Piccoli Passi: l’educazione all’aperto in una riserva naturale della Sicilia – Io faccio così #306
Seguici su:
Siracusa - Proseguiamo il racconto del tour estivo nella Sicilia che Cambia con la scoperta di Piccoli Passi, un centro di educazione in natura.
Il centro di educazione ludico-motoria Piccoli Passi è nato circa quattro anni fa, grazie all’associazione Zuleima Basket Noto. Abbiamo intervistato Barbara Avola che insieme al compagno ha avviato questo bellissimo progetto: «La riflessione è nata dall’osservazione degli Asili nel bosco del Nord Europa, se in Nord Europa riescono a farlo con le temperature che hanno, non possiamo farlo noi in Sicilia?». Ispirati da queste esperienze è nato così l’asilo Piccoli Passi.
La principale peculiarità è lo svolgimento delle attività nel contesto naturale e l’assenza di un edificio come sede della scuola dell’infanzia. Si tratta di un contatto diretto e quotidiano con la natura, nella consapevolezza e fiducia che questo sia l’ambiente di vita, di gioco e di crescita migliore e più salutare per bambini e bambine.
Inizialmente l’asilo è stato ospitato dall’agriturismo Terra di pace, oggi la sede si trova tra Noto e Pachino, in provincia di Siracusa, all’interno della bellissima riserva naturale di Vendicari. Tutte le attività sono rivolte a bambini/e dai 2 ai 6 anni e si svolgono rigorosamente all’aperto.
Giocare con la terra e le foglie, passeggiare tra gli alberi, prendersi cura di animali e piante, immergersi nel ciclo delle stagioni sono solo alcuni dei vantaggi che l’educazione all’aperto può offrire.
La conoscenza del corpo e l’educazione emozionale sono gli altri due principi cardine dell’educazione all’aperto. In Italia queste esperienze educative si stanno rapidamente diffondendo, anche se ancora sono poche riconosciute dall’ordinamento italiano. Solo la regione Lazio, infatti, ha riconosciuto ufficialmente l’educazione all’aperto con una legge che comprende “il sistema integrato” da 0 a 6 anni.
Tra le altre attività proposte da Piccoli passi ci sono i campi estivi e di formazione aperti anche a bambini e bambine che non frequentano l’asilo durante l’anno.
Il metodo proposto si basa sul gioco e su alcuni fondamenti pedagogici essenziali, quali la relazione come strumento privilegiato dell’azione educativa, il non giudizio, quindi la relazione paritaria tra adulto e bambino. L’adulto non rappresenta un insegnante che fornisce un magazzino ben fornito di nozioni, ma favorisce percorsi di autonomia, consapevolezza e scelta; l’ascolto empatico tra adulto e bambino permette la costruzione di una relazione educativa significativa. L’educazione, nel senso etimologico del termine, dal latino educere, cioè tirar fuori, estrarre, rappresenta la mission di Piccoli Passi.
Così in questi tempi di coronavirus in cui ci si affanna a distanziare i banchi, a trovare soluzioni opportune alle nuove esigenze che sia questa una scelta vincente e un modello virtuoso replicabile?
Per commentare gli articoli abbonati a Italia che Cambia oppure accedi, se hai già sottoscritto un abbonamento