AAA cittadini cercasi per rivitalizzare piccolo borgo umbro
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Perugia, Umbria - La situazione delle aree interne e dei piccoli borghi in via di abbandono è nota a tutti. In Italia ad oggi si contano circa 5800 borghi abbandonati o con una esigua manciata di abitanti anziani rimasti. Abbiamo tutti letto di varie iniziative tese ad attirare nuovi residenti – come la vendita di case a 1 € – che però il più delle volte non vanno oltre il titolo accattivante dell’articolo.
La realtà è che la vita dei piccoli borghi delle comunità periferiche era il risultato di secoli di sviluppo organico, interazioni e interdipendenza tra persone, luogo e attività, mentre oggi ci troviamo di fronte alla necessità di inventare di sana pianta delle realtà sociali nuove sulla base di quel poco che è rimasto del passato, possibilmente cercando di non infrangere completamente la continuità sociale e culturale, ma in una prospettiva che possa funzionare nel futuro e non sia un’astrazione idealistica.
Con immaginazione e intraprendenza questa situazione può essere vista come un’opportunità unica per creare qualcosa di innovativo e positivo. Senza illudersi che sia un processo semplice e immediato, ci sono oggi le condizioni per ambire a creare qualcosa di originale e sostenibile nel tempo. Il mio paese d’adozione, dove vivo da quasi sei anni, è un caso esemplare di questa situazione diffusa e vorrei parlarne con l’intento di attirare nuovi (in tutti i sensi) abitanti. Ci sono pro e contro, cose che possiamo offrire e cose delle quali abbiamo bisogno, che cercherò di descrivere oggettivamente.
IL LUOGO
Sellano è un piccolo borgo umbro, Comune della Valnerina, in provincia di Perugia, a 640 metri d’altezza, confinante con le Marche e con il parco dei monti Sibillini. Esiste dall’84 a.C. e dal medioevo fino agli anni ’60 del ventesimo secolo ha sempre contato circa 3500 abitanti. Oggi sono 1037, dei quali la maggioranza al di sopra dei 65 anni (4 pensionati per ogni minorenne). Quando un comune scende al di sotto dei 1000 abitanti raggiunge il punto di non ritorno, rischia di perdere tutti i servizi (poste, ambulatorio, scuole, trasporti…) e gli esercizi commerciali chiudono inevitabilmente per mancanza di clienti.
Spesso in questi casi si guarda al turismo come unica speranza di sopravvivenza, ma esso può solo essere un utile elemento di corollario, non la sostanza della vita di una comunità. La ricchezza naturale dell’area e la sua posizione offrono grandi opportunità: sapendole sfruttare con intelligenza e in modo adatto ai tempi si potrebbe già far molto senza inventare nulla di nuovo. È un paradosso avere tutti gli elementi ambientali e materiali per una comunità senza però l’elemento fondamentale, ovvero quello umano per popolarla e farla vivere e prosperare.
PRO…
Ecco i vantaggi che offre questo territorio! Un’estensione di più di 85 chilometri quadrati di boschi, pascoli, terreni agricoli in gran parte abbandonati, molti in vendita o affitto a cifre irrisorie. Un paese e 48 borgate in gran parte vuote con centinaia di case, le più restaurate dopo il terremoto del 1997 e in attesa di essere completate, molte in vendita a cifre modestissime e aventi diritto a vari tipi di finanziamento. Un territorio sano e naturalmente ricco, con una fantastica varietà di flora e fauna, bellissimi paesaggi, ambiente che non è mai stato danneggiato da industria o contaminato da agricoltura intensiva, un livello di inquinamento ambientale fra i più bassi d’Italia.
E ancora: facilmente accessibile, a 20 minuti da Spoleto, 30 da Foligno, 45 dall’aeroporto internazionale di Perugia, 1 ora e mezza di treno da Spoleto a Roma. Costo della vita modesto. Grande ricchezza di storia, visibile nell’architettura e arte diffusa in tutte le borgate, fortunatamente per la maggior parte non deturpate da sviluppi moderni. Una rete di sentieri e antiche strade che percorrono il territorio e lo collegano al parco dei monti Sibillini. Grande potenziale per turismo ecologico e agricoltura biologica. Immerso nella natura ma non tagliato fuori dalla “civiltà”, un luogo ideale per piccole imprese artigianali, start-up innovative, individui il cui lavoro è indipendente dal luogo, ogni genere di attività legata alla natura.
… E CONTRO
Veniamo alle note meno liete: siamo in una zona sismica, ma sappiamo che la ristrutturazione adeguata degli edifici, con le tecniche che abbiamo oggi a disposizione, minimizza il problema.
I trasporti pubblici sono quasi inesistenti. È difficile trovare mano d’opera locale. Con il colpo di grazia finale della crisi covid, la maggioranza dei negozi ha chiuso. Le case disponibili sono quasi esclusivamente nei borghi, non ci sono fattorie o casali isolati. Per mancanza di bambini le scuole elementari e medie hanno classi miste.
COSA ABBIAMO E COSA POSSIAMO OFFRIRE
L’amministrazione comunale è disponibile ad aiutare e favorire in ogni modo chi voglia venire a stabilirsi qui e ripopolare la zona. Abbiamo a disposizione spazi commerciali e artigianali che possiamo concedere in comodato d’uso, altri di proprietà privata sono disponibili in affitto. Abbiamo fatto installare internet veloce su fibra su tutto il territorio, raggiungendo anche le borgate più isolate. Ci sono licenze commerciali inutilizzate per quasi ogni tipo di attività.
Progetti innovativi possono più facilmente ottenere finanziamenti quando sviluppati e presentati in compartecipazione tra il Comune e imprenditori privati. Stiamo cercando di valorizzare il territorio con la riapertura degli antichi sentieri, la creazione di aree naturalistiche, il miglioramento della gestione con installazione di luci a basso consumo per l’illuminazione pubblica, raccolta differenziata dei rifiuti, miglioramento della viabilità, ripristino di edifici ad uso pubblico e sociale, supporto alle scuole con attività didattiche innovative, collaborazione con associazioni per l’offerta di iniziative culturali di valore.
Abbiamo una grande biblioteca/museo/archivio storico con attrezzature multimediali, un piccolo teatro, un centro attrezzato con uffici, aule didattiche, una sala conferenze con collegamento per live video broadcast, un grande campo sportivo, oltre a vari spazi in attesa di essere ripristinati come una grande geosfera adatta ad attività sportive e spettacolari. Nel 2022 saranno completati i lavori di restauro dei danni del terremoto del 2016 e riapriranno una sala prove e uno studio di registrazione, verrà inaugurato un ostello nel centro storico e verrà completato un canile in aperta campagna, entrambe necessiteranno di gestori. Grazie al recovery fund e altri finanziamenti stanno per partire progetti di rilievo per il miglioramento di trasporti, sanità ed educazione (in particolare con l’introduzione di tecnologie digitali avanzate nelle scuole elementari e medie) in compartecipazione con altri piccoli Comuni.
COSA CI MANCA E COSA CERCHIAMO
Ci mancano persone giovani, capaci e intraprendenti con progetti e iniziative nuove che vogliano partecipare a costruire una comunità dinamica e creativa, aperta e con uno sguardo teso a un futuro sostenibile e soddisfacente in un ambiente incontaminato e con un’alta qualità di vita. Famiglie che vogliano far crescere figli in un contesto sano e naturale ma non isolato. C’è un enorme potenziale basato sulle caratteristiche del territorio che non può essere sviluppato senza la partecipazione di nuovi cittadini.
Siamo convinti che il difficile sia la partenza – che richiede una massa critica minima indispensabile di persone con un atteggiamento creativo, pragmatico e positivo –, ma una volta messo in moto un processo virtuoso, questo avrebbe tutte le possibilità di autoalimentarsi con una reazione a catena e potrebbe divenire un modello per altre comunità in via di abbandono e un polo di attrattiva per altri interessati a questo tipo di cambiamento.
Chi fosse interessato ad avere ulteriori informazioni può contattarmi alla mail roberto.battista@gmail.com.
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