Riciclotto, la scuola di sartoria che cuce insieme tradizione e creatività
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Genova - Monica è appassionata di moda creativa, ha studiato tanto per approfondire la conoscenza delle tecniche di modellistica, taglio e cucito. Antonietta si occupa di sartoria tradizionale, è un’insegnante con un’esperienza trentennale. Questo è lo staff di Riciclotto, una coppia di donne accomunate dall’orgoglio di portare avanti, insieme, un lavoro che amano.
La storia di Monica è comune a tante: lei è una libera professionista che, dopo un momento di stand-by per la nascita di Allegra, la sua bambina, ha sentito il bisogno di rientrare nel mondo del lavoro. «Il cucito per me non è mai stato semplicemente un mestiere ed è proprio per questo ho voluto dare vita a Riciclotto: mi sentivo un po’ orfana del progetto precedente, un marchio di abbigliamento fondato sul riciclo e il riuso dei materiali più diversi. Per me è stata un’esperienza importante e molto formativa, per questo mi sono rimessa in gioco con qualcosa di mio. Così, il viscerale richiamo della creatività si è fatto ancora più forte, unito al desiderio di condividere con altre persone la mia esperienza».
![Monica Berti Riciclotto](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2021/01/Monica-Berti-Riciclotto-1024x681.jpeg)
LA NASCITA DI RICICLOTTO
All’inizio Monica si lancia da sola nella didattica delle tecniche base di cucito e i corsi riscuotono da subito un buon successo: «Andavano talmente bene che un giorno mi sono ritrovata con dieci persone in laboratorio e mi sono resa conto che non sarei riuscita a gestirle senza un aiuto. Così, dopo aver conosciuto Antonietta, ormai due anni fa, le ho chiesto di unirsi a me e da allora non ci siamo più lasciate: ora lavoriamo insieme e portiamo avanti questo progetto, che per noi non è solo un lavoro, ma un perfetto mix di amore e passione».
IL FENOMENO DELL’UPCYCLING
Il riuso creativo e il recupero di capi d’abbigliamento abbandonati nell’armadio è un aspetto focale dei percorsi di Monica e Antonietta. «Imparare a trasformare e a dare nuova vita a vestiti inutilizzati è un’idea che piace a molti e anche dal punto di vista ambientale è un bene poter recuperare tessuti ancora buoni dai nostri guardaroba, cosa che ci permette anche di risparmiare qualcosa in termini economici».
![riciclotto](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2021/01/riciclotto.jpg)
Una originale proposta di Monica per riciclare i vestitini dei neonati è la realizzazione delle “coperte dei ricordi” e dei copricuscini patchwork, realizzati proprio con lenzuoli, abitini e tutto ciò che usava il piccolo ormai cresciuto. «Ogni volta il risultato è sempre diverso, ma sempre commovente e in grado di parlare dell’amore di una mamma per il proprio figlio».
Si può dire che oggi ci sia un vero ritorno alle attività manuali e Monica e Antonietta stanno riscontrando un incremento dell’interesse verso la sartoria: «Si sta tornando ad apprezzare un mestiere del passato e non credo sia dovuto solo alla particolare epoca che stiamo vivendo, ma anche alla passione, in questo caso per il cucito, in molti casi scoperta in età adulta».
![Corso riciclotto sitam](https://www.italiachecambia.org/wp-content/uploads/2021/01/Corso-riciclotto-sitam-1024x681.jpg)
Oltre a imparare a usare la macchina da cucire e a effettuare riparazioni, frequentando i corsi di Riciclotto si può diventare sarte stiliste. «Ci siamo affiliate alla SITAM, la nota scuola di modellistica con sede a Padova, e uno dei nostri percorsi è dedicato proprio alla preparazione all’esame e ha l’obiettivo di arrivare a creare modelli in autonomia». Tanti i livelli dei percorsi, orari molto flessibili e percorsi individuali: non resta che affidarsi alle eclettiche “riciclotte” e prendere in mano ago e filo!
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