4 Nov 2020

GreenFlea, il mercatino online che scambia prodotti di seconda mano per piantare alberi

Scritto da: Lorena Di Maria

GreenFlea è un mercatino digitale ecosostenibile che vuole creare una comunità responsabile di persone che scambiano, cedono o vendono oggetti di seconda mano, utilizzando il guadagno ottenuto per piantare nuovi alberi. Vuole essere uno strumento per ridurre l’impronta ambientale, creare solidarietà fra le persone e, attraverso il riuso, risparmiare su costi inutili!

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Torino - GreenFlea è una start-up torinese creata per dare il proprio contributo nell’arrestare il cambiamento climatico e lo sfruttamento dell’ambiente. E lo fa grazie al second hand, attraverso un mercatino dell’usato online che si impegna a ripopolare l’Italia di alberi! In che modo? Utilizzando i fondi ottenuti per finanziare progetti di recupero del suolo e per la pulizia delle acque.

Il progetto nasce dall’idea di Andrea Grippi, ragazzo torinese che un giorno, trovandosi a un mercatino dell’usato, si rende conto che i visitatori, proprio come lui, non sono spinti solamente da ragioni economiche, ma anche e soprattutto da una vera e propria volontà di riciclare ed evitare gli sprechi. Così decide di creare una piattaforma per stimolare la cultura dello scambio di seconda mano, unendola alla causa della sostenibilità ambientale.

Il punto di partenza di Andrea è stato proprio questo: perchè comprare prodotti nuovi se possiamo riusare ciò che quotidianamente finisce smaltito nelle nostre discariche? Perché non creare una piattaforma italiana che permetta di scambiarsi prodotti ma anche di scoprirne di nuovi eco-responsabili?

Oltre ad Andrea Grippi il team è composto da Giulia Scomparin, social Media Manager e Laura Lodi, chief marketing officer, ed insieme decidono di rinunciare ai profitti e di impegnarsi nel riutilizzarli per piantare alberi e per progetti di recupero del suolo. Per fare ciò GreenFlea si avvale della partnership con “Regala Un Albero”, un progetto nato dalla volontà di divulgare la cultura ecologica e di valorizzare il paesaggio naturale attraverso la piantumazione e la crescita di nuovi alberi in Italia.

Proprio come riportato dalla nota stampa, «grazie al nostro partner “Regala Un Albero”, pianteremo alberi nel nostro sito di piantumazione nel territorio della Sila Piccola, in Calabria. Il nostro obiettivo è piantare 5.000 alberi in tre anni!».

Mobili, vestiti, apparecchiature elettroniche. Ciascuno di noi ha qualcosa in casa che non usa più o che vorrebbe cambiare o scambiare. In questo modo, donandolo o vendendolo, si contribuisce ad aiutare le persone della propria comunità che non possono permettersi grandi spese in prodotti nuovi. «Ogni mese spendiamo centinaia di euro in costosi oggetti che non hanno niente di più dell’equivalente di seconda mano. Su GreenFlea incentiviamo le persone a donare o a vendere a prezzi contenuti in modo da permettere a tutti di guadagnare dal mercato dell’usato».

L’e-commerce intende aiutare le persone a condurre uno stile di vita più sostenibile attraverso un’etica non unicamente orientata al profitto. Greenflea offre un’ampia varietà di prodotti tra i quali scegliere: green, bio, low-cost, riciclati, vintage. È pensata per persone e negozi eco-responsabili che cercano nuove frontiere per la vendita dei propri prodotti. Per accedere alla piattaforma è possibile scaricare la app o utilizzare una versione web.

Una volta effettuata la registrazione, basterà scattare qualche foto al prodotto che si desidera mettere in vendita, con una descrizione e un prezzo realistico, per poi condividerla con gli altri utenti.

Dal momento che l’ambiente è al centro della missione di GreenFlea, al fine di restare coerenti con questa promessa il gruppo è sempre alla ricerca di negozi che abbiano a cuore lo stesso obiettivo ed è importante che coloro che desiderano vendere i propri prodotti sulla piattaforma si impegnino a rispettare la carta etica di GreenFlea.

Proprio in questi giorni il progetto ha lanciato la sua prima campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso, per accelerare lo sviluppo della piattaforma ed estendere il progetto in tutte le regioni. «Per questo motivo abbiamo bisogno di fondi per coprire i costi di costituzione, per sviluppare ulteriormente la piattaforma e per le campagne di marketing che permetteranno di portare questo movimento circolare di compra vendita green (usato e/o eco-responsabile) in tutta Italia».  

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