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Verbania - Avete mai sentito parlare di un’”artoteca”? Per capire meglio di cosa si tratta, provate a pensare al funzionamento di una normalissima biblioteca: un luogo carico di cultura dove libri e manuali sono per tutti e passano di casa in casa, diffondendo tutta la bellezza della lettura. Proprio da questo presupposto nasce l’artoteca: da un lato c’è l’ars, ovvero l’arte, e dall’altro c’è la theke, il luogo che la racchiude.
Ecco allora che se la biblioteca è il luogo che conserva e fa circolare i libri, l’artoteca si occupa di custodire e diffondere le opere d’arte. Al suo interno possiamo trovare una collezione costantemente aggiornata di opere, il cui uso viene concesso a singole persone, scuole, organizzazioni e dell’intera comunità, affinché la cultura sia per tutti. Insomma, è una vera e propria pratica di cittadinanza attiva!
Così il Piemonte avrà la sua prima artoteca che si chiama “Di-Se” (Disegnare il Territorio) e che vede coinvolte l’Associazione Musei d’Ossola, il Museumzentrum, La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco, con sede espositiva e operativa a Domodossola. L’idea di fondo, che vedrà portare avanti nei prossimi anni un percorso di diffusione culturale con un’importante base sociale, è quella di dare a tutti la possibilità di godere temporaneamente, all’interno delle proprie case, di un’opera d’arte. Così il servizio è pensato per fare in modo che l’arte possa essere al servizio di tutti, indipendentemente dalla condizione economica, dalla professione o dal titolo di studi.
L’esposizione è una collezione in continuo aggiornamento: molte delle opere raccolte, come nel caso di illustrazioni, stampe e disegni, fanno parte della mostra itinerante Herbarium Vagans, di cui vi abbiamo parlato qualche mese fa in occasione della sua inaugurazione. Si tratta di opere che ci raccontano il mondo vegetale a 360 gradi: Herbarium Vagans è un erbario itinerante per tutti gli appassionati di botanica, ma anche per chi vuole scoprire le erbe e i fiori che popolano le nostre montagne. Il progetto è stato inaugurato ad agosto 2020 e, per tutto il periodo estivo, si era spostato nelle città dell’Alto Piemonte, ospitando artisti italiani e internazionali che hanno reinterpretato in chiave artistica il mondo naturale alpino, raccontando l’effetto dei cambiamenti climatici.
Come spiegato nel sito, il funzionamento dell’artoteca è molto semplice: nel caso di Domodossola per accedere al prestito basta essere iscritti al servizio, dopodiché nello spazio espositivo sarà possibile scegliere fino a un massimo di due opere contemporaneamente e, con l’aiuto del personale esperto, sarà possibile avere informazioni più dettagliate sull’autore e in generale sul mondo dell’arte. La durata del prestito “domestico” sarà di massimo 60 giorni e successivamente l’opera verrà riportata alla sala espositiva, per essere ospitata in una nuova abitazione.
L’artoteca è un’iniziativa del progetto Interreg Italia-Svizzera “DI-SE. Conoscere il territorio attraverso il disegno e le arti”, nato da un lavoro di progettazione in rete. Il progetto prevede che durante i tre anni di lavoro vengano organizzati workshop e corsi di disegno, mostre e attività didattiche nei musei, street sketch, performance teatrali, video creazioni, incontri con artisti, cene e momenti conviviali, in un concerto di eventi che porterà a una forma inedita di conoscenza e valorizzazione del territorio e della cultura alpina. Così sarà non solo uno strumento di diffusione culturale ma anche d’inclusione sociale, quale spazio d’incontro e partecipazione attiva.
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