“Ci siamo trasferiti nel piccolo borgo di Velva e ora la nostra vita ha ritmi più lenti”
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Genova - I rintocchi del campanile del paese si perdono lungo la vallata trasportati dal vento, come se il tempo non riguardasse questo luogo. I gradini dissestati salgono ripidi e un anziano signore con il bastone si concede qualche minuto di riposo sotto un voltino di pietra, mentre gli attrezzi contadini prendono una “boccata d’aria” fuori dalle case. Ci troviamo a Velva, un borgo dove il tempo pare essersi fermato.
«Mia moglie – racconta Ruggero – s’è subito innamorata di Velva. Nonostante abbia sempre avuto la casa di famiglia in questo borgo, ci siamo stati la prima volta solo qualche anno fa, quando ho preso le ferie in estate. All’epoca lavoravo in Africa come chef executive in una grande catena internazionale». Proprio durante quel soggiorno, nella mente di Ruggero e Mariolina è maturata l’idea trasferirsi lì e cambiare vita. Dopo aver acquistato e ristrutturato un immobile disabitato da tempo, la coppia ha dato vita a Locanda Veleura, un b&b con ristorante. «Abbiamo iniziato quest’avventura nel luglio 2020 e, compatibilmente con le restrizioni, il nostro progetto sta andando molto bene. Stiamo ricevendo tanti segnali positivi e un caloroso apprezzamento da parte di tutti, sia da chi vive il borgo che dai turisti».
IL LEGAME CON IL TERRITORIO
«Nella vita ho sempre fatto il cuoco e ho girato il mondo, ma ora mi sono fermato a Velva; per questo ho deciso di portare la mia esperienza in Locanda. Una mia “fissa” è quella di rifornirmi quasi esclusivamente dai piccolissimi agricoltori della zona, le cui produzioni sono talmente piccole che nemmeno si conoscono». Buona parte degli ingredienti con cui Ruggero prepara i piatti presenti in menu – come vini, verdura, frutta, pesce e carne – provengono proprio da aziende agricole del territorio. «Certo, il chilometro zero “tout court” è un’utopia, però qui ci sono persone che coltivano (e concimano) in modo davvero genuino e che hanno un fortissimo legame col territorio; le ho volute in qualche modo coinvolgere perché condividono la nostra stessa “follia”». Essendo così legato a queste micro-produzioni, il menu varia quasi tutti i giorni e nella proposta ci sono sempre diverse opzioni vegetariane.
LA VITA A VELVA
Ruggero rivela che in questo borgo cambia radicalmente la concezione del tempo, più dilatato rispetto alla città, e la quotidianità diventa semplice e impastata di serenità. Proprio questa pace, che ora caratterizza le sue giornate, lui e Mariolina la ritrovano anche nei visi di chi decide di mangiare in Locanda. «Qui d’estate il borgo si popola: arrivano tantissime persone dal nord Europa – tedeschi, svedesi, svizzeri, norvegesi, finlandesi – tra cui svariate famiglie con bambini anche piccoli, che si rilassano e si dimenticano dell’orologio. Questo cambio di approccio è sicuramente dovuto all’ambiente, perché a Velva si respira una certa tranquillità ed è proprio per questo che ho deciso di cambiare vita e restare».
Non è un caso che il 2020 si sia chiuso con un segnale positivo per il borgo, con 23 nuovi residenti. «In questo momento c’è un grande ritorno ai paesi e lo stiamo riscontrando anche qui. Con la diffusione dello smart working tanti si sono resi conto che è possibile lavorare da casa e senza rischi, per questo in molti la stanno prendendo come un’opzione valida anche per il futuro, cambiando radicalmente la loro base di lavoro».
L’ASSOCIAZIONE VELEURA
A Velva esiste anche un’importante realtà culturale, Associazione Veleura, che valorizza il patrimonio storico, artistico, ambientale ed enogastronomico di questa località. Numerose sono le iniziative che vengono organizzate, con l’obiettivo di tutelare uno dei luoghi più affascinanti della Val Petronio e creare coesione tra i suoi abitanti: pulizia di sentieri, incontri per i più piccoli, ma anche laboratori artistici, percorsi yoga ed escursioni. Non mancano poi azioni di rete per rendere gradevole e accogliente il borgo, come la pulizia da erbacce infestanti lungo la via principale del paese, che si terrà il prossimo 16 maggio. «Come locanda, offriremo un caffè e un pezzo di focaccia a tutti i partecipanti: è il minimo che possiamo fare per chi si prende cura di Velva».
Tanti modi per stare insieme e valorizzare un luogo così amato dai suoi abitanti, che ci tengono a vivere il paese mettendosi in gioco in prima persona. Proprio come Ruggero e Mariolina.
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