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La Giornata Nazionale del Camminare ai tempi del COVID, nel rispetto dei provvedimenti di prevenzione sanitaria che saranno in vigore per l’11 ottobre, ha un grande significato. La Federtrek ha deciso di mantenere l’appuntamento ritenendo che il camminare in città o lungo i Cammini storico culturali, come attraverso la vasta rete sentieristica oppure visitando i piccoli borghi è un modo per rigenerarsi nel corpo e nello spirito dopo il duro periodo del lockdown.
Come ogni anno anche in questa particolare edizione stanno arrivando adesioni da tutta Italia e siamo sicuri che sarà un crescendo fino agli ultimi giorni. Si cammina per pulire un sentiero, per visitare gli angoli più nascosti delle nostre città o per assaporare il fascino di un piccolo borgo da raggiungere a piedi dopo aver mosso i nostri passi lungo un itinerario storico-culturale.
L’invito della Federtrek è di mettersi in cammino per riprendersi le strade e le piazze del nostre città o alimentare il turismo a piedi immergendosi nei meravigliosi paesaggi italiani.
Domenica 11 ottobre vogliamo che sia solo l’inizio di un nuovo stile di vita individuale e collettivo per fare in modo che, davvero, il semplice gesto del camminare determini uno stato di benessere nelle persone e nelle comunità.
Il 4 ottobre Papa Francesco ha diffuso la nuova Enciclica “Fratelli Tutti” e la sua insistenza sulla necessità di un cambio radicale per curare il profondo male dell’individualismo e del consumismo smisurato, si sposa bene con la grande rivoluzione del camminare come gesto quotidiano che aiuta a “dematerializzare” le nostre vite.
Camminando facilitiamo la riscoperta della prossimità dei luoghi che ospitano il nostro abitare e facilitiamo l’incontro con l’altro per costruire un nuovo noi, passaggio fondamentale verso la ricostruzione di comunità solidali.
La dura esperienza del lockdown alcuni dogmi li ha frantumati e c’è stata un’accelerazione verso lo smart working o la realizzazione di piste ciclabili e l’aumento delle aree pedonali, ma le vecchie abitudini di massa legate all’uso irrazionale dell’auto sembrano riprendere spazio. Se torniamo indietro verso la fruizione insostenibile dello spazio urbano, vuol dire non aver capito che la nostra società malata era malata, come ci ha ricordato Papa Francesco e che la cura va cercata nel coraggio di incamminarci davvero verso un modello socio – economico sostenibile.
Il camminare sta dentro questa grande rivoluzione necessaria perché parte dalla cura di sé per approdare alla cura del mondo che ci circonda e della comunità cui apparteniamo.
A proposito di nuova consapevolezza e cura dei territori invito tutti a riflettere su come l’asfalto e quindi il dominio dell’auto, abbia stravolto anche i centri storici più piccoli. Piazze, vie e perfino vicoli trasformati in nere colate di catrame che impermeabilizzano la rete viaria determinando, tra le altre cose, un’accelerazione del ruscellamento dell’acqua piovana contribuendo ai gravi fenomeni alluvionali a valle.
Invito tutti quelli che cammineranno nei piccoli borghi ad inviare foto che mettano in evidenza sia la bellezza che il degrado, attraverso la pagina della Giornata del Camminare.
Il camminare sta diventando, in molte scuole, parte fondante dell’attività motoria, vista la difficoltà di poter fare sport in spazi chiusi. Speriamo che anche in questo caso di necessità si faccia virtù per arrivare a disegnare nuove strategie per una didattica outdoor all’interno di un progetto istituzionale che dovrebbe vedere innovativi piani formativi legati alla frequentazione dei Cammini italiani.
Per aderire alla Giornata o partecipare ai vari eventi in programma basta andare sul sito dedicato.
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