Lago Mezzetta: rinasce dal basso uno spazio verde nella periferia milanese
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Milano, Lombardia - Siamo a Trezzano sul Naviglio (MI), fra il Parco del Centenario e il Parco delle Cave di Muggiano. Qui, un po’ nascosto fra gli alberi, c’è un lago – uno specchio d’acqua di circa 11 ettari – che dopo essere rimasto chiuso e inaccessibile alla cittadinanza per oltre trent’anni, oggi, grazie a un mix vincente di fiducia, partecipazione e creatività, è diventato un importante spazio rigenerativo per l’intera area. Stiamo parlando del Lago Mezzetta e in particolare di un pezzo della sponda sud, attualmente gestito dall’Associazione Salvambiente di Trezzano.
«Il tutto è cominciato nel 2019», ci ha detto Mercedes Mas, formatrice alla nonviolenza e coordinatrice della Casa per la Pace di Milano, trasferitasi a Trezzano sul Naviglio trent’anni fa e da allora attiva nello sviluppo di comunità, anche attraverso l’Associazione Salvambiente di Trezzano. È stato nell’estate del 2019, infatti, che l’Associazione ha avuto per la prima volta l’occasione di aprire lo spazio alla cittadinanza, mostrarlo, raccontarlo con delle visite guidate.
Organizzato un primo campo di lavoro e presi i contatti delle persone interessate a dare una mano nella rigenerazione del Lago Mezzetta, Salvambiente si è ulteriormente attivata chiedendo e ottenendo un comodato d’uso della durata di un anno. È partito così, nell’estate del 2020, un secondo campo di lavoro che ha visto ben 150 volontari impegnati nella riapertura dei sentieri, nella pulizia del bosco, nella potatura degli alberi. «C’era chi portava da casa i rastrelli, e chi preparava torte per tutti, creando così un’atmosfera speciale, di collaborazione», ha ricordato Mercedes.
Ed è proprio grazie a questo spirito di collaborazione, alla partecipazione della cittadinanza e all’impegno dei volontari che oggi il Lago Mezzetta è diventato un luogo vivace e frizzante, aperto tutti i giorni dalle 14:30 fino al tramonto. «A noi piace tantissimo dire “fino al tramonto”, così le persone per vedere se il Lago è aperto guardano al cielo e non all’orologio». Le attività che si svolgono all’interno del parco sono molteplici e variegate. Si va dalle due scuole di canoa all’orto sinergico collettivo, coordinato da una ragazza formata in permacultura e curato da un gruppo di una ventina di persone. Chiunque si può aggregare e qualcuno arriva anche da Milano per prendere parte a quest’attività.
Una volta alla settimana poi, vengono qui insieme agli educatori i ragazzi della dispersione scolastica del Polo Ulisse. Fanno i lavori nel bosco, dipingono le panchine, costruiscono staccionate ed esplorando, una volta, hanno perfino ritrovato una statua di un discobolo – cosa di cui sono stati entusiasti. «Di base, quasi ogni volta che apriamo c’è qualcuno che arriva con delle proposte. “Posso insegnare a riconoscere gli uccelli?” o “Posso fare ginnastica con le mamme in giro con il passeggino?”. Noi diciamo sì, e in questo modo accadono un sacco di cose».
Tanta vivacità di proposte e azioni, dunque, nonostante il 2020 sia stato un anno imprevedibile e all’insegna della pandemia. «A breve con i proprietari della sponda sud è prevista una verifica dell’operato. Questo, infatti, è stato un anno di prova, per vedere come ce la saremmo cavata», ha spiegato Mercedes, che per l’Associazione Salvambiente di Trezzano potrebbe presto ottenere la continuità di gestione di questo prezioso spazio.
Una speranza forte, come sono forti i sogni della cittadinanza rispetto a questo luogo. «La nostra più grande aspirazione sarebbe collegare il Lago Mezzetta con il Parco del Centenario e il Parco delle Cave di Muggiano, dietro al quale si trova il Lago dei Cigni, dando così vita a un sistema di parchi».
Sui prossimi passi da compiere, nel caso venisse riconfermata la possibilità di gestire lo spazio “dal basso”, le idee sembrano essere davvero molte: «Stiamo partecipando a un bando per la costruzione di un forno in terra cruda con lo scopo di rendere questo spazio ancora di più un luogo per la collettività. Nella specificità del forno, un luogo nel quale infornare insieme il pane, organizzare pizzate. E così riconoscersi, ritrovarsi, rafforzare il senso di appartenenze al territorio in cui viviamo».
C’è poi l’intenzione di realizzare delle isole galleggianti per la nidificazione degli uccelli in acqua e di portare avanti la manutenzione dell’area. Per la fine di maggio, infine, sono previste delle serate dedicate all’osservazione delle lucciole e del cielo in collaborazione con il Circolo di Astrofili di Trezzano, i cui soci porteranno sulle sponde del Lago Mezzetta dei telescopi. «Quelle stesse sere verranno a suonare anche dei gruppi di musica irlandese e se possibile sarebbe bello aprire alla possibilità di restare a dormire in tenda», ha aggiunto Mercedes.
«Una cosa che ho osservato da quando sono giunta a Trezzano è che la popolazione ha spesso una bassa autostima della propria città. Dicono che qui non accade niente, che l’hinterland milanese è formato solo da “luoghi dormitorio”. Ciò che ci preme trasmettere è che invece Trezzano è una città ricca, vivace, dinamica. Siamo 20mila abitanti e ci sono ben quaranta associazioni – sportive, musicali, culturali – attive sul territorio. Adesso abbiamo perfino un lago che possiamo facilmente raggiungere a piedi o in bici. Che questo spazio non sia finito in mano alla speculazione, che non sia diventato un ennesimo centro sportivo alla moda con le barche a motore, ma che si possa invece gestire in modo partecipativo e dal basso è un’opportunità migliore di una vincita alla lotteria».
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