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Cuneo - Sentirci comunità diventa centrale in un momento come questo in cui la pandemia sembra aver allungato le distanze tra le persone. Come possiamo allora contribuire, nel nostro piccolo, alla creazione di comunità? Con un gruppo di esperti e attori del territorio cuneese abbiamo provato a rispondere a questo interrogativo, immaginando insieme il futuro che vorremmo e partendo da un nuovo concetto di “comunità”.
Vi raccontiamo l’esito del lavoro condiviso avviato in questi mesi, che ha dato vita a un documento per capire insieme come potranno essere le comunità nel 2040 e quali azioni possiamo fare oggi per realizzarle. Tra di noi c’è chi vive in un ecovillaggio, chi cerca di creare connessioni attraverso la meditazione e la cultura, chi attraverso l’inclusione dei migranti, chi tramite orti condivisi o la rigenerazione urbana.
LA FOTOGRAFIA ATTUALE
L’analisi della fotografia attuale non può che partire dalle luci e dalle ombre del territorio cuneese. Tra le problematiche emerge innanzitutto la morfologia del territorio: dalle colline, alla montagna, alla pianura. E chi vive qui lo sa bene: la provincia di Cuneo è una delle più estese di Italia (per questo in Piemonte la chiamiamo “La Granda”) e sono proprio le ampie distanze a generare carenza di collegamenti, marginalità e frammentazione.
Pensiamo ai caratteristici borghi e alle borgate che, come in molti altri territori del nostro Paese, finiscono per trovarsi “isolati” e disconnessi rispetto ai centri. Pensiamo ai contadini e agli artigiani, che con le loro piccole e uniche realtà sono il cuore di questi luoghi e, se fossero maggiormente connessi e valorizzati, potrebbero contribuire a rendere ancora più ricca questa provincia dalle mille risorse.
Come ci racconta il documento, i punti di forza della provincia di Cuneo nell’ambito “comunità” sono stati suddivisi in quattro macro-categorie strettamente collegate tra loro: lavoro ed educazione, vivacità associativa, valorizzazione della cultura e del territorio, creatività e innovazione. Ed è stata proprio la combinazione di questi elementi ad aver favorito, in questi anni, la creazione di un maggior senso di comunità e vicinanza, insieme a stili abitativi alternativi e sostenibili.
QUALE VISIONE PER IL 2040?
Immaginare il futuro con i piedi ben piantati per terra ma la testa in aria. In questo modo il tavolo Comunità ha cercato di farsi ispirare dalle esperienze positive che sono già realtà in tante aree d’Italia e del mondo, trasformandole in due racconti, per stimolare coloro che le leggeranno a calarsi in una realtà nuova, dalla quale raccogliere stimoli per migliorare passo dopo passo i nostri territori.
Sono storie ambientate nel mondo del 2040 che vogliono riflettere sui nostri stili di vita: come ci sposteremo? Cosa mangeremo? Cosa coltiveremo? Come vivremo? Due storie in cui è stato messo il cuore, come nel caso di Gianluca e Pietro, esperti del tavolo comunità, che da poco hanno avuto due bimbi e che si sono chiesti quale sarà il mondo in cui i loro figli vivranno. Così li hanno trasformati nei protagonisti del loro racconto e hanno creato un mondo a loro misura: nuovi trasporti collettivi, ecovillaggi, autoproduzione, efficienza energetica, coabitazioni solidali, educazione in natura e solidarietà interreligiosa e tanto altro ancora!
AZIONI CONCRETE. COSA POSSO FARE IO?
Cosa posso fare io? Cosa puoi fare tu? Cosa possiamo fare insieme? Diventare comunità è un processo tutt’altro che facile! Ma lo sappiamo… tra ciò che è difficile e ciò che è impossibile c’è di mezzo un mare! Quindi permettiamoci di sognare perché nulla è impossibile ed è proprio dalla condivisione profonda di idee e di visioni che possiamo alimentare il vero cambiamento. Facciamoci allora ispirare dalle visioni e azioni 2040 nell’ambito Comunità!
RINGRAZIAMO PER IL LAVORO
Hanno contribuito: Pietro Cigna – Italia che Cambia e NEMO – Nuova Economia in Montagna | Anna Zumbo – Ecovillaggio L’Altrove | Gianluca Giorgis – Cooperativa Momo e Casa del Quartiere Donatello | Clara Mottura – Associazione Charaiveti |Elisa Dalmasso e Giulia Marro – Associazione Micò | Walter Vassallo – Associazione Spazio Vitale | Francesco Belgrano e Pietro Anania – Cooperativa Franco Centro e Associazione MondoQui | Francesca Veglio | Francesco Lerda | Gabriele Orlandi – NEMO – Nuova Economia in Montagna | Giulia Filomena – Pro-tetto migranti | Lucia Penazzo – Puliamo il Mondo(vì) | Noemi Boglione | Umberto Batticciotto – Rizomatica | Walter Vassallo, Spazio Vitale – La Milpa orto collettivo | Elisa Dalmasso – Associazione MiCò
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