Seguici su:
Padova, Veneto - «Abbiamo pensato che avere la sede operativa proprio in piazza Gasparotto fosse una grande opportunità e che questo luogo così particolare potesse, con la sua neutralità, permetterci una creatività maggiore. Per questo siamo state felici di incrociare il percorso del coworking di Co+». Inizia così il racconto di Chiara Pinton, presidente dell’associazione MiLEGGI. Diritti ad alta voce.
MiLEGGI nasce nel 2016 dal fortunato incontro tra un gruppo di lettrici forti appassionate di lettura ad alta voce e il percorso nazionale Biblioteca della Legalità BILL, progetto nato nelle Marche dal lavoro condiviso di un gruppo di esperti e studiosi e ospitato da un bene confiscato alle mafie. Il gruppo padovano di lettrici ad alta voce costituitosi come associazione di promozione sociale ha abbracciato la visione per cui è possibile promuovere buone pratiche di legalità attraverso percorsi di lettura ad alta voce, divulgando letteratura di qualità. La bibliografia di BILL conta ad oggi oltre quattrocento titoli e venticinque reti territoriali che promuovono il progetto.
I percorsi promossi e realizzati dall’associazione MiLEGGI sono rivolti principalmente alle scuole e alle biblioteche, per una fascia di età che va dai cinque ai diciassette anni. Nel concreto si tratta di portare fisicamente in giro i libri dentro a valigie, dando vita ogni volta a una vera e propria biblioteca circolante. Allo stesso tempo si lavora per una formazione costante indirizzata al mondo degli adulti con i laboratori di pensiero. In questo modo si crea un vero e proprio ponte che rende il progetto trasversale e intergenerazionale e che attraversa, animandole, manifestazioni culturali come i festival e le iniziative legate alla difesa dei diritti umani.
MiLEGGI è molto più che una semplice associazione; si tratta di un vero e proprio laboratorio di Ricerca-Azione in costante mutamento ed evoluzione, nell’ambito del quale vengono intrapresi percorsi originali che hanno lo scopo di produrre altro da sé, stimolando nei ragazzi, così come negli adulti, una riflessione sullo sviluppo dell’identità.
Che tipo di persona si vuole essere in relazione al mondo ed in relazione con gli altri? Questa è la domanda trasversale a quasi tutti i percorsi in cantiere, tra cui Amici oggi Cittadini domani, Dal sogno al progetto, Il diritto di leggere Il diritto alle storie, Questioni di genere e pari opportunità. Tutte queste strade hanno una matrice comune ovvero quella di mettere in relazione gli ambiti giuridici e quelli legislativi, indagandoli in profondità per approdare alla letteratura.
Tanti sono i progetti per il quartiere Stazione, come ad esempio la creazione di una biblioteca informale aperta a tutte e tutti, gruppi di lettura, ma anche un percorso finalizzato a stimolare uno scambio inclusivo con gli abitanti e i frequentatori del quartiere, come ad esempio una ricerca sulle favole dal mondo. Alla base c’è l’idea che il potere magnetico della lettura ad alta voce e il cerchio magico che prende vita intorno a una storia siano fortissimi strumenti di inclusione.
Purtroppo la recente pandemia ha fortemente rallentato questo fiume in piena di progettualità, ma nonostante questo si è cercato attraverso gli strumenti digitali di non perdere il filo e di mantenere viva l’attività del gruppo. Lo si è fatto attraverso, ad esempio, l’attivazione del canale youtube MiASCOLTI o dedicandosi ancor di più alla formazione diffusa, immaginando di adottare in modo definitivo un modello ibrido di divulgazione e abbinando sempre alle iniziative svolte in presenza anche la possibilità di seguirle e partecipare on line, cosa che permetterebbe una partecipazione potenzialmente più numerosa.
Clicca qui per leggere gli altri articoli della serie “Ripartiamo dalla rete”.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento