“La pandemia non fermi la cultura”. Il Museo Archeologico del Casentino aperto a distanza
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Dopo la chiusura di teatri, cinema e sale da concerto, con lo stop a musei e mostre su tutto il territorio nazionale il lockdown della cultura può dirsi ora totale, con tutte le conseguenze che ne derivano per un intero settore in ginocchio. Eppure c’è chi non si ferma e malgrado le difficoltà prova a resistere ripensando le proprie attività.
Considerata la pandemia e le misure adottate per contrastarle, il Museo Archeologico del Casentino ha deciso di portare attraverso il web le iniziative direttamente nelle case dei cittadini proponendo una programmazione di iniziative a distanza.
Il Museo archeologico ogni sabato permetterà di conoscere meglio i reperti ospitati nella struttura o fare dei laboratori creativi guidati da esperti. Il programma di iniziative è partito sabato 31 ottobre con un approfondimento sulle sepolture in Casentino e continuerà ogni sabato sui profili Facebook e Instagram del Museo Archeologico del Casentino.
L’Archeologo Riccardo Bargiacchi ci accompagnerà dentro le varie sale del Museo alla scoperta del nostro passato. Serena Braccini si occuperà dei laboratori creativi per i bambini che, da casa, potranno comunque divertirsi e realizzare qualcosa con le loro mani ed il loro ingegno, accompagnati dalle indicazioni della formatrice.
«La decisione è stata dolorosa, ma necessaria – ha commentato il direttore scientifico del Museo Francesco Trenti – Il momento è delicato ma non ci siamo arresi e soprattutto non abbiamo voluto sacrificare la cultura perché crediamo che questa possa essere un messaggio di speranza in questo momento così duro per tutti. Per questo i sabati al museo diventano Mad, ovvero il museo a distanza».
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