2 Dic 2020

Boscopiano: un gruppo di giovani realizza il sogno di far rivivere la propria valle

Scritto da: Lorena Di Maria

Sono giovani, pieni di entusiasmo e voglia di far conoscere a tutti il bellissimo territorio in cui vivono: si chiamano Giovanni, Diletta, Marta e Camilla e vivono in Val Borbera, in provincia di Alessandria. Per rilanciare il territorio, soggetto a un progressivo spopolamento, hanno dato vita a Boscopiano, un’area attrezzata che vuole essere non solo un luogo di socialità ma anche e soprattutto una “vetrina della valle”, capace di promuovere il turismo e tutte quelle attività di ristorazione, le botteghe e i piccoli negozi che rendono unico questo territorio.

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Alessandria - Esistono dei luoghi dove tutto è più bello, dove puoi trovare il punto giusto per ammirare un tramonto, dove l’acqua è più pulita e dove la natura si riappropria dei suoi spazi. Luoghi di estrema bellezza che aspettano solo di essere valorizzati. E proprio da queste suggestioni ha inizio la storia che vi raccontiamo oggi e che vi porta lontano, in una bellissima valle del Piemonte, la Val Borbera.

Questo territorio, riconosciuto come area di interesse comunitario, ha subìto negli anni passati un progressivo spopolamento dovuto all’abbandono di molte famiglie, richiamate nei vicini centri urbani da nuove occasioni lavorative. Molti hanno lasciato questo territorio non vedendo alcuna possibilità, ma c’è chi, invece, ha deciso di scommetterci: Giovanni Moro, Diletta Leale, Marta Bisio e Camilla Cadella Bisio sono quattro giovani ragazzi e ragazze che amano la loro terra e proprio qui hanno deciso di rimanere, per rilanciare la Val Borbera in chiave turistica.

Così tre anni fa Giovanni e Diletta hanno partecipato a un bando del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, tramite un bando del GAL Giarolo Leader, che dava un contributo economico per l’avvio, nella zona, di attività extra agricole in ambito turistico. «Quest’occasione è stata essenziale per iniziare. Noi siamo molto giovani, abbiamo tra i 21 e i 24 anni e quando abbiamo avviato questo progetto non avevamo esperienza pregressa, avevamo però tanta voglia di cambiare le cose. Il nostro obiettivo è stato sin dall’inizio quello di creare un valore condiviso che coinvolgesse le persone, le attività e il territorio».

Lo hanno chiamato Boscopiano e sorge in corrispondenza di un grande canyon formatosi dall’azione del torrente Borbera che, con le sue acque limpide, è il simbolo della valle. Qui i protagonisti della nostra storia hanno realizzato un’area pic-nic, un chiosco, un percorso che porta fino al greto balneabile, gestiti ora assieme a Marta e Camilla. Nella stagione calda, dalla primavera all’inizio dell’autunno, è operativo il bar, dove servono ottimi aperitivi che si basano sui prodotti naturali e biologici del territorio, per aiutare le attività locali e valorizzare le eccellenze gastronomiche che sono i simboli autentici della Val Borbera.

«Boscopiano, per come è strutturato, potrebbe funzionare anche come ristorazione ma noi abbiamo deciso di puntare su un aperitivo, in modo che i visitatori non siano obbligati a fermarsi da noi ma possano spostarsi nelle attività di ristorazione che già esistono in valle e che noi proponiamo».

Ma l’area vuole essere anche e soprattutto un luogo di riferimento per l’intera valle e per questo i nostri giovani lo hanno reso un punto di informazione turistica per coloro che qui giungono e possono essere guidati alla scoperta del territorio. Perché, come ci racconta Giovanni, «visto che siamo all’imbocco della valle da noi arrivano in tanti ma in pochi vanno oltre, perdendosi i paesaggi e le attività che qui sorgono».

Come punto informativo i giovani sponsorizzano le attività del territorio, pubblicizzano gli eventi organizzati per la stagione estiva e attualmente stanno collaborando con le proloco dei comuni della zona per aprire un portale dove pubblicare le iniziative locali.

«Siamo sperduti ma al centro di tutto», scherza Giovanni, proprio perché l’area, che porta alla Val Borbera e ai suoi comuni montani, si trova al centro di quattro regioni quali l’Emilia Romagna, il Piemonte, la Liguria e la Lombardia, conservando allo stesso tempo una sua identità e degli aspetti tradizionali molto peculiari.

Diletta, Giovanni, Camilla e Marta hanno deciso di rendere Boscopiano sempre accessibile: «Abbiamo creato un’area che, coerentemente con la nostra filosofia di vita basata sulla condivisione, è aperta a tutti. Aperta vuol dire che non c’è un biglietto di ingresso, ma è accessibile ogni giorno dell’anno, anche quando noi non ci siamo. E in questi anni abbiamo visto che questo atteggiamento ha portato ad un risvolto positivo: vedendo la sua trasformazione rispetto al passato, molte persone hanno preso a cuore questo luogo».

Il progetto di Boscopiano, oltre che essere sostenibile dal punto di vista ambientale, etico e legale, vuole essere sostenibile anche dal punto di vista economico e, come ci viene spiegato, «rappresenta un’attività lavorativa che ci occupa il periodo estivo e ci permette allo stesso tempo di portare avanti gli studi universitari».

Il sogno è dare una prospettiva a un territorio che si spera abbia già toccato il fondo e da cui non si possa fare altro che risalire. «Per questo vogliamo lanciare un messaggio concreto e dire che “si può lottare per fare la differenza”».

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