23 Feb 2021

Nasce il Bosco della Memoria per ricordare le vittime del Covid

Scritto da: Redazione

A Bergamo sorgerà il Bosco della Memoria, un progetto lanciato dall'associazione Comuni Virtuosi per ricordare le vittime della pandemia e chi ancora oggi combatte in prima linea per arginarla. Il 18 marzo verrà piantato il primo albero.

Salva nei preferiti

Bergamo, Lombardia - Sarà un bosco della memoria a ricordarci le vittime del Covid-19. Il progetto, pensato dall’Associazione Comuni Virtuosi, è stato adottato dall’Amministrazione Comunale di Bergamo e vedrà la luce il prossimo autunno presso il Parco della Trucca.

L’idea di fondo è quella di creare un luogo vivo, altamente simbolico, capace di accogliere la memoria e al contempo costruire uno spazio di comunità, dove realizzare iniziative culturali, didattiche e ricreative pensate per il mondo della scuola, ma anche per tutti i cittadini che vorranno far crescere il bosco.

L’intervento è stato progettato dall’architetto Paola Cavallini e dall’agronomo Roberto Reggiani. È prevista una cerimonia di posa del primo albero giovedì 18 marzo, in concomitanza con la prima giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19.

“Abbiamo scelto non di realizzare un monumento, ma di piantare alberi, perché gli alberi ci ricordano qualcosa attraverso la vita – sostiene Marco Boschini, Coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi e ideatore del progetto – Vogliamo che il bosco si riempia di cose belle, in grado di affiancare alla memoria un pezzo di futuro, per quando sarà possibile ricominciare a stare insieme, vicini, in sicurezza”.

“Bergamo è stata la città più colpita dalla prima ondata di epidemia Coronavirus”, ricorda il primo cittadino Giorgio Gori. “È successo all’improvviso, quando nessuno di noi immaginava una cosa simile. Abbiamo contato quasi settecento vittime solo in città, seimila in provincia. All’immenso dolore che si è associato alla deflagrazione dell’epidemia, si sono però affiancate anche della manifestazioni positive di solidarietà e coesione di questa comunità. Questo bosco ci aiuterà a ricordare, continuando a crescere insieme”.

Il progetto prevede la piantumazione complessiva di circa 750 tra alberi e arbusti: 130 alberi da frutta, 70 da bosco, 90 piccoli alberi e gli arbusti. Verranno realizzati dei camminamenti interni alle isole alberate e alcune sedute, per consentire alle persone che faranno visita al bosco di potersi fermare in raccoglimento. Quegli stessi spazi saranno anche i naturali punti di riferimento per l’organizzazione di eventi e iniziative pensate per valorizzare il bosco. Tutte le iniziative pubbliche saranno pensate e organizzate per coinvolgere prioritariamente bambini e famiglie.

bosco della memoria 1

“La scelta dell’area è caduta sul Parco della Trucca – racconta l’Assessora al Verde Marzia Marchesi –, perché è il punto più vicino al “Papa Giovanni XXIII”, che è stato il presidio sanitario più coinvolto per combattere il virus. Realizzare questo bosco rappresenta un riconoscimento anche per chi è ancora oggi in prima linea”.

Altro obiettivo è quello di individuare sul territorio una o più realtà associative che vogliano contribuire alla gestione del bosco, ciò che faciliterà una più ampia condivisione del progetto e del luogo con i cittadini del territorio. “Un luogo abitato da alberi – sostiene il Dott. Luca Lorini, primario terapia intensiva Papa Giovanni XXIII –, un luogo dove ci sarà socializzazione: è il vaccino fondamentale per l’isolamento a cui questa terribile pandemia ci ha costretti.”

Per sostenere parte dei costi di realizzazione del bosco è stata attivata una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso – prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation. “Per realizzare questo progetto abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti. Cittadini, imprese, realtà associative. Ogni contributo consentirà di rendere possibile l’opera, che dal prossimo autunno sarà il luogo del ricordo vivo per tutti quanti hanno perso o stanno perdendo ancora oggi un proprio caro” conclude Boschini.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
GUFI: “Le foreste non hanno bisogno di essere gestite dall’essere umano”
GUFI: “Le foreste non hanno bisogno di essere gestite dall’essere umano”

La pesca nello Stretto di Messina, tradizionale e sostenibile, diventa presidio Slow Food
La pesca nello Stretto di Messina, tradizionale e sostenibile, diventa presidio Slow Food

Coolcity 2024: Napoli si prepara alla Biennale dell’Acqua esplorando nuovi modelli
Coolcity 2024: Napoli si prepara alla Biennale dell’Acqua esplorando nuovi modelli

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Attentato a Trump: cosa sappiamo e cosa cambia adesso – #966

|

Falsi santuari: come riconoscere quelli che sfruttano gli animali per business

|

Quanto inquina una guerra? Le risposta dei Medici per l’Ambiente

|

I numeri del disastro ambientale nel Sulcis tra PFAS, cadmio e mancate bonifiche

|

Festival delle Cose Belle 2024: “asimmetrie” per ridefinire i paradigmi di perfezione

|

Metodo TRE®, come imparare a rilasciare lo stress postraumatico fisico e psicologico

|

GUFI: “Le foreste non hanno bisogno di essere gestite dall’essere umano”

|

Nasce un nuovo impianto fotovoltaico collettivo: servirà 75 famiglie

string(9) "nazionale"