7 Apr 2021

Viaggeremo questa estate? La Liguria riparte dal turismo “dietro casa”

Scritto da: Valentina D'Amora

Viaggeremo quest’estate? Nell’attesa di sapere se e come saranno vincolati gli spostamenti verso altre regioni, il “turismo di prossimità", già sperimentato lo scorso anno, può essere una soluzione per scoprire inaspettati scorci vicino casa e alimentare l’economia locale. Ecco un assaggio di cosa può offrire la Liguria, a partire da Bussana Vecchia e Dolceacqua.

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Imperia - Quali sono le mete vicine a casa, affascinanti e poco battute? Il nostro territorio è costellato da una serie di borghi ricchi di fascino, da esplorare seguendo i principi del turismo lento, per poterne apprezzare anche la cultura, le tradizioni e la cucina.

Si parte da Bussana Vecchia, un villaggio artistico arroccato sulle rovine di un antico borgo medioevale abbandonato poco dopo il violento terremoto del 1887 che lo danneggiò gravemente. A partire dagli anni Sessanta, il paese è rinato, strappato alla decadenza grazie all’intervento di artisti di tutto il mondo, che proprio qui hanno deciso di insediarsi e di collocare i propri atelier.

Bussana Vecchia collae
Scorci di Bussana Vecchia

Per raccontare al meglio questo borgo, mi sono fatta aiutare dalle parole dello scrittore genovese Simone Morini, che ne ha poeticamente descritto le peculiarità:

“A Bussana Vecchia i ruderi ridono di loro stessi; si pitturano il viso come anziane grottesche signore conciate per un ballo in maschera. E così, una macchina da cucire si fa tavola imbandita per le tortore, una piastrella diventa un pesce, la chiesa diventa un giardino e le crepe dei muri si trasformano in fioriere. Il cielo è molto più del fondale di una scenografia: è un ospite inatteso. Sbircia tra fessure e squarci di case che ormai non fingono nemmeno più un briciolo di pudore. Luce e pioggia si intrufolano indisturbate sotto lo sguardo annoiato di un gatto randagio, uno dei pochi anfitrioni rimasti nel borgo. Girovaga tra le stradine la musica di un contrabbasso: da qualche parte qualcuno accenna un motivo jazz; è l’inizio del ballo. Ma ecco che l’erba tra le pietre del selciato ha un sussulto, smossa dal vento, ed è come se il paese si fosse svegliato di soprassalto. Allora sorge il dubbio che tutte le maschere, i travestimenti e le finzioni siano stati solo sogni prodotti dai ruderi”.

Spostandosi poco più in là, a poco meno di un’ora in auto, si trova Dolceacqua, altro borgo medievale, dall’atmosfera suggestiva e caratterizzato da un ponte “a schiena d’asino”, descritto anche da Monet nel 1884 durante un viaggio in Liguria insieme a Renoir: “Il luogo è superbo, vi è un ponte che è un gioiello di leggerezza”.

Il paese, con le tipiche case in pietra e un profondo slancio artistico, è popolato da numerose botteghe artigiane e atelier e si allunga sino alla riva opposta del fiume Nervia, ai lati della strada che si inerpica lungo la valle. Da lontano, il profilo della parte più antica è dominato dal Castello dei Doria, antica fortificazione con 900 anni di storia.

Dolceacqua cop
Cartoline artistiche da Dolceacqua

Simone Morini ha descritto anche questo borgo: “Le case di Dolceacqua sono un agglomerato di ciottoli accalcati lungo un’ansa dalla piena del fiume; formano un’unica trama in cui la luce entra a fatica. Vicoli simili a grotte si snodano tra la materialità della pietra; il vento è un respiro che vi si insinua e il borgo si fa uno strumento ad aria e acqua, come certe ocarine che imitano il canto degli uccelli. Salendo, i muri si diradano, si torna a vedere l’azzurro e le fontane sbocciano nella festa del paese in fiore. Sulla sommità, come un vecchio feudatario decaduto, le rovine del castello scrutano la vallata da finestre spalancate sul niente, simili a tante espressioni sbigottite”.

Bussana e Dolceacqua sono solo due possibili mete ponentine, ma sono gemme ricche di storia, curiosità e fascino. E anche se ora è difficile muoversi, non significa che non si possano fare progetti per i prossimi mesi e pianificare esperienze di viaggio “a chilometro zero”.

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