30 Apr 2021

Gli incentivi e le detrazioni – Io rifaccio casa così #7

Scritto da: Daniel Tarozzi

Vogliamo rifare casa (possibilmente con materiali naturali ed ecologici) abbattendo le emissioni e le bollette. Vogliamo un cappotto esterno, infissi nuovi, tetto isolato, fotovoltaico, riscaldamento a pavimento, pompa di calore e così via. Bellissimo, ma costoso! Molto, molto meno di quanto sembri se accediamo agli incentivi giusti. Ecco il racconto di chi ha toccato con mano le famose detrazioni per ristrutturare casa.

Salva nei preferiti

Noi abbiamo rifatto casa così! Sono ormai diverse settimane che vi raccontiamo i lavori che abbiamo fatto. E in molti ci avete chiesto: ma questi incentivi ci sono davvero? 50%, 65%, 90%, 110%. Prima che i più cinici – e a volte pessimisti – di voi intervengano, vi fermo subito perché la risposta è: “Sì, ci sono. Noi ne abbiamo usufruito e funzionano!”.

Certo, sono necessari molti passaggi burocratici. E sì, è richiesto che a ogni spesa venga presentata relativa fattura e pagamento (è dura da accettare in un Paese in cui i pagamenti in nero nel settore dell’edilizia sono all’ordine del giorno). E ancora, sì: i soldi ve li ridanno in 10 anni, ma se coinvolgete una banca o uno dei tanti soggetti abilitati potete cedere il vostro credito pluriennale e ricevere buona parte del corrispondente importo subito (o quasi)!

io rifaccio casa cosi 1

Quello che proprio non si capisce allora è come sia possibile che di fronte alla possibilità di ricevere uno “sconto” di 10, 20, 30, 50, 80.000 euro… in molti si fermino a notare le difficoltà, gli ostacoli, le incombenze burocratiche, anziché esultare per la straordinaria possibilità che per una volta lo Stato ci offre.

Quando abbiamo iniziato i lavori, il cosiddetto superbonus (quello del 110% per capirci) non era ancora entrato in vigore, altrimenti… non avremmo speso quasi nulla! Nonostante ciò siamo riusciti ad accedere ai bonus del 50% e del 65% e abbiamo quindi dimezzato le spese per tutte le voci del capitolato inerenti ai bonus in oggetto. Non proprio un’inezia insomma.

Per la parte di Ecobonus abbiamo usufruito della normativa che permette di cedere il credito alle ditte e imprese coinvolte nel cantiere: nel 2019 era l’unica possibilità ed ènostra ci ha permesso di sfruttarla. Quindi, anziché detrarre dalle tasse dei successivi 10 anni il credito maturato con lo Stato, abbiamo ricevuto l’importo corrispondente in pochi mesi, ovviamente al netto degli oneri finanziari determinati dall’anticipo del capitale da parte di ènostra.

Per il Bonus Casa invece ci siamo rivolti a Banca Etica, perché nel frattempo era entrata in vigore la nuova legge che ha permesso di cedere il credito anche a banche o altri soggetti. Con una procedura un po’ complicata e molto minuziosa abbiamo seguito le indicazioni offerte dalla piattaforma e a breve riceveremo sul nostro conto il “credito” dovuto. Insomma, se ci siamo potuti permettere la casa dei nostri sogni è stato grazie a questi incentivi.

Oggi poi le opportunità sono ancora maggiori. In molti casi si può accedere allo sconto in fattura. In altri casi sono le ditte (solitamente di grandi dimensioni) ad “acquisire” il tuo credito e a permetterti quindi di non dover anticipare l’importo delle prestazioni richieste. Il nostro consiglio, però, è quello di non scegliere le imprese a cui affidare la ristrutturazione della vostra casa in base alla capacità di anticipare gli incentivi fiscali che vi spettano: attraverso una banca e un prestito ponte, infatti, potete cedere direttamente voi il credito e questo vi permette di scegliere consapevolmente a chi affidare la vostra abitazione, evitando di farvi guidare da parametri che in alcuni casi favoriscono ditte che si stanno improvvisando nella bioedilizia, cercando di sfruttare il momento proficuo per questo settore.

io rifaccio casa cosi 3455

Se seguire le complicate procedure burocratiche vi spaventa – cosa comprensibile – non vi arrendete, ma cercate un consulente o un commercialista (esperto) che vi guidi nelle diverse procedure. Certo è un costo, ma ricordatevi quanto vi accingete a risparmiare! Ci colpisce davvero vedere come di fronte a un’occasione del genere in molti si arrendano alle prime difficoltà o – ancor peggio – al primo disfattista incontrato… Informatevi, raccogliete informazioni, cercate imprese con un’esperienza pregressa, che sappiano consigliarvi su quali sono le soluzioni migliori nel vostro caso, e che possano realizzare la casa dei vostri sogni. Non ve ne pentirete! Parola di due neo ristrutturanti.

P.S.: in questo articolo non abbiamo volutamente approfondito gli aspetti tecnici dei diversi incentivi e le diverse possibilità. È una vera e propria giungla di norme che – tra l’altro – viene aggiornata costantemente. Per questo vi consigliamo di partire da “Una corretta progettazione” e da un’accurata scelta dei professionisti a cui rivolgervi. Insieme a loro scoprirete quali sono gli incentivi e le detrazioni più adatte a voi. Vi invitiamo anche a informarvi in prima persona su internet e con le banche. Ma DOPO. Dopo aver scelto cosa volete realizzare, con chi e perché. Ristrutturare casa solo perché “è gratis” è la cosa più antiecologica che si può fare. Immaginate di non avere alcun incentivo. Che lavori ritenete davvero fondamentali per voi? Ok, una volta deciso, scoprirete che potrete realizzarli spendendo molto meno del previsto!

Leggi gli altri articoli della rubrica.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Bioarchitettura e bioedilizia: quali sono le differenze?
Bioarchitettura e bioedilizia: quali sono le differenze?

Conviene ristrutturare casa o comprarne una nuova? Capiamolo insieme
Conviene ristrutturare casa o comprarne una nuova? Capiamolo insieme

Nasce un nuovo impianto fotovoltaico collettivo: servirà 75 famiglie
Nasce un nuovo impianto fotovoltaico collettivo: servirà 75 famiglie

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Com’è andata la COP16 biodiveristà di Cali fra flop, successi e disinteresse – #1013

|

La lettera del movimento per la Pratobello ’24: “Della legge di iniziativa popolare adesso parliamo noi”

|

La biodiversità arriva a scuola con il progetto “Azioni e voci per il clima”

|

Olio del Casale, l’azienda agricola che punta sul lavoro in rete

|

Abitare collaborativo: cosa significa e perché è importante

|

Arghillà rinasce: la rigenerazione urbana dal basso di “uno dei luoghi più problematici d’Italia”

|

Oltre alle barriere, Capri diventa inclusiva e accessibile

|

Fabio Gerosa: “Con Fratello Sole aiutiamo il sociale a costruire un percorso di transizione ecologica”

string(9) "nazionale"