30 Nov 2020

Come stiamo vivendo con il Covid? Raccontiamolo con un’immagine

Prende il via il 5 dicembre l'iniziativa online "Contropaesaggio". Si partecipa rispondendo alla domanda "Come stiamo convivendo col Covid?" utilizzando una o più foto a propria scelta, caricandole poi su Instagram con gli opportuni hashtag. Tutti i contenuti raccolti daranno forma a uno speciale murales in cui l'immagine individuale diventerà parte della rappresentazione distribuita, orizzontale, diffusa e collettiva dello scenario individuato.

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Biella - In occasione della sedicesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACICittadellarte propone un’attività curata dall’Ufficio Ambienti d’Apprendimento e Scuole realizzabile interamente online: Contropaesaggio, un laboratorio web-based che raccoglie i contributi fotografici degli utenti in una rappresentazione collettiva attraverso il sito di Contropaesaggio. Filo rosso di ogni immagine è la domanda “Come stiamo convivendo col Covid?“, con i partecipanti che sono tenuti a rispondere attraverso le proprie fotografie.

Queste ultime, visioni individuali, dovranno essere caricate da dispositivi mobili su Instagram – con l’utilizzo di alcuni hashtag quali ad esempio: #contropaesaggio, #cittadellarte, #giornatadelcontemporaneo e #amacimusei – e andranno a comporre una rappresentazione collettiva a murales; tutto il materiale caricato sul social network, infatti, sarà automaticamente pubblicato sulla pagina del sito ufficiale dell’iniziativa.

«L’immagine individuale – così gli organizzatori – diventa parte, autonoma e ‘con-fusa’, della rappresentazione distribuita, orizzontale, diffusa e collettiva dello scenario individuato. Generare simboli e icone autonomi è vitale per il pensiero critico e per la coscienza civica. La tecnica digitale e la concentrazione dei media tendono al contrario all’omologazione del paesaggio costituito dal dipanarsi delle narrazioni collettive e individuali. Contropaesaggio è forse la più urgente dimensione etica dell’arte visiva oggi per trasformare la polarizzazione distruttiva in polifonia generatrice».

Lo scenario e il dietro le quinte dell’iniziativa

«Nel corso degli ultimi mesi – spiegano Ruggero Poi e Alessandra Bury dell’Ufficio Ambienti d’Apprendimento e Scuole di Cittadellarte – stiamo assistendo ad una continua rivoluzione del rapporto tra lo spazio pubblico e lo spazio privato. In fase di lockdown lo spazio urbano condiviso ha assunto la doppia sembianza del luogo proibito, del possibile contagio, del pericolo e, allo stesso tempo, del luogo desiderato, sede dell’incontro, dello scambio e dell’interazione, luogo dove trovare ossigeno e ampi spazi di movimento. Allo stesso modo la casa, lo spazio privato, rappresenta contemporaneamente l’ambiente protetto e la prigione.

La mancanza di libera interconnessione tra spazio pubblico e spazio privato ha generato una traslazione biunivoca del nostro modo di vivere questi spazi; le attività e le azioni che di solito svolgevamo in luoghi pubblici si sono trasferite all’interno delle mura delle nostre case: pensiamo ad esempio allo smart working, alla D.A.D., agli aperitivi in terrazzo, alle feste di compleanno online, ai garage allestiti a mo’ di palestra, alle visite virtuali ai musei. Di contro, le persone tentano di riappropriarsi dello spazio pubblico riscoprendolo attraverso le azioni, quasi banali, di solito relegate nella sfera privata o nella routine quotidiana: il pic-nic all’aria aperta, la chiacchiera con le altre famiglie nel parchetto pubblico del quartiere, la passeggiata con il cane, la corsa per le vie della città».

Come partecipare

Ecco, in pochi passaggi, come prendere parte all’iniziativa: accedere a www.contropaesaggio.it e leggere il manifesto di Contropaesaggio (scritto da Paolo Naldini, direttore di Cittadellarte); nella sezione ‘lab’ del sito bisogna riflettere sullo scenario proposto rispondendo alla domanda chiave con una o più immagini; dal 5 all’11 dicembre, sempre dalle 11 alle 19, va messo online il proprio contributo su Instagram con gli opportuni hashtag e quanto pubblicato sarà in pochi minuti parte del murales di Contropaesaggio nell’apposito portale web. Se l’account Instagram utilizzato ha la privacy impastata come profilo privato è possibile aderire in un altro modo, ossia utilizzando un account di fornito da Cittadellarte (user contropaesaggiolab, password: 05122020amaci).

La sedicesima giornata del contemporaneo

La Giornata del Contemporaneo, la grande manifestazione promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, è prevista per il 5 dicembre. Si tratta di un’occasione che da sedici anni coinvolge musei, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e spazi d’artista nel racconto della vitalità dell’arte contemporanea nel nostro Paese. Questa edizione è proposta a dicembre invece che a ottobre (come era da tradizione), con proposte online e offline, fino all’immagine guida, che quest’anno si è scelto di non affidare a un singolo artista, ma che sarà invece un mosaico digitale composto dalle opere di 19 artisti italiani proposti da altrettanti musei AMACI. 

«In quest’anno complesso, profondamente condizionato dall’emergenza pandemica – si legge nel sito ufficiale -, la Giornata del Contemporaneo assume una veste necessariamente diversa da quella tradizionale. Il contesto mutato a causa dell’emergenza Covid-19 ha richiesto una sospensione del format tradizionale della manifestazione e un’edizione aggiornata con variazioni che ne garantiscano lo svolgimento su un doppio binario online e offline, favorendo tutti i partecipanti a contribuire su entrambi i piani, se le condizioni sanitarie lo consentono, o su un piano unicamente digitale aderendo alla grande campagna di comunicazione con l’hashtag #giornatadelcontemporaneo».

Articolo tratto da: Journal Cittadellarte

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