9 Mar 2021

Allarme in Alto Adige: i pesticidi sono anche nei parchi giochi

Scritto da: Redazione

L'europarlamentare Eleonora Evi ha presentato un'interrogazione per fare luce su una serie di dati preoccupanti emersi da alcuni studi sulla diffusione di pesticidi in Alto Adige. Le analisi hanno evidenziato come residui di sostanze tossiche siano presenti in maniera persistente anche in aree giochi frequentate da soggetti deboli come bambini e donne incinte.

Salva nei preferiti

Trentino Alto Adige - Un recente studio indipendente condotto da scienziati italiani, austriaci e tedeschi ha rilevato come nel territorio altoatesino la contaminazione da pesticidi agricoli sia un fenomeno fortemente impattante anche sulle aree pubbliche. Il dato più allarmante è la presenza dei pesticidi nei parchi giochi per bambini, a dimostrazione di come il problema della deriva dei pesticidi nelle aree destinate ai cittadini sia tutt’altro che risolto.

«Oggi ho depositato un’interrogazione parlamentare in merito al grave rischio di contaminazione da pesticidi presente in Alto Adige», dichiara Eleonora Evi, eurodeputata dei Verdi europei e membro titolare in Commissione Ambiente.

«Già una precedente ricerca condotta nel 2017 – continua l’europarlamentare – aveva rilevato la contaminazione da pesticidi nel 45% dei parchi testati. Il nuovo studio non solo ha identificato la presenza di residui di 32 diversi pesticidi, ma anche la loro persistenza nell’ambiente durante tutto il corso dell’anno». Nello specifico, sono state rilevate sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino (interferenti endocrini) associate a diversi tipi di cancro, diabete, infertilità, disturbi dello sviluppo e del comportamento. 

pesticidi ant

L’esposizione a queste sostanze interferisce con lo sviluppo neurologico e ormonale dei bambini e risulta particolarmente pericolosa durante la gravidanza delle mamme. «Voglio sottolineare – aggiunge Eleonora Evi – che la relazione fra pesticidi e salute umana è stata ampiamente dimostrata ed è stato più volte riscontrato un nesso causale fra i danni neurologici per l’infanzia e i rischi cancerogeni nella popolazione esposta per motivi occupazionali.  L’effetto deriva dei pesticidi ha conseguenze sanitarie che non possono essere ignorate: le molecole dei pesticidi sono ormai entrate stabilmente nel nostro habitat, contaminano le acque, i terreni, gli alimenti e si ritrovano persino nel latte materno!».

Quello che sta succedendo assume le connotazioni di un vero paradosso: l’agricoltura in Alto Adige è finanziata dai soldi dei contribuenti europei tramite la politica agricola comune (PAC), vale a dire che sono gli stessi cittadini a finanziare pratiche che ne danneggiano la salute. «Ecco perché – conclude l’europarlamentare – con la mia interrogazione chiedo alla Commissione quali misure stia adottando per garantire che i fondi della PAC non si traducano in contaminazione da pesticidi degli spazi pubblici e chiedo inoltre di tener conto degli studi menzionati per tutelare la salute dei cittadini. Ora più che mai è urgente attivarsi per cambiare il modello agricolo attuale, evitando le monocolture e il massiccio utilizzo di pesticidi che queste richiedono».

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
Proteste degli agricoltori: “Miope e pericoloso prendersela con il Green Deal”
Proteste degli agricoltori: “Miope e pericoloso prendersela con il Green Deal”

Mathias, l’antieroe della battaglia delle comunità indigene contro le multinazionali dell’olio di palma
Mathias, l’antieroe della battaglia delle comunità indigene contro le multinazionali dell’olio di palma

La lotta per la sopravvivenza delle comunità indigene guatemalteche contro le aziende di olio di palma
La lotta per la sopravvivenza delle comunità indigene guatemalteche contro le aziende di olio di palma

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Com’è andata la COP16 biodiveristà di Cali fra flop, successi e disinteresse – #1013

|

La lettera del movimento per la Pratobello ’24: “Della legge di iniziativa popolare adesso parliamo noi”

|

La biodiversità arriva a scuola con il progetto “Azioni e voci per il clima”

|

Olio del Casale, l’azienda agricola che punta sul lavoro in rete

|

Abitare collaborativo: cosa significa e perché è importante

|

Arghillà rinasce: la rigenerazione urbana dal basso di “uno dei luoghi più problematici d’Italia”

|

Oltre alle barriere, Capri diventa inclusiva e accessibile

|

Fabio Gerosa: “Con Fratello Sole aiutiamo il sociale a costruire un percorso di transizione ecologica”

string(9) "nazionale"