“Rompiamo il muro del pregiudizio, con dolci naturali e consapevoli”
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Genova - Può un dolce essere goloso e anche sano? Da pochissimo tempo, all’interno del ristorante vegano crudista di Genova, InFusion, è nata una pasticceria vegetale che nulla ha da invidiare alle pasticcerie tradizionali. I dolci che escono da questo laboratorio sono bellissimi alla vista e appaganti al gusto, preparati partendo da materie prime non raffinate e di alta qualità, con dolcificanti naturali e burri vegetali artigianali.
I pasticceri sono due uomini: Pier Francesco, ex titolare di Shangri-La a Genova, e Alberto, ex titolare di una gelateria vegana a Chiavari. Si sono conosciuti nel 2017 a Milano, alla scuola dello chef Simone Salvini – la FunnyVeg Academy – per poi ritrovarsi, dopo percorsi professionali diversi ma paralleli, a lavorare gomito a gomito all’interno di un progetto che è molto più di una pasticceria, perché tocca le corde della divulgazione della consapevolezza a più livelli.
L’obiettivo dunque è andare oltre un pregiudizio diffuso che l’arte dolciaria non possa trovare spazio nel mondo dell’alimentazione consapevole. «Da tempo volevamo riuscire a dare vita a una pasticceria diversa, ma comunque soddisfacente – racconta Federica, una dei fondatori dell’associazione, da cui ha preso vita il ristorante». Così, sotto Natale dello scorso anno, è nato il progetto DolceFusion, proprio all’interno di InFusion, con l’obiettivo di creare dolci saporiti e anche nutrienti.
CONSAPEVOLEZZA IN CUCINA
Una pasticceria che rompe gli schemi e che loro stessi definiscono “naturale, integrale, biologica e consapevole”. «La consapevolezza – prosegue Federica – dovrebbe essere un pilastro della vita di tutti, in qualunque ambito del quotidiano. D’altronde, ci nutriamo tre volte al giorno, quindi è importante sapere cosa stiamo mangiando. Chi di noi davvero sa da dove proviene o quando è stato prodotto il cibo di cui si nutre? Chi si sofferma a leggere le etichette di ciò che acquista?».
Proprio per questo motivo, tutti gli ingredienti freschi, come frutta e verdura, provengono da produttori locali, che coltivano in modo biologico. Le farine (esclusivamente di farro, mais e riso), invece, oltre ad altri ingredienti come il latte vegetale, arrivano da fornitori italiani, da filiera certificata.
«Per noi questo è un approccio – sottolinea Federica – che ha molto a che fare anche con l’atmosfera che abbiamo cercato di ricreare qui, intrisa di umanità e calore. Siamo un gruppo che condivide un cammino di crescita, condividendo la bellezza a 360°. Studiamo e ricerchiamo nuovi modi di rapportarci tra noi, per questo vogliamo che le persone che vengono a mangiare qui possano sentirsi accolte».
Non è un caso che ogni tavolo del locale contenga delle “riflessioni sparse”, per donare spunti anche a chi attende il pranzo: «Ogni nostra azione è un seme. Forse non vediamo ancora il germoglio, ma dentro di noi sappiamo quando stiamo facendo qualcosa di bello, elevante e positivo. Proviamo a essere!».
PROGETTI FUTURI
«Grazie all’esperienza pasticcera di Shangri-La stiamo crescendo molto: la collaborazione si sta sempre più ampliando verso una proposta di pasticceria che include anche dolci per eventi e cerimonie, oltre a creazioni più elaborate. In futuro, l’idea è quella di aprire anche posticino parallelo dove dare vita a un vero punto vendita con tutti i nostri dolci». Gustosi e consapevoli.
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