Ricomincia la Guardia medica pediatrica nel Tigullio: un servizio gratuito e nato dal basso
Seguici su:
Genova - Pesche di beneficenza, tombole, giri in elicottero e cene solidali sono solo alcune delle numerose iniziative di raccolte fondi di successo portate avanti dal 2015. «Quello che c’è dietro al Comitato Guardia Medica Pediatrica Tigullio Occidentale è un’organizzazione dal basso, efficace e ricca da tutti i punti di vista: nel Comitato ognuno porta le proprie idee, vero valore aggiunto del gruppo, che si rivelano indispensabili per aiutare chi opera per garantire il benessere dei cittadini, anche i più piccoli». Così Lina Angiolani, infermiera e presidente del Comitato, mi descrive l’entusiasmo con cui tutti i volontari, da anni, si adoperano per realizzare un servizio vitale, sia per le famiglie che per i medici dell’Ospedale di Lavagna. Lo scopo è proprio quello di assicurare anche ai bambini da 0 a 14 anni un servizio di assistenza medica nei giorni festivi e prefestivi.
LE ORIGINI DEL PROGETTO
«La Guardia Medica pediatrica era attiva già da tempo nel distretto 15, quello di Chiavari, mentre l’area che comprende Rapallo, Santa Margherita, Portofino e Zoagli, invece, era rimasta scoperta». Così, nel 2015, Lina ha deciso di mobilitarsi per fornire un servizio “in più” alle famiglie, dando vita al Comitato insieme tutta una serie di persone, non tutte operanti nell’ambito sanitario, perché «dove non arrivano le istituzioni, arriva il volontariato». Ed è proprio grazie ai volontari e al forte sostegno di famiglie, associazioni e aziende locali che oggi il servizio riesce a operare in tre momenti dell’anno: nel periodo invernale, dall’8 dicembre fino al 1 gennaio, durante le vacanze pasquali e in estate. Ora, però, oltre a reperire i fondi per coprire i turni dei pediatri, come era fino a prima del Covid, c’è anche la necessità di fornire i DPI per medici, pazienti e famiglie. Un’ulteriore difficoltà, soprattutto in questo momento, in cui è anche meno facile raccogliere fondi da commercianti e negozianti locali.
LO SVILUPPO DEL PROGETTO FINO A OGGI
«Non possiamo che ringraziare Fabio Mustorgi, presidente della Croce Bianca rapallese, che ci ha reso operativi a tutti gli effetti, mettendoci a disposizione l’ambulatorio e un’ambulanza, guidata da un volontario che porta i pediatri al domicilio dei bambini impossibilitati a raggiungere l’ambulatorio».
Ed è la soddisfazione dei genitori a stimolare Lina e tutto il Comitato ad andare avanti: «In queste ore di pre-servizio, stiamo convogliando tutte le nostre energie sulla messa in sicurezza dell’ambulatorio, ma siamo sereni perché siamo stati recentemente dotati di un potente sanificatore, che stiamo usando per mettere in sicurezza persone, ambienti e ambulanze».
Impegno e dedizione per un progetto importante e amato dalle famiglie, emerso da un bisogno concreto e quanto mai attuale.
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento