Un’associazione spezzina dimostra che in mare “siamo tutti uguali”
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La Spezia - In greco il campo semantico della parola “mare” presenta molteplici possibilità di espressione, con differenti sfumature di significato: da grande “distesa di sale” ad “alto mare”, passando per mare inteso come “elemento da attraversare”. Immagini che fanno tornare alla mente il viaggio di Enea, con il suo slancio a voler costruire una nuova città, e a Ulisse, l’antenato dei racconti marinareschi, che ha affrontato luoghi ignoti e la cui storia ha dato vita all’archetipo universale del viaggio.
Metaforicamente parlando, l’immagine di una nave che solca i mari descrive anche un viaggio dentro di sé, per superare paure e oltrepassare i propri limiti. A La Spezia, dal 2015, l’associazione Per il Mare accompagna tanti piccoli grandi Ulisse, che in mare acquisiscono fiducia e autostima.
LA STORIA
«Nel 2015 abbiamo avuto la fortuna di recuperare un’imbarcazione a motore completamente in legno, che si trovava abbandonata sul fiume», racconta Luigi Martinucci, presidente dell’associazione e guida ambientale. «Insieme ai soci siamo riusciti a rimetterla in moto e oggi è il mezzo di trasporto delle nostre uscite “per mare”. L’idea iniziale era quella di usare la Moby Dick per escursioni e gite, ma essendo tutti appassionati di nautica, ci siamo detti: perché, invece, non facciamo anche delle attività educative a bordo?».
Oggi l’associazione si occupa di attività sociali, didattiche, riguardanti l’educazione ambientale e di promozione del territorio. Tra le varie iniziative, la colonna portante è il progetto “Per il mare siamo tutti uguali”, dedicato ai ragazzi con disabilità. «Organizziamo escursioni di tipo ludico-motorio e, con gli educatori, si vivono insieme giornate interamente all’insegna del mare». Oltre a svolgere normali attività quotidiane, i partecipanti imparano a effettuare piccole manovre di bordo valutando “vento e onda” e collaborano attivamente apparecchiando la tavola o cucinando insieme il pranzo.
Il valore aggiunto? Le dei gite coi ragazzi disabili sono completamente gratuite, perché l’associazione si autofinanzia con tutte le altre attività: «Durante l’estate organizziamo uscite in mare con bambini e adulti nel golfo di La Spezia o delle vicine Cinque Terre, tutte incentrate sulla promozione del territorio. Poi si pianificano anche attività associative come feste e compleanni a bordo, proprio con l’obiettivo di riuscire a raccogliere fondi per portare avanti i nostri progetti».
LA RETE DI REALTÀ SOCIALI COINVOLTE
Le associazioni con cui Per il Mare lavora sono circa una dozzina ed è proprio sul passaparola all’interno del territorio spezzino e nei comuni limitrofi che si poggia questa rete. «Abbiamo anche alcune collaborazioni attive con realtà nei dintorni di Milano e di Parma, che riescono a raggiungerci diverse volte durante la stagione estiva e con cui portiamo avanti dei percorsi».
LA GIORNATA TIPO
Le uscite sono di mezza giornata oppure di una giornata intera, ma l’obiettivo è unico: dimostrare che in mare siamo tutti uguali. «Ci incontriamo al porto al mattino. Dopo aver lasciato gli ormeggi ci facciamo aiutare dai ragazzi, che a bordo si rilassano molto. Durante la prima sosta per il bagno ci rendiamo conto di quanto in acqua si trasformino: sono radiosi, contenti e in mare cambiano radicalmente le dinamiche del gruppo». Dopo una piccola merenda o pranzo, alla cui preparazione i ragazzi partecipano attivamente, al pomeriggio c’è chi si addormenta, chi legge e chi, invece, fa i compiti delle vacanze.
«La sera ci portiamo a casa tanta gioia e un bagaglio emotivo che di volta in volta cresce. In questi anni abbiamo visto cambiare questi ragazzi. Il bello è che con loro non ci sono filtri, sono così come li vedi ed esprimono le loro emozioni senza pregiudizi. E poi si entra subito in sintonia: vederli sereni ci riempie il cuore di felicità».
EDUCAZIONE AMBIENTALE
Anche l’educazione ambientale è uno dei perni dall’associazione: «Abbiamo in piedi diversi progetti educativi legati ai rifiuti in mare. Tutto ciò che viene gettato in mare finisce nella catena alimentare ed è importantissimo sensibilizzare i bimbi, ma soprattutto gli adulti, su questa tematica». E poi, confidando in un allentamento delle restrizioni sanitarie, in cantiere ci sono anche nuove attività escursionistiche di valorizzazione e scoperta del territorio.
Salendo a bordo della Moby Dick, si naviga nel Golfo dei Poeti e Cinque Terre con uno sguardo nuovo e, soprattutto, si contribuisce attivamente alla realizzazione dei progetti sociali dell’associazione. Un altro modo di vivere il mare.
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