Futuro Sospeso: riattivare le vecchie ferrovie per rilanciare le aree interne
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«La mobilità sostenibile gioca un ruolo centrale nella lotta ai cambiamenti climatici e la nostra regione ha l’opportunità di compiere un grande passo in questa direzione attraverso la riattivazione delle numerose vecchie ferrovie sospese». È partita un mese fa la campagna sui social network di #futurosospeso, lanciata da una trentina di associazioni e comitati che in Piemonte chiedono la riattivazione delle tratte ferroviarie sospese della regione. In una lettera trasmessa nei giorni scorsi al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, le organizzazioni piemontesi mettono in luce la situazione esistente, che ha visto in questi anni la sospensione di molte linee, corrispondenti a circa un terzo dell’intera rete ferroviaria regionale.
Come riporta Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, «le linee ferroviarie sono essenziali per la mobilità pendolare di lavoratori e studenti in chiave turistica e utili a contenere il traffico veicolare e le relative emissioni, che causano i gravi problemi di inquinamento atmosferico che affliggono questa parte della pianura padana e le sue città, provocando il conseguente rischio sanitario per la popolazione e l’aggravamento della crisi climatica. Una mobilità integrata potrebbe portare ripopolamento e sviluppo delle aree interne, migliorando contemporaneamente la qualità della vita dei grandi centri urbani».
La campagna Futuro Sospeso è stata realizzata da organizzazioni quali Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, Fridaysforfuture Piemonte, Comis, Amici in bici, Italia Nostra, Pro Natura Piemonte, Lipu, Associazione Ferrovie Piemonte, Tratto X Tratto, Treno Vivo Comitato Val Pellice, Salviamo il Paesaggio.
Ma quali sono le linee sospese in Piemonte? Da inizio aprile, fino al 10 di maggio, Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta ha diffuso, tramite i social, alcune esperienze che prendono in esame le linee sospese piemontesi, ripercorrendone la storia e le motivazioni per cui la loro riattivazione è necessaria per il nostro futuro.
Ecco alcuni casi emblematici: la linea elettrificata Pinerolo-Torre Pellice che è stata sospesa nel 2012 e la cui riattivazione, prevista per il 2019, non ha mai avuto seguito. Oppure la Cuneo-Ventimiglia/Nizza, la famosa “Ferrovia delle Meraviglie”, che in passato è stata premiata come “Luogo del cuore” dal FAI per la sua particolare bellezza e che ha saputo dimostrare di essere un collegamento internazionale che meriterebbe un servizio adeguato, anziché, come affermano le associazioni ambientaliste, essere vittima del «disinteresse dell’amministrazione regionale». O ancora, la tratta Casale Monferrato-Mortara, la cui riattivazione del traffico ferroviario, prevista per il 2019, non è mai avvenuta; il percorso è invece considerato strategico in quanto attraversa centri piccoli ma densamente abitati e potrebbe contribuire a riconvertire l’economia locale verso un’offerta di tipo naturalistico.
La campagna si concentra in particolare sulle incongruenze decisionali rispetto agli orientamenti strategici proposti dall’Unione Europea, che assegnano un ruolo centrale a tutte quelle tematiche connesse alla sostenibilità ambientale e dei trasporti, anche in un’ottica di rilancio territoriale. La riattivazione di queste linee è dunque fondamentale, poiché «ci proietterebbe verso un futuro sostenibile, mentre la loro dismissione verso un futuro molto più incerto».
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