Perché riscoprire il valore della musica nelle relazioni tra genitori e figli
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Genova - Ogni anno di questi tempi si inizia a scrivere la propria lista dei buoni propositi per il nuovo anno. Ognuno ha la sua, a volte quasi uguale, a volte evoluta rispetto all’anno precedente. In cima all’elenco di traguardi personali non può che esserci dedicare tempo a noi stessi e a chi vogliamo bene. Per Natale allora regalarsi del tempo e regalarlo agli altri credo sia un obiettivo tra i più importanti, a volte più difficili: curare le relazioni, familiari e amicali, fa bene al cuore ed è in grado di ridimensionare tutti i “problemi” esterni.
Ho avuto occasione parlare di come si possa, con estrema semplicità, cambiare prospettiva sui regali di Natale con Francesca Pasini, musicista e musicoterapeuta, che coordina l’associazione genovese La Culla Musicale, che propone attività di musicoterapia prenatale e postnatale: «La musica fa parte della mia vita da prima ancora di nascere, perché la sentivo già nel ventre della mia mamma, e ora è parte integrante del mio quotidiano».
Infatti, ancora prima che il neonato comprenda la propria lingua, ne riconosce già la musicalità: sin dal concepimento il bimbo è completamente immerso nei suoni della madre e nella sua voce, così, dopo la nascita, ritrova familiarità sentendo quegli stessi suoni. In questo senso, la musica fa parte della vita di tutti, anche se spesso non la valorizziamo abbastanza.
UNA PROPOSTA PER QUESTO NATALE
«Per i bambini il Natale coinvolge tutti i cinque sensi: la gioiosità delle luci dei negozi e delle luminarie per le strade, i profumi intensi e particolari dei dolci speziati, la magia dei suoni dei musicisti di strada, la compagnia della famiglia, i doni da scartare ma, soprattutto, l’attesa di quei doni. I nostri bambini oggi hanno bisogno di allenarsi ad aspettare e a godersi quel momento. Non è necessario regalare tanti oggetti, piuttosto è fondamentale la nostra presenza».
Nulla come la musica sa infiammare i nostri ricordi e allora un pensiero originale per questo Natale è regalare musica, ma non una qualunque: la propria.
In che modo? «La prima cosa da fare è scegliere la propria musica del cuore, trovare un momento di tranquillità da dedicare alla “consegna” del regalo, disinnescare con cura tutte le suonerie che abbiamo sempre intorno e ritagliarsi preziosi minuti per ascoltare insieme alla persona la canzone scelta. Non è un regalo materiale, da “scartare”, ma in questo modo avrete donato all’altro parte di voi stessi ed è qualcosa che resterà nei suoi ricordi».
L’atmosfera natalizia, la compagnia della famiglia e di tutti gli affetti rimangono come incisi nel profondo del nostro essere e li si ritrova, anche a distanza di anni.
D’altronde la relazione madre-bambino, così come qualunque legame è un duetto, un dialogo fatto di dare e ricevere attraverso la relazione, un legame di trasmissione d’attenzione e di amore. Perché allora non scegliere, a partire da questo Natale, di coltivare un momento di attenzione e di cura a ogni membro della famiglia?
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