A Torino, museo a cielo aperto, l’arte racconta il rapporto tra uomo e natura
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Torino - Vi abbiamo già parlato del Museo A Come Ambiente – MAcA, primo museo in Europa (e tra i primi al mondo) interamente dedicato all’ambiente, che incrocia arte, cultura e scienza e che rappresenta un esempio vivente del riciclo architettonico tramite la riconversione industriale.
Oggi vi parliamo proprio dell’aspetto che lega arte, cultura e scienza attraverso la tematica ambientale. Qui gli artisti Corn79 e Mrfijodor hanno realizzato degli interventi di arte urbana sulle facciate dell’edificio e del frontespizio della palazzina del Comando Territoriale della Polizia Municipale di corso Umbria, creando una serie di rappresentazioni realizzate in due siti molto vicini che dialogano tra loro costituendo, di fatto, un unico progetto.
Come riportato nella nota stampa, «Per quanto concerne il MAcA – raccontano gli artisti – ci siamo specializzati da molti anni in arte urbana e il nostro impegno è stato quello di dialogare artisticamente con lo spirito del museo esteriorizzando i concetti racchiusi nei suoi spazi interni, concentrandoci sul valore culturale del museo e creando delle opere in sintonia con il quartiere dove il passato industriale si mescola con l’architettura contemporanea. Tre lati del MAcA per parlare di energia, acqua, economia circolare e riciclo tramite le forme astratte di Corn79 e le illustrazioni di Mrfijodor».
Il dialogo con i cittadini sui temi ambientali si serve di strumenti diversi, ha raccontato Paolo Legato, direttore del MAcA. «Il lavoro di Corn79 e Mrfijodor racconta quello che succede al Museo in maniera evocativa e coinvolgente. La collocazione del Museo in uno dei più grandi parchi post-industriali d’Italia sposa perfettamente la street art che ne rilancia la vocazione a essere sempre più un importante polo culturale cittadino».
Un tema legato all’ambiente figura anche sulla palazzina del Comando della Polizia Municipale. Qui il focus è l’equilibrio tra uomo-natura, un bilanciamento che mai come oggi deve essere ristabilito. «Le mie illustrazioni” – racconta Mrfijodor – mandano un messaggio chiaro: diversi elementi figurativi sono impilati in maniera precaria ma stabile. In bilico su un alveare figurano una sigaretta (simbolo del rifiuto quotidiano gettato nell’ambiente per distrazione), un elefante (animale in via di estinzione), un’automobile e una bicicletta (che rappresentano il nostro stile di vita e le scelte che noi compiamo quotidianamente); infine, una fabbrica che “schiaccia” il tutto».
La fabbrica ha poi una doppia valenza, una concettuale perché rappresenta un elemento che cambia e si evolve, e l’altra è una testimonianza a ricordo del passato industriale della zona di Parco Dora. «La realizzazione presenta degli elementi ricorrenti: le geometrie matematiche e le api, sia in primo piano che in lontananza. Proprio le api, necessarie all’impollinazione e sempre più in diminuzione, sono diventate il simbolo dell’importanza di un cambiamento necessario.
Le astrazioni geometriche e le cromie sviluppate da Corn79 dialogano con le architetture e l’ambiente circostante alle due strutture, muovendosi verso un’estetica armonica, proprio a rappresentare la prospettiva di un possibile futuro differente, rivolto a migliorare il nostro rapporto simbiotico con l’ambiente. Queste scelte di costruzione visiva vengono evidenziate specialmente sulla facciata della municipale in cui proprio l’equilibrio di forme pure rafforza il simbolismo della parte illustrativa. Nella facciata principale del museo le forme astratte diventano morbide, organiche, a rappresentare da un lato l’acqua e dall’altro l’energia, simboli entrambi del processo comunicativo del MAcA».
Torino ha maturato nel campo della Street Art, della creatività urbana e dell’Arte Pubblica – già a partire dalla fine degli anni ‘90 con la creazione del progetto MurArte – un patrimonio di esperienze, progetti e realizzazioni che la contraddistinguono come una delle capitali europee dell’Arte Urbana. L’attività di questi anni e i molti progetti, sostenuti direttamente o promossi attraverso partnership dall’Amministrazione, hanno in qualche modo sancito l’evoluzione dall’ambito – pur imprescindibile – della libera espressione a quello più prettamente artistico che ha permesso, oltre alla creazione e implementazione di un museo a cielo aperto, di puntare alla valorizzazione del patrimonio esistente presso la cittadinanza e di attrarre turismo culturale in città.
In questa ottica la Città di Torino ha aderito a “Street Earth On Tour 2020”, progetto promosso dal Comune di Ravenna in collaborazione con l’Associazione Circuito dei Giovani Artisti Italiani (GAI), che consiste in una call for cities e prevede, tra le altre cose, l’impegno da parte delle città aderenti a realizzare un grande murales sul tema dell’ambiente nella propria città.
Grazie a questo progetto dell’Associazione Il Cerchio E Le Gocce, Torino ha reso concreta la sua adesione a “Street Earth On Tour 2020”, in continuità con ToWard2030, l’importante progetto in cui la Città si è impegnata — grazie alla fondamentale partnership di Lavazza — nella realizzazione di opere di arte urbana sulle superfici cittadine con una specifica attenzione ai temi dell’ambiente e della sostenibilità promossi e veicolati attraverso questa forma espressiva.
Le opere sono state realizzate grazie al contributo della Città di Torino, Area Giovani e Pari Opportunità – Torino Creativa, e al Museo A come Ambiente – MAcA, grazie alla partecipazione di Fondazione Contrada Torino Onlus, Roberto Mastroianni, Gaetano Capizzi, Comando Generale e Comando Territoriale della Polizia Municipale.
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