Panta Rei, il cantiere della sostenibilità, andrà all’asta: salviamolo insieme!
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Umbria - Panta Rei: trasformazione perenne, perenne divenire, esistenza in cambiamento. Per molti, da decenni – oltre l’evocativa espressione greca “Panta Rei” – queste parole identificano un luogo di incontro nel cuore dell’Umbria, affacciato sul lago Trasimeno. Qui il “tutto scorre” è vissuto nella consapevolezza della costante mutazione grazie all’incontro, allo scambio. Qui decine di migliaia di persone di ogni età, cultura, provenienza, hanno mescolato il proprio sapere alla sua terra cruda e paglia. Per un giorno, poche ore, giorni, mesi, è diventata la loro casa, trasformandola e cambiando essi stessi.
Un cantiere permanente, un organismo in costante evoluzione attorno ai temi della biodiversità, del rispetto dell’ecosistema, della permacultura, della sostenibilità, in cui imparare facendo, trovando strategie per cambiare le proprie abitudini quotidiane. Centro educativo, formativo, di sperimentazione di nuovi modelli di costruzione, produzione, vita.
“Un bene comune aperto, accogliente, inclusivo, un esempio di comunità autoeducante in cui è possibile vivere in armonia con l’intero Pianeta e in relazioni cooperanti e solidali”. Come ha scritto qualche giorno fa Maria Luisa Pasquarella dell’Associazione Panta Rei, “Panta Rei bisogna viverla. Spiegare ciò che succede a Panta Rei è sempre stato difficile”.
E noi di Italia che Cambia l’abbiamo vissuta, respirata, sin dal primo viaggio in camper di Daniel Tarozzi. Qui abbiamo gettato le basi della prima rete umana che condivide la nostra visione. Lo abbiamo scelto per la grande festa degli Agenti del Cambiamento, per i nostri corsi. Qui è nata la Rete di Reti e tante idee che oggi sono azioni concrete grazie anche all’ispirazione che questo luogo è capace di offrire.
Panta Rei andrà all’asta la prima volta il 12 maggio e svanirà definitivamente un sogno, una storia, un luogo magico, per come lo abbiamo conosciuto e vissuto.
Di fronte a questa notizia, al di là dello sconcerto e delle domande su come si sia arrivati a questa situazione, era possibile assumere atteggiamenti diversi, rassegnarsi anche. Ma un movimento attivo di affetto ha alzato l’asticella del sogno. Anche nel “Panta Rei” è insito che c’è qualcosa che non cambia, e quindi fare qualcosa affinché Panta Rei possa andare incontro a una nuova trasformazione che ne mantenga il senso, il significato profondo.
Un gruppo informale, denominato “Amici di Panta Rei”, ha raccolto questo sentimento, istituendo una raccolta fondi allo scopo di impedire che cada in mani speculative e di accompagnare Panta Rei in un processo che lo veda rinascere in continuità con la sua identità.
L’obiettivo è importante: raccogliere entro il 10 maggio 58.100 euro per poter fare una proposta di acquisto.
La base d’asta di Panta Rei è infatti di 354 mila euro, quella del bosco intorno, detto Cerro Grosso, è di 227.000 euro. Il totale della base d’asta è di 581.000 euro. Per partecipare all’asta bisogna fare un’offerta versando il 10% della cifra entro il 10 maggio. Si hanno poi 120 giorni di tempo dall’aggiudicazione per versare il resto della cifra.
Difficile? Sì, ma non impossibile. Come riportano sulla pagina del crowdfunding gli Amici di Panta Rei, “la generosità di tutti può creare un miracolo”. Una storia complessa ha portato fino a questo punto, storia che con trasparenza gli “Amici di Panta Rei”, hanno scelto di raccontare. Se vorrete approfondire potete visitare la pagina fb Salviamo Panta Rei.
Soprattutto invitiamo all’azione tutti voi che ne avete fatto esperienza, chi non la conosce e l’ha sentita nominare, chi ha avuto voglia di conoscere Panta Rei ma non l’ha mai fatto, chi non ne ha mai sentito parlare e ha a cuore i valori fondanti di questo luogo. Invitiamo tutti e tutte a contribuire, secondo le proprie possibilità, col cuore, con il desiderio di essere protagonisti del salvataggio di Panta Rei.
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