Antichi Sentieri Liguri: “Puliamo i sentieri per riscoprire il territorio”
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La Spezia - Cosa succede se un gruppo di persone dell’entroterra ligure, nate e cresciute in val di Vara e legatissime a questo territorio, selvatico e poco conosciuto, decidono di attivarsi e creare una strategia per mettere a sistema quello che c’è già naturalmente? È proprio così che prende vita l’associazione Antichi Sentieri Liguri, la cui nascita intreccia motivazioni svariate, tutte legate a uno slancio di amore per la propria valle.
«Sia dal punto di vista ambientale che culturale, questa terra ha moltissimo da offrire, – spiega Diego Osserini, il presidente – così abbiamo riunito idee e competenze di persone che lavorano qui, soprattutto titolari di strutture ricettive e guide escursionistiche, e abbiamo dato vita a questa realtà. La sensazione era che i tempi fossero maturi per valorizzare un territorio che è ancora da costruire dal punto di vista della strategia di promozione turistica».
E sono tanti i piccoli gruppi che hanno voglia di riscoprire le alture dietro casa, in un momento in cui le condizioni sanitarie consentono pochi spostamenti ma, soprattutto, in una fase in cui le persone camminano di più e più volentieri rispetto a un decennio fa. Ed è così che i ragazzi dell’associazione hanno iniziato a pulire i sentieri e a organizzare trekking ed escursioni, sia a piedi che in e-bike.
Intersecando tutte queste spinte di interesse al territorio della val di Vara, l’associazione cerca di riunire “domanda e offerta”, con l’intento di creare un sistema capace di autoalimentarsi, a partire da una visione organica del territorio.
IL RIPRISTINO DEI SENTIERI
«In passato alcuni di noi hanno partecipato a iniziative pubbliche di valorizzazione e ripristino della sentieristica locale, ma siamo dell’idea che gli interventi “spot” non abbiano poi una effettiva utilità. Le strade e le case devono essere vissute quotidianamente e mantenute con l’utilizzo, per questo il nostro obiettivo è quello di valorizzare l’intera area, in modo da rendere appetibile anche turisticamente la zona, creando un circuito commerciale che mantenga efficiente la rete escursionistica locale, che fa da sfondo al progetto». D’altronde, come si dice da queste parti: “Se se va e se vien, a strade a se mantien”.
Dal punto di vista pratico, il ripristino dei sentieri è il lavoro decisamente più impegnativo dell’associazione, che finora ha reso fruibili 400 km di percorsi escursionistici: «Grazie alla vivace partecipazione della popolazione locale, oltre a pulire i sentieri, in collaborazione con il CAI, ci occupiamo di realizzare e posizionare la segnaletica conforme alle indicazioni nazionali e internazionali. Con l’aiuto dei nostri tecnici cartografici, poi, mettiamo i sentieri su mappa, oltre a tutti i punti dove è collocata la nostra cartellonistica. Dopodiché istituzionalizziamo il tracciato, come tutela dal punto di vista della fruizione».
La vallata è stata per secoli terra di confine e zona di conquista, luogo di scontro tra le casate delle regioni limitrofe, quindi ricca di castelli e paesi ormai abbandonati da visitare.
«Grazie a un bando che hanno recentemente vinto il comune di Calice al Cornoviglio e Rocchetta Vara, in collaborazione con noi come soggetto privato, potremo finanziare la ricostruzione di ponticello posto sul millenario selciato che unisce i castelli di Suvero, Calice e Madrignano, che l’ultima alluvione ha portato via, oltre ad arginare un ruscello. In un’ottica di economia circolare, poi, il progetto del ponte prevede una struttura in acciaio e legno, che verrà realizzato a partire dalle piante di castagno che abbiamo conservato durante la pulizia dei sentieri. I tronchi sono già stati portati in segheria e diventeranno presto tavolame su cui cammineranno gli escursionisti».
I TREKKING
Ci sono escursioni di tutti i tipi, sportive, per famiglie, ma anche trekking da affrontare sotto la guida di un professionista, stupende paesaggisticamente, ma che, per una corretta fruizione, necessitano di un accompagnatore. Poi, dal punto di vista storico-ambientale, l’associazione propone itinerari che passano attraverso paesi abbandonati, nuclei di 60/70 abitazioni, che la guida può valorizzare, consentendo una esplorazione più completa dei luoghi. Tra le varie sezioni, poi, spiccano i sentieri di taglio enogastronomico a tappe che, lungo il cammino, permettono di incontrare il pastore che fa il formaggio, l’apicoltore che ha il miele, ma anche la signora che mostra come si preparano i pansoti secondo la ricetta di famiglia.
Al momento le escursioni sono a pagamento, ma con una cifra simbolica che copre esclusivamente i costi assicurativi: «Vogliamo dare vita a un’economia che si basi sulle escursioni, ma prima occorre creare una domanda molto molto forte».
PROGETTI FUTURI
La prossima estate, se condizioni sanitarie lo consentiranno, l’associazione organizzerà dei campus estivi per i ragazzi dai 12 anni in su, in collaborazione con la scuola di mountain-bike: il training avverrà nella grande pineta proprio dietro la sede, che si presta molto bene per i tracciati su due ruote. A brevissimo, invece, verrà lanciato il nuovo sito, di taglio interattivo, in cui ognuno potrà sponsorizzare il proprio sentiero “del cuore”, inserendo tracce e mappe e diventando così parte attiva di questa rinascita dell’entroterra.
Amore per la propria terra e passione per la natura. Tutto questo è Antichi Sentieri Liguri.
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