Stefania e Andrea: “Costruiamo una casa su misura per noi e le nostre api”
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Torino - Arriva un momento, nella vita, in cui i sogni non possono più rimanere chiusi nel cassetto a prendere polvere e in cui è necessario un po’ di coraggio per dare loro la forma giusta. Spesso sono proprio questi momenti, costellati da punti interrogativi e tante incertezze, ad anticipare i cambiamenti più belli della nostra vita. Solo che ancora non lo sappiamo! Momenti in cui rischiare è la sola scelta possibile per creare il nostro futuro.
La storia di oggi parla di una giovane coppia, qualche ape e un sogno grande come una casa… fatta con legno e paglia. È la storia di Stefania Conte e Andrea Peretti che dopo la laurea si sono trovati a un bivio, come sovente succede a molti giovani: rimanere in Italia facendo i conti con un futuro incerto o avventurarsi all’estero, alla ricerca di maggiori sicurezze economiche.
«Subito dopo una laurea in lingue ho cercato lavoro nell’ambito dell’organizzazione di eventi culturali ma purtroppo sono entrata nel mondo del lavoro in un momento di crisi, trovando soltanto lavori saltuari. Andrea, il mio compagno, si è laureato in architettura con una tesi in ambito edilizio sul tema dell’autocostruzione attraverso l’impiego della paglia. Nello studio in cui lavorava, però, passava molte ore seduto al computer e la vita da ufficio non era ciò che desiderava. Pian piano ci siamo resi conto che insieme potevamo creare qualcosa di diverso. Abbiamo voluto farlo, non fuggendo ma rimanendo, poiché sentivamo forte l’esigenza di dare speranza al nostro territorio, anche a scapito delle certezze economiche».
Così Andrea e Stefania hanno deciso di reinventarsi e avvicinarsi al mondo agricolo, per sperimentare una vita a misura dei loro sogni, dove il contatto con la natura, il lavoro manuale e le mille sfumature dei colori delle stagioni li facessero sentire a casa. Così la scelta è stata quella di vivere nelle valli di Lanzo, in provincia di Torino.
«In quel periodo cercavamo una casa che avesse un terreno da poter coltivare ma non abbiamo trovato nulla che facesse al caso nostro». La speranza però è l’ultima a morire e i nostri protagonisti si sono lanciati in un’impresa coraggiosa e quasi impossibile: costruire da soli la casa dei loro sogni! Una casa a basso costo e a basso impatto, coibentata con isolanti naturali come la paglia. Una casa realizzata a quattro mani, mettendo in pratica le loro conoscenze nell’ambito di bioedilizia e facendosi aiutare da qualche amico.
Negli anni, grazie all’aiuto di un amico che allevava le api, si sono appassionati all’apicoltura e hanno deciso di dare vita alla loro azienda agricola che hanno chiamato Alchimilla Apicoltura, dove producono miele artigianalmente con metodi naturali, senza l’utilizzo di trattamenti chimici.
Qui, insieme alle loro api, alternandosi tra la pianura e la montagna, producono miele di acacia, millefiori, tiglio, tarassaco, rododendro e castagno. Nella loro accogliente casa ospitano chiunque abbia voglia di conoscere da vicino il magico mondo delle api: organizzano ogni anno un corso di apicoltura insieme ad ATA – Associazione Tutela Ambiente di Ciriè e hanno fondato il progetto “Adotta un alveare”, che prevede un’esperienza in apiario e la consegna di qualche vasetto di miele.
«Non è facile vivere di sola apicoltura. Negli ultimi anni abbiamo visto che si riesce a produrre sempre meno miele a causa di diversi fattori ambientali, del cambiamento climatico e dell’inquinamento. Noi ci sentiamo fortunati perchè viviamo in una zona dove non ci sono coltivazioni intensive e le api stanno bene.
Si tratta di una zona molto ambita poiché, spostando le arnie anche di poco, si possono raggiungere altitudini con fioriture diverse. Una volta costruita la casa abbiamo smesso di fare tutto il resto e ci siamo dedicati solo all’apicoltura. Questa è la nostra idea di vita tranquilla e naturale: prenderci cura delle api, seguire personalmente gli alveari, occuparci della parte di laboratorio e della vendita».
All’inizio Stefania alternava il lavoro in modo da avere il tempo di seguire la creazione della casa e Andrea, con la sua voglia di mettersi in gioco, ha dimostrato che tutto ciò che ha studiato sui libri poteva essere trasformato in una realtà fatta a loro misura.
«Le fatiche sono state tantissime e l’autocostruzione è un progetto molto più impegnativo di quanto i libri ti raccontano. Ci sono stati momenti difficili dove la stanchezza prendeva il sopravvento e per anni abbiamo lavorato alla costruzione della casa nei ritagli di tempo, sacrificando molto del nostro tempo libero. Ma sono proprio i progetti più faticosi quelli che ti formano e ti fanno crescere. Dall’inizio della nostra avventura siamo cambiati molto e sappiamo che ogni fatica ne è valsa la pena, proprio perché questa era la vita che volevamo».
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