25 Gen 2021

La petizione per chiedere all’UE di tassare i prodotti in base a quanto inquinano

Scritto da: Redazione

Fridays For Future lancia una petizione per chiedere ufficialmente alla Commissione Europea di istituire un meccanismo per regolare le emissioni delle grandi industrie denominato “border carbon adjustment”. La campagna ha l'obiettivo di raccogliere un milione di firme entro il 23 giugno 2021.

Salva nei preferiti

Oggi la produzione di beni implica inevitabilmente l’emissione in atmosfera di enormi quantità di gas serra, che dovranno essere tagliate ed azzerate nei prossimi anni. Per rendere l’industria europea competitiva durante la transizione ecologica è necessario istituire un border carbon adjustment, ossia un meccanismo di regolamentazione dei prodotti importati nell’UE che tenga conto delle emissioni climalteranti.

In questo modo i prodotti verrebbero tassati in base alla quantità di gas serra emessi per la loro produzione, rendendo così economicamente vantaggioso l’acquisto di beni più sostenibili. Con l’inserimento di questi dazi vi sarebbero anche dei limiti economici alla delocalizzazione e verrebbero scoraggiati l’importazione e l’acquisto di beni prodotti a minor costo in paesi dove non vengono rispettate le norme ambientali, oltre che di tutela dei lavoratori.

crescita economica 3 1

Ecco ciò che si chiede con questa iniziativa:

  • L’UE deve adeguare i suoi obiettivi secondo l’accordo di Parigi a una riduzione dell’80% delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 per azzerare le emissioni nette entro il 2035, e deve adeguare di conseguenza la legislazione europea in materia di clima
  • Deve essere istituito un meccanismo di adeguamento delle emissioni di CO2 alle frontiere dell’UE
  • Nessun trattato di libero scambio dovrebbe essere firmato con paesi partner che non seguono un percorso compatibile per preservare la temperatura mondiale sotto l’1,5°, in conformità con il Climate Action Tracker
  • L’UE deve produrre materiale didattico gratuito sugli effetti del cambiamento climatico per tutti i programmi di studio degli Stati membri

Questa campagna è una ICE, ovvero una Iniziativa dei Cittadini Europei, che permette ai cittadini dell’Unione Europea di rivolgersi direttamente alla Commissione Europea per proporre un atto legislativo o delle richieste concrete in un campo di competenza dell’UE. Nel nostro caso vogliamo che il Parlamento Europeo dia priorità a ogni questione riguardante la crisi climatica e che agisca sull’emergenza in corso.

Se la nostra ICE riuscisse a ottenere 1 milione di firme di cittadini europei, appartenenti ad almeno un quarto degli stati membri, il comitato di questa ICE presenterà l’iniziativa di fronte alla Commissione Europea; la Commissione pubblicherà poi un comunicato con le proprie conclusioni legali e politiche riguardo l’iniziativa, spiegando cosa intende fare o non fare a riguardo e perché.

L’obiettivo quindi è raggiungere 1 milione di firme entro il 23 giugno 2021; attualmente la petizione ha superato da poco la quota di 85000 sottoscrizioni. Se volete aderire anche voi all’iniziativa potete farlo cliccando qui.

Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento

Articoli simili
La biodiversità arriva a scuola con il progetto “Azioni e voci per il clima”
La biodiversità arriva a scuola con il progetto “Azioni e voci per il clima”

Millefiori per la biodiversità: il Forte Tenaglie strappa un’altra area dall’abbandono
Millefiori per la biodiversità: il Forte Tenaglie strappa un’altra area dall’abbandono

Cilento equo e sostenibile: W il lupo! combatte abusivismo, spopolamento e crisi climatica
Cilento equo e sostenibile: W il lupo! combatte abusivismo, spopolamento e crisi climatica

Mappa

Newsletter

Visione2040

Mi piace

Com’è andata la COP16 biodiveristà di Cali fra flop, successi e disinteresse – #1013

|

La lettera del movimento per la Pratobello ’24: “Della legge di iniziativa popolare adesso parliamo noi”

|

La biodiversità arriva a scuola con il progetto “Azioni e voci per il clima”

|

Olio del Casale, l’azienda agricola che punta sul lavoro in rete

|

Abitare collaborativo: cosa significa e perché è importante

|

Arghillà rinasce: la rigenerazione urbana dal basso di “uno dei luoghi più problematici d’Italia”

|

Oltre alle barriere, Capri diventa inclusiva e accessibile

|

Fabio Gerosa: “Con Fratello Sole aiutiamo il sociale a costruire un percorso di transizione ecologica”

string(9) "nazionale"