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Savona - La situazione del mondo dell’educazione è oggi più difficile che mai: didattica a distanza, restrizioni nelle relazioni di persona, famiglie in difficoltà economiche a causa della perdita del lavoro. Contestualmente si assiste a una diffusione massiccia dell’utilizzo di mezzi informatici, il cui impiego è ormai all’ordine del giorno anche per i più piccoli, che proprio grazie ad essi cercano di compensare le distanze fisiche con i coetanei. Ma quali conseguenze porterà tutto ciò in un breve periodo? E quali sono gli strumenti a disposizione dei minori per gestire il carico emotivo che tutto ciò comporta?
ARMONICAMENTE ENTRA IN CLASSE
Da qualche mese in molte strutture scolastiche è stato attivato un servizio di supporto psicologico che cerca di aiutare le famiglie trovatesi a farsi carico del sostegno educativo dei propri figli a causa della chiusura di molte scuole. Ma soprattutto un supporto per bambini più o meno grandi, spesso senza strumenti nell’affrontare situazioni di forte disagio emotivo e psicologico. C’è però chi questo servizio interno l’aveva già attivato da anni e conosce molto bene quali sono i benefici che può portare. Un esempio è l’Istituto Comprensivo Statale di Carcare (SV), che da oltre dieci anni, grazie al sostegno di Fondazione De Mari, ha attivato il progetto Armonicamente, che prevede uno sportello di supporto psicologico per tutte le famiglie, gli studenti e il personale della scuola.
L’IMPORTANZA DEL SUPPORTO PSICOLOGICO
Ho intervistato la dott.ssa Raffaella Battiloro, dal 2019 Dirigente Scolastica dell’istituto di Carcare, che accoglie circa 900 bambini dai 3 anni ai 12 anni. La dirigente sottolinea per prima cosa l’impatto che lo sportello psicologico sta avendo, quest’anno in particolare: «Oggi più che mai sono convinta che lo sportello a supporto delle famiglie sia necessario, se non indispensabile, come strumento di aiuto relazionale ed emotivo. Il Covid ha portato un grande senso di solitudine e di scoramento: le famiglie hanno dovuto faticare per la DAD e chiedono conforto. I nostri bambini hanno necessità di un sostegno nel comprendere ciò che avviene fuori. Noi, come scuola di Carcare, siamo la capofila del progetto Armonicamente insieme all’Istituto Comprensivo Cairo Montenotte, all’Istituto Comprensivo di Millesimo, al Liceo Calasanzio di Carcare e all’Istituto di Istruzione Superiore Federico Patetta. Il bando savonese a cui annuale partecipiamo prevede la selezione di una psicologa per ogni istituto, che sino allo scorso anno operava esclusivamente attraverso uno sportello in presenza, mentre ad oggi ne ha attivo anche uno digitale».
COME FUNZIONA
Lo sportello in presenza è aperto negli orari e giorni indicati dal/la psicologo/a di riferimento all’interno dell’istituto e accoglie le richieste di supporto proveniente dalle singole famiglie, dal collegio docenti e dai bambini a partire dalla scuola secondaria di primo grado. Vi possono accedere anche bambini di classe inferiori, previo assenso dei genitori. Esiste poi una modalità di sostegno più ampia e diffusa per dinamiche, problematiche e questioni messa a disposizione per supportare situazioni complesse che l’insegnante non è in grado di identificare e risolvere. In questo caso, infatti, viene richiesta la presenza del/la psicologo/a in classe direttamente dal docente che ne sente l’esigenza, il quale ha la possibilità di essere aiutato a comprendere come risolvere situazioni specifiche.
LO SPORTELLO E IL SUO OBIETTIVO
Il servizio di supporto psicologico a Carcare è nato per cercare di combattere la dispersione scolastica: «Il ruolo del/la psicologo/a è quello di confidente per tutti noi: un punto di riferimento sicuro dove lo studente può raccontare i propri dubbi, le proprie paure e i turbamenti che non riesce a gestire. Lo stesso rapporto non potrebbe essere creato con il docente, perché esso viene visto come colui che deve valutare, pertanto risulterebbe difficile confidarsi in maniera ugualmente spontanea e con la stessa sicurezza. Credo che il supporto psicologico non debba essere, soprattutto in questo periodo, esclusivamente didattico, aiutando i bambini a gestire emozioni, a motivarli, a mettersi in gioco. Credo inoltre fermamente che si tratti di un supporto valido in particolar modo dal punto di vista sociale, dato che non tutti docenti hanno strumenti e conoscenze sufficienti per poter affrontare situazioni di necessità».
Ad oggi l’istituto non ha uno strumento di feedback sistemico per valutare le effettive conseguenze che questo sportello porta, ma sta lavorando per riuscire a crearne uno. Nel frattempo, nei loro corridoi si può respirare l’armonia di chi, nonostante le difficoltà, ha un posto sicuro dove andare, anche in mezzo alla confusione interiore ed esterna.
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