Ilaria Magagna: “La trasformazione è un processo fondamentale per il cambiamento”
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Trasformazione è una parola che nel contesto organizzativo ormai è molto in voga. Mi sono sempre chiesta quando è più che altro una strategia di marketing e quanto invece questa parola sia vissuta e camminata nella sua complessità.
Occupandomi di accompagnare le organizzazioni nei loro processi di trasformazione e di facilitare le dinamiche di team mi sono trovata spesso ad affrontare il tema del cambiamento.
L’impresa, il luogo delle trasformazioni
Negli ultimi mesi il cambiamento, o meglio, la necessità di esso ci ha travolti: il Covid ci sta mettendo di fronte alla fragilità di molti dei sistemi su cui si basa la nostra vita. Uno di questi è sicuramente il lavoro.
Nel lavoro passiamo la maggior parte del nostro tempo. Il lavoro, spesso, ci definisce e ci cambia. Ha un impatto su di noi, sulle nostre relazioni, sul nostro benessere psicofisico di cui stiamo, finalmente, prendendo coscienza. Se pensiamo a quanto tempo passiamo al lavoro e quanta influisce questo su di noi allora è facile rendersi conto che interrogarci sulla dimensione di senso delle nostre imprese e sull’impatto delle loro scelte non è banale. E nemmeno un esercizio un po’ naif. È vitale.
Per questo l’impresa è uno di quei campi in cui un cambiamento è più che mai necessario. Le organizzazioni che intorno a noi stanno cambiando lo fanno perché si sono rese conto che, come dice Einstein, “non possiamo risolvere il problema con la stessa mentalità che l’ha generato”. Non si può affrontare un mondo diverso con il paradigma precedente. Le imprese che non si interrogano sulla necessità di un cambiamento e lasciano non hanno futuro semplicemente perché non ne generano.
I livelli della trasformazione
Nei numerosi cambiamenti che ci hanno accompagnato in questi anni, io e Melania (fondatrice con me di TARA) ci siamo accorte che in un cammino di trasformazione ci sono principalmente due livelli. Il primo livello ha a che fare con la consapevolezza, con una presa di coscienza sulla necessità di cambiare. Noi lo chiamiamo commitment to change (in italiano suona più o meno impegno al cambiamento).
Il secondo livello è quello di portare questa consapevolezza nella realtà, di ancorarla a terra attraverso una pratica quotidiana. Questo è il momento in cui diventa importante sperimentare, mettersi in gioco, sbagliare e poi ricominciare. È un momento importante e delicato: se non riusciamo a fare questo passaggio il cambiamento rimane nella sfera dei desideri e non si trasforma in obiettivo. Trovare gli strumenti giusti ci facilita, cioè rende più facile, attivare il cambiamento che vogliamo.
Nel nostro lavoro spesso incontriamo imprenditori che sanno di voler cambiare ma non sanno che strumenti utilizzare. In uno degli incontri di Codesign abbiamo trattato il tema del proposito e una delle persone presenti ad un certo punto ha detto: “Quello che stiamo esplorando è un tema importante, ma come faccio a portare questa consapevolezza nella mia azienda?”. Insomma, come faccio nella pratica?
Il “come” diventa quindi un passaggio fondamentale e necessario. Un passo senza il quale la trasformazione non trova sbocco, non viene agita e sperimentata. Su questo “come” abbiamo immaginato TRASFORMAZIONI: un laboratorio di pratiche e strumenti per il cambiamento.
Le pratiche che sperimenteremo
Negli ultimi anni, con Tara (e prima con Comunitazione) abbiamo studiato e sperimentato molti strumenti che supportano il lavoro in team e la partecipazione. Alcuni di questi son tanto più efficaci perché sono semplici: cioè sono facili da mettere in pratica. Si possono cominciare ad usare senza grandi stravolgimenti e ci aiutano a implementare, un passo alla volta, gli obiettivi che ci siamo dati.
Un esempio: il check in. Prima di una riunione darsi un tempo per chiedere a ciascuno dei presenti come sta. Una pratica semplice ma con un grande impatto sulla riunione e sul team. Nel check in c’è uno spazio di incontro personale ed emotivo. Uno spazio per costruire la fiducia e supportare la conoscenza reciproca.
Può essere un come stai oppure la condivisione di un momento bello, qualcosa di divertente, una barzelletta. Raccontare una barzelletta prima di una riunione ha un potere trasformativo molto forte: ci fa ridere, ci rilassa (letteralmente perché la risata produce un cocktail ormonale che agisce da fonte di benessere e di relax per tutto il corpo), ci aiuta a smorzare le tensioni, ci fa guardare gli altri (in particolare il capo!) sotto un altro punto di vista. Cambia letteralmente il clima presente nella stanza (sia virtuale che reale!).
Le domande che ci faremo in questo percorso di TRASFORMAZIONI avranno a che fare con tre temi fondamentali nella vita di un’organizzazione: la leadership, i conflitti e le riunioni. Può la leadership essere realmente condivisa in un team? Il conflitto può diventare un alleato per il cambiamento? Le nostre riunioni possono essere spazi di collaborazione e efficacia?
A queste domande risponderemo con delle pratiche che possono generare nuove possibilità all’interno delle nostre imprese e guidarci verso un cambiamento quanto mai necessario.
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