizzato da WeTree che, come si racconta, «nasce da un incontro fortunato tra iniziative femminili di responsabilità verso la sostenibilità e le pari opportunità, vuole dare nuovo respiro al mondo post pandemia, stimolando una consapevolezza ambientale in prospettiva circolare». L’obiettivo del progetto è infatti creare un “nuovo equilibrio tra umani e natura” e pertanto i suoi obiettivi sono la diffusione della consapevolezza ambientale, delle buone pratiche green e della collaborazione tra singoli e amministrazioni.
Torino diventa così una tra le prime città ad aver sposato il progetto, con la sottoscrizione di un Patto che impegna la Città a svolgere azioni concrete a sostegno dell’ambiente e della nascita di nuove aree verdi, attraverso un progetto fortemente coinvolto nel campo delle pari opportunità.
Ogni nuovo albero presente nel parco porterà il nome di un’artista donna e a scegliere sarà la cittadinanza. La Fondazione ha infatti lanciato una call per individuare i nomi delle autrici a cui destinare i singoli alberi, tra un lunga lista: Diane Arbus, Louise Bourgeois, Leonora Carrington, Maria Lai, Frids Khalo, Niki de Saint Phalle, Marisa Merz sono solo alcuni nomi di donne che hanno fatto la storia e la cui memoria diventerà parte integrante di un luogo dove educazione ambientale e parità di genere sono gli assi portanti.
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