2 Ott 2020

Pippinin: quando gioco, didattica e cultura si incontrano

Scritto da: Emanuela Sabidussi

L’associazione culturale Pippinin cerca di coniugare cultura, educazione e gioco attraverso attività ludiche, ricreative ed itineranti in città. I protagonisti di questi eventi per grandi e piccoli? Libri e piazze!

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Savona - Che ruolo hanno i libri e la lettura nella nostra vita? Possono educarci, formarci e aiutarci a crescere? O sono semplici oggetti che ci tengono compagnia nel corso della vita? Da queste domande nasce l’associazione culturale Pippinin di Savona che cerca di coniugare cultura, educazione e gioco attraverso attività ludiche, ricreative ed itineranti in città.

Affascinata da questi eventi, i cui protagonisti sono libri e piazze, e rivolti a grandi e piccoli, ho chiamato la presidente e fondatrice dell’associazione Pippinin, Barbara Cerutti, per approfondire le motivazioni che li hanno spinti ad organizzarli.

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«Uno dei nostri obiettivi – mi spiega Barbara – è proprio quello di imparare attraverso il gioco: crediamo che la didattica migliore sia quella di educare usando attività ludiche. Per le nostre proposte didattiche e non solo, ci ispiriamo a Stefania Guerra Lisi, la quale sottolinea l’importanza del contatto fisico, del corpo a corpo – mai quanto ora importante secondo noi -, ma anche molto a Maria Montessori, dalla quale abbiamo attinto principi e visione. Per quanto riguarda le proposte ludiche e ricreative abbiamo preso spunto da Stefania Guadalupi, che parla di espressione attraverso l’arte, unita anche ad altri linguaggi.

Oltre al gioco, il secondo degli elementi fondanti della nostra associazione sono stati i libri, intorno ai quali abbiamo creato proposte culturali ed educative di diverso genere, rivolte sia ad un pubblico adulto, ma anche ad uno più piccolo, attraverso eventi studiati per loro. Gioco, didattica e cultura. Le iniziative di Pippinin ruotano intorno a questi tre poli, attraverso i quali organizziamo da da laboratori creativi a letture in città».

Come nasce il progetto
Pippinin nasce nel 2014 come realtà a sostegno delle famiglie, da un’idea proprio di Barbara: «Quando è nato mio figlio ho sentito la forte necessità, come spesso accade in questi momenti, di avere confronti e conforti. Mi trovavo a vivere momenti di grande gioia, alternati da sconforto, paure e necessità di aiuto.

La gravidanza prima e la maternità dopo sono fasi talmente delicate ed importanti che necessitano di essere vissute con figure che possano accompagnare, affiancare e supportare.

Personalmente mi è venuto un po’ a mancare questo sostegno cercato, ho quindi deciso di costruirlo io: sono convinta che in questo momento storico sia fondamentale supportare non solo i neo-genitori, ma le famiglie tutte, attraverso la costruzione e il rafforzamento di relazioni di comunità. È nelle aggregazione di comunità che possiamo trovare quanto ad oggi manca alle famiglie per poter crescere con più serenità i propri figli e figlie».

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Siamo tutti nati per leggere
Di formazione educatrice, di passione lettrice, Barbara e la sua associazione Pippinin hanno da anni sposato l’iniziativa “Nati per leggere”, un programma nazionale che promuove la lettura per bambini in età prescolare.

Mi racconta la sua emozione quando l’ha scoperta: «Quando ho conosciuto Nati per leggere mi si è aperto un mondo: sono stata convinta da sempre che i libri fossero uno strumento fantastico di scoperta, apprendimento e conoscenza, ma non sapevo in che modo proporre attività più strutturate, né avevo qualcuno con cui confrontarmi. Da allora ho organizzato eventi di lettura condivisa rivolti a grandi e piccoli, ho proposto formazioni specifiche e presentato progetti rivolti a scuole dell’infanzia e scuole primarie di Savona: tutte attività che hanno sempre come protagonista e strumento principale il libro.

Uso albi illustrati per i più piccoli, ma anche ebook e libri che utilizzano la comunicazione aumentativa per bambini con autismo o deficit di comunicazione. Sono nozioni che dovrebbero avere tutti: ho quindi deciso da qualche anno di creare proposte formative rivolte a genitori, ma anche insegnanti che diano maggiori strumenti e un supporto aggiuntivo in caso di necessità».

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Ma non si è fermata qui Barbara: attraverso Pippinin ha organizzato incontri in piazza per far incontrare ai lettori di diverse fasce di età i loro autori e relativi illustratori, creare un dialogo intorno ai libri letti, ma anche far scoprire nuovi professionisti locali, nel campo editoriale, non ancora conosciuti ai più. Pippinin sta inoltre creando e promuovendo interazioni tra le diverse scuole con cui collabora, attraverso attività di lettura e un progetto di recensioni individuali illustrate da parte dei bambini, che rientra nel progetto “Io leggo con te”».

Ma quali libri proporre?
Barbara è convinta che debba essere incentivato molto di più l’utilizzo di libri sin dall’età più infantile, per scuole, ma anche istituzioni e famiglie. E per sensibilizzare e far conoscere i diversi modi di poter leggere, organizza eventi di lettura condivisa di libri per diverse fasce di età. Mi racconta: «Utilizziamo molto gli albi illustrati per bambini, ma non solo. Crediamo nell’importanza della narrazione partendo dalle biografie degli autori, narrando la loro storia sin da quando erano anche loro bambini. In questo modo i nostri piccoli lettori possono identificarsi maggiormente nell’autore ed entrare ancora di più nei racconti».

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Le difficoltà
«Non ti nego che in questi dieci anni di associazione i momenti in cui avrei voluto lasciare tutto sono stati molti: gli attimi di scoraggiamento del gruppo, le difficoltà riscontrate con l’amministrazione pubblica e le situazioni negative che abbiamo vissuto hanno fanno tentennare spesso la volontà di procedere, ma io non demordo. Sento che siamo sulla strada giusta, sento dentro di me questa missione da portare avanti, perché se da una parte alcuni momenti mi fanno perdere entusiasmo e voglia di procedere, dall’altra realtà locali fantastiche e la comunità che ci segue e partecipa attivamente alle nostre iniziative, mi danno speranza e voglia di proseguire. Abbiamo bisogno solo di metterci insieme e creare una massa critica che si muova nella stessa direzione».

Il futuro
Quando chiedo a Barbara quali sono i suoi progetti per il futuro mi racconta che sta proseguendo la sua formazione, attraverso un corso triennale di musicarterapia nella globalità dei linguaggi, per poter aumentare il raggio di attività proposte.

Barbara, e con lei l’associazione Pippinin, prosegue dunque verso nuovi itinerari, letture e scoperte letterarie che si andranno a congiungere con arte e musica e siamo curiosi di cosa emergerà. Vi terremo aggiornati.

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