Dall’antropocene alla biofilia: dialogo con Giuseppe Barbiero e Daniel Tarozzi
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Il bene e il male esistono davvero? E se scoprissimo che esiste un’etica orientata al benessere di Gaia, la Terra? Questo è stato l’incipit di alcune delle riflessioni affrontate durante l’ultimo incontro di questo terzo ciclo di Danzare con la Tempesta, insieme al giornalista Daniel Tarozzi e allo scienziato Giuseppe Barbiero. Un dialogo fluido ed equilibrato su temi che ci riguardano molto da vicino. Nella grande tempesta infatti le tematiche legate al pianeta sembrano meno incisive rispetto al virus e alle sue implicazioni sociali.
Ampliando la cartografia con cui osserviamo le cose come abbiamo fatto per tutto l’intero ciclo delle nostre danze, scopriamo invece che il pianeta ci sta chiamando a osservare processi e dinamiche che vanno oltre l’essere umano. L’antropocene è un’era del pianeta in cui l’uomo consuma e corrode le risorse terrestri più del dovuto senza dare il tempo a queste di rigenerarsi, e mai come in questo momento storico è importante sottolineare il valore del contatto con la natura.
Questo contatto si traduce nell’antropologia biologica e scientifica come biofilia. Giuseppe Barbiero, autore di Ecologia affettiva. Come trarre benessere fisico e mentale dal contatto con la natura, scienziato e docente di Ecologia e Biologia Generale all’Università della Valle d’Aosta, ci riporta a questo sentimento radice che ci permette di entrare in relazione con il mondo naturale nella nostra più intima inclinazione umana. Acquisire una prospettiva che ci accompagni a riabbracciare il pianeta nelle sue molteplici forme è il rimedio di cui abbiamo bisogno come esseri umani in questo momento. Ricostruire una società che sia il più possibile in linea con le leggi della natura potrebbe essere la soluzione essenziale ai cambiamenti climatici, agli spillover e a tutte quelle malattie psico-somatiche che l’uomo sta contraendo sempre di più negli ultimi decenni.
Come trarre benessere fisico e mentale dal contatto con la Natura |
Barbiero è inoltre uno degli intervistati nell’ultima inchiesta di Daniel Tarozzi, svolta insieme al suo compagno di viaggio Andrea Degli’Innocenti, il giornalista che tutti conoscono per la sua rubrica su Italia che Cambia #iononmirassegno. La domanda che i due autori pongono è: Il bene e il male esistono davvero? Ciò che ne è emerso è un libro editato da Amrita Edizioni e fresco di stampa, dal titolo Il Bene e il Male esistono? Inchiesta di due tipi curiosi (e poco attendibili), che vede numerosi esperti del panorama italiano all’arrembaggio per navigare attraverso il significato dei “valori”, affrontando il mare magnum di questo tema attraverso diversi approcci: psicologico, filosofico, sociologico, giuridico, antropologico, artistico, educativo, biologico e spirituale. Fra i tanti pensatori e ricercatori come il già menzionato Giuseppe Barbiero, abbiamo Francesco Bernabei, Andrea Colamedici, Melania Bigi, Danilo Casertano, Ugo Mattei, Luigi Zoja, Massimo Canevacci, Michelangelo Pistoletto, Lama Palijin Tulku Rinpoche, Angelo Vaira. Un libro ricco di interessanti punti di vista che pone delle domande e lascia al lettore dei semi da coltivare.
Daniel Tarozzi da sempre nella sua carriera opera nell’ambito della narrazione alla ricerca di un giornalismo dedicato al sostegno, al cambiamento e alla conoscenza; partecipa a questo incontro dando il suo chiaro contributo e svelando alcuni elementi dell’infodemia in cui siamo immersi, spostando l’attenzione insieme a Barbiero sulle possibilità, con un accetto sull’empowerment del lettore che si nutre di una notizia. Ecologia affettiva che parte da un contatto con la natura, ma anche nella nostra relazione con le parole, con gli altri e con il nutrimento del nostro pensiero, quella Noosfera terrestre composta di sostanza pensante e che si plasma grazie all’attività umana.
Un incontro davvero ricco e piacevole, un ultima danza per questo terzo ciclo per un abbraccio più ampio che sposta lo sguardo dall’essere umano al suo ambiente, a come possiamo abitarlo e a riconoscerne il valore, semplicemente seguendo le nostre naturali inclinazioni.
Forse ora vi starete chiedendo se il bene e il male esistono. A questo non possiamo dare una risposta esaustiva, anche se tuttavia se vi foste persi la puntata (o il libro!), potreste trovare degli spunti per rintracciare una risposta dentro voi stessi e chissà forse ci reincontreremo al prossimo viaggio per nuove danze.
Nel frattempo grazie a tutti coloro che ci hanno seguito, per l’entusiasmo e per il sostegno prezioso. Grazie al Giardino dei Libri per il supporto della sua piattaforma, e come sempre anche ad Amrita edizioni e Italia Che Cambia!
Buon viaggio a tutti!
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